LC_margarito | francesco sicuro architetto

L'idea progettuale nasce da una volontà precisa: rinnovare radicalmente il contesto e l'aspetto del fabbricato esistente. Fabbricato che per un lungo periodo è stato utilizzato come locale artigianale, composto da un ampio portone d'ingresso, una pensilina sporgente su via Milano; il tutto inscritto all'interno di un rettangolo sdraiato sul marciapiede.
La prima operazione è stata quella di demolire la vecchia facciata e realizzarne una che potesse essere schermo, richiamo all'attività e filtro fra lo spazio esterno e quello interno.
La composizione goemetrica della facciata è "disegnata" da pieni e vuoti.
A piano terra, il porticato dalle colonne alte mt. 3,60, funzionale alle vetrine e all'ingresso, è luogo di sosta e di riparo. A lato del porticato un'apertura consente l'ingresso verso il retro dell'abitazione, mentre il polungamento del paramento murario copre la finestra del bagno. A piano primo dodici aperture quadrate rendono il fronte più leggero nonostante i mt. 8,50 d'altezza. La composizione, infine, termina con la struttura di copertura realizzata in profilati di ferro e lamiera zincata ondulata.
Per contrastare l'altezza la facciata è stata suddivisa a bande orizzontali di colore beige e rosso, realizzate in lastre e blocchi di cemento con graniglia di marmo, svuotati e tagliati a L.
Il rivestimento svolge un ruolo importante e fondamentale nella composizione architettonica, in quanto, collegando meterialmente e visivamente il fronte del negozio con l'ingresso all'abitazione e il muro di cinta su via Pastrengo, consente una lettura unitaria dell'intervento.
Con l'enfatizzazione formale si è voluto promuovere la ricerca di un linguaggio in grado di connotare il locale come "segno" diverso, ma al contempo capace di entrare in dialogo con il contesto.

L'allestimento del negozio è caratterizzato dagli stessi significati del "fare architettura". Il volume predominante, che segna l'asse di simmetraia dell'organizzazione interna, è rappresentato dal controsoffitto curvo che partendo da un'altezza di mt. 3,75 si "piega" fino a raggiungere, in corrispondenza della cassa, l'altezza di mt. 2,60. A destra e a sinistra del suddetto volume sono state realizzate due strutture-contenitore in multistrato impiallacciato con finitura frassino, tinteggiato in rosso padouk e inserti orizzontali in alluminio satinato. I muri laterali sono stati attrezzati per tutta la loro lunghezza con scaffalature dai ripiani in cristallo e basi con ante in legno e bande orizzontali in alluminio.
Tutti gli arredi poggiano su una zoccolatura in cristallo retro illuminato. Questa soluzione ha la duplice funzione: quella di "illuminare" il pavimento in mattoni di cemento con ciottoli in marmo di carrara e di "sospendere" i volumi delle strutture d'arredo.