SCHOLAGORÀ | Elisabetta Maria Scarso

Progettazione di un nuovo polo scolastico a Rovereto sulla Secchia Rovereto / Italy / 2017

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Partendo dalla configurazione inziale definita da due blocchi distinti all’interno dell’area di progetto si è passati ad unico elemento. Gli spazi esterni, originariamente diffusi e sparsi nell’area, sono stati riordinati secondo delle funzioni specifiche. Lo spazio esterno principale e di maggiore rilevanza nel progetto è la corte/agorà, accessibile da ogni parte dell’intero edificio. È qui che si trova il punto principale di incontro e di socialità tra gli studenti, ma anche tra loro e gli adulti che frequentano l’istituto. Altro spazio esterno è il cortile, nel quale si trova un campo da gioco multiuso e una pista di atletica con tappe nelle quali è possibile svolgere degli esercizi fisici. Un secondo cortile, riservato ai bambini frequentanti la scuola elementare, è stato inserito in diretta comunicazione con le aule, in modo da renderlo eventualmente un’estensione delle stesse, un luogo in cui tutte le classi di possono incontrare per svolgere attività di gruppo, o semplicemente per giocare.


Punto fondamentale del concept sono i passaggi che si creano e la possibilità di connessione tra l’interno dell’edificio e le aree esterne ad esso facenti parte del complesso, ma anche tra la scuola e la comunità.


Le funzioni sono state distribuite in modo da rendere più permeabile la scuola con la città. Sulla strada principale sono state inserite le aule speciali: palestra e aula polivalente/auditorium. In tal modo viene data la possibilità di utilizzare questi locali anche in occasione di eventi non incentrati su attività prettamente scolastiche; infatti, è stato pensato un ingresso dedicato essenzialmente a questi due spazi, che possono essere isolati rispetto al resto dell’edificio grazie a porte opportunamente inserite, impedendo l’accesso alle zone dedicate alla didattica. Nella strada che crea l’angolo con l’aula polivalente/auditorium e proseguendo per quella meno trafficata sono stati messi gli spazi amministrativi, la mensa, la biblioteca e un parcheggio sotterraneo, considerando la possibilità di ingresso anche da persone esterne alla scuola. Per le aule dedicate alla didattica tradizionale è stata riservata la zona più “appartata”, per far si che i bambini possano separarsi dal contesto esterno e concentrarsi sulle attività svolte, nonché per una  maggiore sicurezza.


Di particolare importanza è il ruolo svolto dalle linee di collegamento orizzontale e verticale. Il collegamento orizzontale mette in comunicazione ogni spazio della scuola in maniera circolare, collocandosi sempre a nord-ovest rispetto ai vari ambienti, in modo che le aperture di questi ultimi siano sul lato sud-est, quello soleggiato. I collegamenti verticali sono cinque: uno dedicato alla zona delle aule speciali, due per quella delle aule didattiche, uno che mette in comunicazione il parcheggio sotterraneo con gli spazi amministrativi e un altro (diviso in due blocchi separati) che da la possibilità di raggiungere il terrazzo-giardino consentendo l’accesso dall’esterno. Un altro collegamento verticale è dato dalla gradonata nella corte, che,  con la sua dimensione, assume la funzione di seduta, ma presenta ai suoi lati dei gradini con alzata adeguata per poter superare il dislivello agevolmente.


Il modulo base del progetto deriva dalla dimensione delle aule didattiche. Innanzitutto queste sono state accostate le tra di loro e, per metterle in collegamento, è stato inserito un corridoio. Dallo slittamento delle aule si sono creati degli spazi di aggregazione con l’allargamento del corridoio in alcuni suoi punti. Questo motivo viene ripetuto nei due livelli in maniera sfalsata: dove al piano inferiore l’aula è uscente, a quello superiore sarà entrante, e viceversa. Il motivo che si viene a creare è stato poi ripreso in altri punti del progetto: nei gradoni all’esterno delle aule della scuola elementare e negli orti didattici collocati sulla terrazza in copertura. 


 


Dall’analisi del verde esistente si è rilevato all’interno dell’area di progetto una varietà di vegetazione, comprendente 4 tigli, 7 ippocastani, 8 betulle e 1 acero, inoltre il lotto è affiancata da un viale di tigli. Esso viene mantenuto, mentre, all’interno dell’area è stata riprogettata la vegetazione. Un ciliegio è stato posto al centro della corte/agorà, con lo scopo di evidenziare il cambiamento delle stagioni attraverso la sua evidente trasformazione, passando dall’ingiallimento delle foglie, alla loro perdita, seguita dalla ricrescita e fioritura con il mutamento del colore, per poi giungere al momento della nascita dei frutti.


Di fronte all’uscita verso l’esterno delle aule, è stata inserita una parete, sulla quale crescono piante di edera. Adiacenti ad essa sono presenti dei gradoni. Essi creano un gioco suggestivo, dato da uno scorrimento delle prime alzate, che partono da diverse profondità. Alcuni hanno la pedata doppia rispetto agli altri, permettendo di ospitare al loro interno il terreno necessario per la crescita di piante di mahonia. Altri, di pedata singola, danno la possibilità di creare uno spazio di gioco e di convivialità. Da qui si può raggiungere il cortile esterno tramite una scala che si colloca sui gradoni, oppure una rampa retrostante ad essi.


Sulla sommità dell’edificio scolastico è stato inserito un terrazzo-giardino, nel quale sono presenti degli orti didattici. Lo scopo è quello di sensibilizzare il bambino dal punto di vista del suo rapporto con la natura, dandogli la possibilità di imparare l’arte della coltivazione. Gli orti sono stati pensati in sopraelevazione rispetto all’altezza della terrazza. Alcuni, posti verso l’esterno, sono usufruibili salendo dei gradini che portano il bambino a livello con essi per poter lavorare la terra, dove non sono presenti i gradini di accesso, il muretto che contiene la terra si trasforma in sedute; altri, invece, si trovano isolati nel centro, questi possono essere utilizzati stando in piedi al loro fianco per tutto il perimetro. Accostati ad essi sono state inserite delle tettoie. Queste svolgono una doppia funzione: innanzitutto forniscono punti di ombra, in secondo luogo, per via della loro forma concava, si occupano della raccolta dell’acqua piovana, che viene mandata in cisterne attraverso delle tubazioni, in modo da essere poi riutilizzata per l’irrigazione degli orti sottostanti. Gli orti didattici esterni sono affiancati da un parapetto, quello a sud-est è alto 1 metro per permettere al sole di raggiungere gli ortaggi, quello a nord invece raggiunge i 2 metri. Inoltre, la forma di questi è frutto dello slittamento dei moduli che li compongono, come le aule e i gradoni ai piani sottostanti.


La corte è suddivisa essenzialmente in tre parti. Al centro è presente una gradonata che, oltre a permettere l’accessibilità al piano superiore, ha lo scopo di diventare un punto di seduta molto ampio per poter assistere a lezioni o rappresentazioni tenute nella piazza sottostante. Adiacenti ad essa troviamo: da un lato, una zona di prato dove emerge principalmente il ciliegio, di cui si è parlato precedentemente, dietro il quale è stata inserita una parete attrezzata per l’arrampicata; dall’altro, uno spazio coperto dal ponte che ospita la biblioteca e l’aula informatica, qui sono stati collocati degli elementi che riprendono la forma di una casa in modo minimale, per non forzare la percezione del dentro e del fuori creando comunque un limite.


Grazie ad alcune porte inserite nel percorso di distribuzione, è stata data la possibilità di chiudere alcuni spazi interni, come ad esempio la zona dedicata alla palestra e all’aula polivalente/auditorium, per poter aprire alcune aree della struttura solo in determinate ore della giornata in occasione di eventuali eventi extrascolatici.


 


Le facciate sono state studiate in modo da differenziare la parte di struttura dedicata solamente alla scuola, con una grande quantità di vetrate, rispetto a quella dove si possono svolgere attività extrascolastiche, di muratura piena, con bucature sparse e di diverse dimensioni.


Le grandezze delle finestre e delle bucature sono state studiate in base alle quote che i bambini delle varie età possono raggiungere: stando sedute, stando in piedi e stando in piedi con il braccio alzato.


Nella facciata ad ovest, dove il parapetto della terrazza in copertura raggiunge i 2 metri di altezza, sono state inserite delle bucature per permettere ai bambini di affacciarsi.


 


La struttura portante dell’edificio è in cemento armato.


Essa è composta da pilastri e setti in conglomerato cementizio armato, la cui distribuzione avviene secondo una maglia regolare di circa 3m x 3m.


 

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    Project details
    • Year 2017
    • Main structure Reinforced concrete
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / Schools/Institutes
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