RED STONE | Christian Tattoli

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L’idea nell’insieme


La forma geometrica del nuovo Stone City, una linea tridimensionale curvilinea, si vorrebbe inserire, nel lotto, per raggiungere un’integrazione tanto spaziale quanto funzionale poiché caratterizzata dalla trasparenza del vetro che filtrerà l’austerità della preesistenza con il verde degli spazi vicini andando a creare un unicum con l’ambiente urbano circostante. La trasparenza del novo corpo di fabbrica verrà determinata dalla pellicola vetrata generatrice di un volume, che si svilupperà in modo tale da identificare un volume che si svilupperà secondo un unica direzione, individuando un percorso interno principale ed unico, di collegamento tra le diverse funzioni del nuovo corpo di fabbrica. Lo spazio esterno ed interno vorrebbero rimanere in continuo dialogo far loro per permettere al visitatore di comprendere le forti dinamiche che sono presenti nel sito, quella creativa/espositiva, e quella lavorativa/commerciale.


 


Le forme e gli spazi


La forma del nuovo corpo di fabbrica è stata definita prendendo ispirazione dalla sagoma del lotto e dai sue assi generatori e trova delle ragioni di carattere inclusivo, nella preesistenza che sarà inglobata attraverso la definizione di spazi di comune partecipazione.. Gli spazi interni saranno organizzati secondo uno schema distributivo molto semplice che prevede al piano terra un ingresso che collegherà le diverse funzioni dell’edificio. Quello espositivo si articolerà su un unico livello a doppia altezza e ospiterà i servizi igienici e la scala di collegamento, che porterà al secondo livello espositivo, quest’ ultimo direttamente collegato con gli uffici posti al secondo e terzo livello. All’estremità del primo livello del nuovo Stone City,   si troverà  inoltre, l’alloggio del guardiano e un giardino interno, delimitato dai brei soleil che avvolgeranno con le loro forme geometriche un albero ad alto fusto, per sottolineare la continua ricerca del filo conduttore tra l’opera umana e la Natura .


 


La trasparenza tra interno ed esterno


La funzionalità degli spazi vede una chiave di lettura nella scelta della trasparenza, elemento caratterizzante dell’edificio, che dall’esterno potremmo leggerlo come un corpo leggero quasi librasse nell’aria e all’interno invece questa percezione, sarà aiutata dalle forme morbide che accompagneranno il flusso dei visitatori e stimoleranno a percorrere e vivere un’ambiente gradevole in cui trascorrere le ore di visita. Le pareti divisorie degli spazi interni ed esterni saranno costituite da due elementi: la parete vetrata dalla quota pavimento fino a 2.10 metri, poichè permetterà l’entrata della luce e di visualizzare allo stesso tempo l’interno e l’esterno mentre dai 2.10 in su ci saranno fasce di brises-soleil che controlleranno la luminosità naturale verso gli spazi interni.


 


Spazio espositivo aperto


L’alternanza di vetrato e opaco consentirà una fruibilità visiva tra gli spazi comuni, degli uffici, e degli spazi espositivi/hall. Ogni singolo vano interagirà l’una con l’altra a livello visivo in linea anche con le nuove proposte di spazio chiuso in cui si potranno creare degli spazi in cui il dentro diventerà il fuori e viceversa. Queste scelte sposteranno  l’idea di creare un corpo di fabbrica, come luogo pensato non più come chiuso in se stesso, ma aperto all’esterno a delle attività dimostrative, alla creazione di workshop e collaborazione con società esterne. Stare fuori e al contempo dentro l’ambiente.


I brises-soleil controlleranno ovviamente la quantità della luce entrante nel periodo estivo ma anche il calore ed i vetri saranno atermici con doppia camera per controllare la dispersione.


 


Strutture ed impianti sostenibili


La scelta armonica di utilizzare legno e vetro come materiali per la realizzazione dell'involucro edilizio, ha richiesto uno studio approfondito degli elementi portanti strutturali, volto all'ottimizzazione del materiale, alla ricerca del confort ambientale ed alla riduzione dei costi. La soluzione proposta é caratterizzata dalla riproposizione spaziale di un unico modulo, riproducibile in serie, assemblabile per formare telai sismo-resistenti ed allo stesso tempo valorizzabile come elemento architettonico significante. La particolare forma del portale, consente di inglobare in sé le strutture degli sbalzi che realizzeranno la protezione delle vetrate dall'illuminamento.. Il collegamento trasversale sarà realizzato da un impalcato ligneo composto da un doppio tavolato che appoggerà su travicello in legno di adeguate dimensioni. La regolarizzazione sismica dei corpi di fabbrica si realizzerà mediante l'inserimento di controventi a croce in acciaio inglobati nelle parti vetrate di divisione tra gli ambienti.


La distribuzione degli impianti tra le diverse porzioni della struttura é permessa da una serie di alesature del legno, alcune ricavate direttamente nel blocco principale della struttura, altre che si vengono a creare nel processo di accoppiamento dei pannelli. La progettazione impiantistica é caratterizzata dalla scelta di schemi distributivi a pettine, tali da avere, a fronte di un costo di installazione leggermente maggiorato, notevoli vantaggi in termini di manutenzione (limitabile a tratti limitati delle reti) e di eventuali fuori-servizio (limitati a poche zone ben definite). E’ importante sottolineare come la resistenza al fuoco delle strutture venga affidata, nelle centrali tecnologiche a vernici protettive, nei locali adibiti ad ospitare persone alle strutture stesse, opportunamente sovradimensionate. Tale soluzione permetterà di velocizzare e semplificare notevolmente le operazioni di costruzione del manufatto. I  principali impianti previsti in fase di progettazione saranno l’impianto fotovoltaico con predisposizione per l’accumulo, cui verrà affidata l’autonomia elettrica di tutto il complesso, e l’impianto geotermico, collegato ad una pompa di calore geotermica che permetterà di distribuire il calore attraverso pannelli radianti annegati nel pavimento.

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    Project details
    • Year 2017
    • Client Granulati Zandobbio spa
    • Status Competition works
    • Type Museums
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