Realizzazione di un complesso ricettivo- turistico in zona G2 del Comune di Monteforte Irpino. | daniele cucciniello
Monteforte Irpino / Italy / 2012
Il lotto oggetto di intervento è stato organizzato tenendo conto dei seguenti elementi:
a) Orientamento;
b) Acclività del terreno;
c) Posizione degli elementi di criticità rispetto al lotto;
d) Posizione degli elementi di qualità paesaggistica rispetto al lotto.
Per quanto riguarda il punto a), il lotto è orientato nella direzione nord-sud dove si registra la maggiore acclività soprattutto dalla quota del terreno 565 metri alla vetta della collina; questa zona, comunque, non è interessata dal progetto. La zona interessata, invece, è quella tra la strada statale 7bis e la quota 565 metri con una acclività del terreno più dolce sia nella direzione nord-sud e sia quella est-ovest.
La posizione delle criticità di cui al punto c) sono identificabili a sud del lotto dove l’autostrada sembra quasi che intersechi la SS 7bis e costruisce la vista panoramica del versante opposto contenente la vetta del monte Faggeto.
Sono da ascrivere negli elementi di qualità, infine, la collina a nord con la sua incontaminata natura e la sua cima tondeggiante e morbida. Sia l’elemento di criticità (autostrada) e sia quello di qualità (collina) hanno deciso la distribuzione organizzativa del lotto.
Tenendo conto di questi elementi, dunque, è risultata una forma dissociata degli elementi architettonici sul lotto che vuole richiamare sia le cortine edilizie lungo le strade di comunicazioni – se considerate singolarmente - e sia quell’impianto a corte tipico dei palazzi civili e religiosi – se visto l’impianto nella sua visione d’assieme.
Le funzioni previste dal progetto sono da considerarsi parte di quella cultura tipica del comune di Monteforte. Ad eccezione del padiglione adibito a ristorante che, invece, è propria dell’area, le cortine destinate alla ricettività, per funzione e forma, sono ascrivibili a quelle cortine edilizie lungo le arterie principali di cui si è argomentato nella prima parte della presente relazione.
Questo a prodotto, tenendo conto anche dell’elemento di criticità e quello di qualità, a una scelta progettuale di collocare i vari edifici lungo le direzioni nord-sud e sud-est – per quanto riguarda la seconda funzione – ricezione e accoglienza turistica – e nord-sud – per quanto riguarda la funzione relativa alla ristorazione. Per quest’ultima funzione, non potendola inserire in quegli ideali urbani tipici nel comune di Monteforte Irpino, si è scelto un impianto di forma rettangolare allungato dove il lato minore è, allo stesso tempo, arretrato e parallelo alla strada statale 7bis. Inoltre, tenendo conto anche dell’acclività del terreno, che nella direzione nord-sud raggiunge anche una pendenza 10÷15 per cento, la parte terminale del padiglione destinato a ristorante esce di un solo piano fuori terra sfruttando la morfologia naturale del terreno senza aver bisogno di eccessivi scavi.
Infine, trattando la superficie coperta di questo padiglione a verde, cui si argomenterà nello specifico oltre, si è cercato di prolungare quella qualità naturale in quella nuova condizione di cultura dove il costruito artificiale – vuoti e pieni – interagisce con la condizione di natura. In altre parole, tra le due condizioni – prima e post intervento – si è ricercata quella continuità dove l’ambiente naturale si integra nel costruito e il costruito si integra nell’ambiente naturale senza interruzione e senza barriere.
Il disvalore costituito dall’autostrada è stato risolto dai progettisti, prevedendo una nuova viabilità all’interno del lotto distinta a seconda di una scala qualitativa che tiene conto delle diverse velocità:
a) Veicolare posta ai confini nord-sud del lotto;
b) Veicolare a passo d’uomo parallela alla strada statale 7bis quasi a voler rallentare la velocità di quest’ultima;
c) Pedonale panoramica, posta a metà tra il percorso b) e la collina in modo che possa accogliere l’elemento di qualità della collina e del costruito di progetto.
In questa nuova viabilità di progetto, non esistono viste preferenziali; spazialità e temporalità del progetto sono unici, caratterizzati e facilmente identificabili. Diversità edilizia/architettonica si confronta con la diversità del costruito del naturale artificiale e della preesistenza condizione di natura.
Il lotto oggetto di intervento è stato organizzato tenendo conto dei seguenti elementi: a) Orientamento; b) Acclività del terreno; c) Posizione degli elementi di criticità rispetto al lotto; d) Posizione degli elementi di qualità paesaggistica rispetto al lotto. Per quanto riguarda il punto a), il lotto è orientato nella direzione nord-sud dove si registra la...
- Year 2012
- Main structure Reinforced concrete
- Client Sebastiano La Manna
- Status Current works
- Type Hotel/Resorts / Wellness Facilities/Spas / Tourist Facilities
comment