RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA COSTITUZIONE A SAN BONIFACIO | Simone Agresta

La nuova Piazza Costituzione vuole essere manifesto di un modo possibile e sostenibile di concepire lo spazio pubblico. Il cuore sociale della città produce energia pulita, si autoalimenta e sostiene la vita del suo intorno. La volontà di confermare e potenziare il carattere aggregativo della Piazza trova maggiore forza nell’utilizzo di scelte progettuali che restituiscono valore economico e sociale alla città. Quattro nuovi elementi rimodulano e riorganizzano lo spazio, lo attrezzano e raccolgono energia pulita dal sole. Intorno ad essi si articolano sedute, illuminazione e verde. Sono pensiline solari e offrono ombra, seduta, energia gratis e luce di notte. Cambiano configurazione in funzione delle attività che vanno a sostenere; possono essere seduta attrezzata, postazione fissa in occasione di fiere stagionali, oppure tettoia in caso di grandi eventi e manifestazioni collettive. Una tettoia fotovoltaica per offrire riparo alle bici, che completa la composizione spaziale ed energetica della piazza. Il posizionamento delle pensiline nella parte esposta maggiormente ai raggi solari coincide con la volontà di mantenere libera una parte considerevole della piazza e confermarne così il ruolo di grande aggregatore sociale. La proposta progettuale si sviluppa intorno all’analisi delle criticità e potenzialità del luogo nella sua configurazione attuale. Ad essa seguono una serie di azioni di progetto mirate a proporre una soluzione o raccogliere delle buone opportunità. Si è ritenuto essere critico: 1 L’eccessiva dilatazione dello spazio della piazza che vista la sua morfologia non si configura come ‘luogo dello stare’ in grado di favorire l’aggregazione delle parti della città. 2 La viabilità tra Corso Venezia e Piazza Costituzione, da cui non deriva una chiara e semplice lettura di cosa è piazza e cosa è strada. Questo aggrava la già delicata condizione di Piazza Costituzione, perché la sua morfologia assiale, baricentrica, monumentale, dovrebbe presupporre una chiara condizione dell’essere dentro o essere fuori. 3 La carenza totale in uno spazio così grande e centrale di verde urbano, a cui quindi manca la sua preziosa funzione sociale e aggregativa. Si è ritenuto essere potenziale: 4 L’ombreggiamento della piazza, che studiato nell’arco dei più importanti periodi dell’anno, ha mostrato come buona parte della piazza risulta essere sempre esposta all’irraggiamento solare. 5 L’avere a disposizione di un grande spazio, all’occorrenza riconfigurabile per eventi di intrattenimento collettivo. 6 La visibilità del campanile da lontano come elemento del paesaggio in grado di designare un luogo, dandogli forza e riconoscibilità. A questa analisi sono seguite una serie di azioni di progetto mirate a proporre una soluzione o raccogliere le buone opportunità: 1 Inserimento di nuovi moduli spaziali in grado di rimodulare lo spazio e configurare delle occasioni di aggregazione sociale 2 Ridisegno dei margini della piazza per favorire l’integrazione delle parti, l’inserimento di una zona filtro tra la strada e la piazza che è perfettamente riconoscibile come linea di progetto lungo tutto Corso Venezia. Inserimento di una rotonda per risolvere l’incrocio tra Corso Venezia e Piazza Costituzione 3 Inserimento di aree verde attorno ai nuovi elementi spaziali, aiutandoli nel ruolo di isole sociali all’interno della piazza. 4 Lo studio solare condotto sulla piazza per individuare la posizione energeticamente più efficiente da attribuire ai nuovi aggregatori sociali che si orientano per captare al meglio l’energia solare. 5 Garantire nella rimodulazione dello spazio una possibilità di utilizzo per eventi di intrattenimento collettivo. 6 Usare il campanile come istallazione luminosa che sia in grado di comunicare anche a distanza il livello di produzione energetica della piazza La sostenibilità energetica ed economica del progetto è un valore chiave degli interventi. Gli investimenti proposti per questa riqualificazione mirano a mantenere dove possibile la situazione esistente. E’ il caso della pavimentazione attuale e delle facciate degli edifici che fanno da quinta scenica alla Piazza. La nuova pavimentazione occupa solo una parte dell’attuale ingombro planimetrico e si estende in minima parte su Corso Venezia. Gli eventuali interventi sulle facciate degli edifici esistenti avranno come finalità la conservazione del loro stato originario, confermandone così il ruolo storico nel tessuto urbano. L’energia pulita prodotta alimenta solo in parte l’illuminazione pubblica della Piazza e del Corso (va ad integrare solo i lampioni autosufficienti eventualmente in ombra e l’illuminazione dei moduli spaziali); la restante energia è reinvestita direttamente nell’illuminazione degli spazi prossimi alla Piazza o comunque, a discrezione dell’amministrazione, nell’ammortamento economico degli interventi. La produzione energetica complessiva ammonta a 12,25 MWh/a e si prevede, con un investimento iniziale pari a circa 70.000 euro, un periodo di ammortamento di circa 10 anni. Questo periodo si potrebbe ridurre notevolmente se l’energia prodotta e non consumata (7,1 MWh/a) fosse impiegata per l’ammortamento degli investimenti. In via sperimentale si propone anche l’impiego di materiali piezoelettrici (capaci di produrre energia dal calpestio) da integrare nella nuova pavimentazione. L’intento è di motivare un maggiore utilizzo della Piazza e innescare una fruizione attiva dello spazio. Piazza Costituzione produce energia e la reinveste nella città. Fiere, eventi, concerti possono usufruire dell’energia prodotta in eccesso. L’investimento pubblico va a rinnovare e rinforzare il ruolo sociale della Piazza attraverso interventi che la rendano protagonista della vita urbana.