PIANO ATTUATIVO RESIDENZIALE "TORRETTA" | ALFREDO ZAPPELLA

La collina in cui è situato il Piano attuativo, costituisce l’attuale fondale naturale della settecentesca villa Terzi, la cui area pertinenziale è adiacente al P.A. sul lato nord-ovest.
L’acclività della collina in molti punti raggiunge quasi il 100%, sicchè appare staccarsi dal piano repentinamente, tanto più che il fitto bosco ceduo che ricopre la collina, giunta al piede, cessa.
L’insediamento di questo piano attuativo avviene in una zona tutt’altro che periferica non già per l’addensamento edilizio tipico della città consolidata, che qui è stato sotto controllo e limitato, bensì per l’oggettiva vicinanza al centro urbano (per es. il P.A. dista meno di 400 m dalla Piazza Cavour), per la relazione ordinata fra strada ed edifici e per la cadenza degli intervalli fra le costruzioni e gli spazi liberi.
La tipologia prevista dal piano attuativo è quella denominata a “ville sovrapposte” dove ad ogni alloggio si accede direttamente dal giardino in piano o tramite passerelle senza scale e ascensore per i piani superiori. Inoltre ogni alloggio che non gode di un giardino, come quelli al P.Terra, è dotato di ampi terrazzi, in parte a verde pensile con pergolati e di una zona porticata.
I lotti nei quali sono previste le “ville nel bosco” presentano una pendenza di quasi il 100%. Per evitare altezze eccessive delle pareti verso valle, la tipologia prevede di non edificare il piano a contatto con il terreno e di edificare le strutture portanti in arretramento.
L’effetto programmato di “casa sospesa” verrà così accentuato mitigando l’impatto insediativo.
In conclusione il piano rende omaggio alla memoria dell’asse scenografico della Villa Terzi con adeguata piantumazione a filari; in secondo luogo coglie l’opportunità di recuperare lo scempio della cava abbandonata, ottenendo una immagine a forma di anfiteatro mediante limitati scavi e riporti.
Infine, per mezzo delle due tipologie edilizie: “la villa” della tradizione lombarda e “la casa sospesa”, si ottiene una personalizzazione forte di ogni intervento costruttivo e la subordinazione dell’architettura rispetto alla natura del luogo; pendenza inusitata e bosco ceduo a totale copertura del colle.