Piazzetta del Carro Trionfale a Matera | NICO COLUCCI

La Piazzetta del Carro Trionfale
La Bottega del Maestro e la Scuola della Cartapesta

Il capannone, la “fabbrica del Carro” è il cuore del sistema. E’ una scatola, lo “scrigno” che contiene l’oggetto prezioso.
Il sistema è articolato in più ambienti con funzioni diverse ma complementari separati da un corridoio di distribuzione:

- il capannone vero e proprio, spazio “privato” del maestro cartapestaio;
- la scuola della cartapesta, spazio-laboratorio che dialoga con il capannone attraverso percorsi, passerelle, soppalchi che consentono di “studiare” il carro da più angolazioni;
- il magazzino-deposito
- il cortile-laboratorio all’aperto.

Nei giorni della Festa l’intera scatola si “apre” alla città mostrando il Carro, la scuola, eventuali mostre e percorsi iconografici sull’evento.
La distribuzione degli spazi consente la realizzazione per fasi successive partendo dal blocco del capannone e poi allargandosi alla scuola, al cortile interno, al giardino, alla piazza.
Il sistema costruttivo dei nuovi corpi di fabbrica è semplice e lineare, legato al concetto di “fabbrica” sia dal punto di vista compositivo che da quello funzionale ed economico. Nasce da materiali di uso comune (tufo, acciaio, lamiera sagomata, calcestruzzo,) componendoli in modo essenziale ma innovativo, quasi cangiante al variare della luce del giorno e della notte e nel trascorrere delle stagioni. Dialoga in modo discreto con il contesto proponendosi come nuovo punto di riferimento del quartiere.
I capannoni sono unità semi-prefabbricate con struttura in carpenteria metallica e pannelli di lamiera sagomata. La “scatola” che li contiene è una lama ottenuta con pannelli prefabbricati di cemento poggiati sull’orditura portante.
L’uso di materiali non pregiati, come il cemento industriale colorato per la pavimentazione, il ferro per le scale e i ballatoi, consente di contenere il costo di costruzione dell’intera opera.

La Piazzetta del Carro è invece uno spazio di cui la città si riappropria per tutto l’anno come luogo di sosta e di eventi: perde pertanto l’idea del luogo “chiuso” limitando cancellata e recinzione ad elementi mobili da utilizzare solo all’occorrenza per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico.