Ospedale Bambino Gesù | Dante D'Agostino
Concorso di idee per la realizzazione del nuovo padiglione pediatrico Rome / Italy / 2017
La composizione architettonica sviluppa dei volumi nello spazio, parallelepipedi puri non sempre direttamente collegati tra loro, di diverso colore gli uni dagli altri; La relazione di tale composizione con i mattoncini colorati con i quali i bambini giocano, e spontaneamente “costruiscono” vuole essere un chiaro riferimento per il bimbo che riconosce in quell’architettura dei luoghi per il “gioco” e non per la “cura”. Tale composizione raggiunge quel giusto equilibrio che si è cercato di creare tra l’architettura gioco e l’architettura istituzionale che un ospedale deve comunque avere.
L’idea di progetto ha preso spunto da una serie di vincoli che il team di progettazione ha voluto stabilire:
1. il mantenimento del parco giochi per i piccoli ospiti
2. la conservazione degli affacci esistenti dai corridoi prospicienti l’area oggetto di intervento
3. la salvaguardia di un parco tecnologico ad elevata specializzazione quale il nuovo blocco operatorio
4. la tutela e valorizzazione dell’area archeologica esistente
5. la libertà di tutti i nuovi affacci dei corpi destinati alle degenze
6. la salvaguardia delle attività sanitarie esistenti.
I volumi si muovono nello spazio spesso contrastandosi in un’articolazione che mostra un’apparente complessità compositiva, ma nella realtà definisce la qualità degli spazi in un gioco sapiente di luoghi, di percorsi, di slarghi, nella costante ricerca di momenti di socializzazione.
Al piano terra la volontà è di lasciare uno spazio ludico. Quindi, oltre a spazi interclusi per le necessarie funzioni tecnologiche, tutto lo spazio rimanente è lasciato al gioco e al verde; i corridoi di collegamento entrano a far parte dei percorsi ludici e gli stessi volumi architettonici diventano la copertura di tali spazi. Gli elementi di sostegno verticali che invadono lo spazio con estrema leggerezza, simboleggiano i rami di un albero sulla cui chioma qualcuno ha costruito una casa per i bambini.
La composizione architettonica sviluppa dei volumi nello spazio, parallelepipedi puri non sempre direttamente collegati tra loro, di diverso colore gli uni dagli altri; La relazione di tale composizione con i mattoncini colorati con i quali i bambini giocano, e spontaneamente “costruiscono” vuole essere un chiaro riferimento per il bimbo che riconosce in quell’architettura dei luoghi per il “gioco” e non per la “cura”. Tale composizione raggiunge...
- Year 2017
- Client Progetto sviluppato per conto della società Proger spa
- Status Unrealised proposals
- Type Hospitals, private clinics
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