COMPLESSO PARROCCHIALE | ALDO ANTONIO BRUNO

Montecorvino Rovella / Italy / 1998

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Il progetto organizza la chiesa e le opere parrocchiali
in una soluzione architettonica unitaria ed organica
nella quale le diverse funzioni sono leggibili
all'esterno con le loro diverse volumetrie.
Gli elementi centrali di riferimento del progetto sono
la materia, la geometria e l'autonomia dell'oggetto-
chiesa.
In mancanza di elementi architettonici forti in
loco il riferimento con il territorio è rimandato
alla struttura della Cattedrale di Salerno,
leggibile, in particolare, nella soluzione formale del
sacrato.
Non credo in una netta distinzione tra architettura ed edilizia , sebbene distinte a livello di principio, infatti , esse rappresentano due diverse espressioni , l’una piena e matura, l’altra parziale, povera e unidimensionale, di una stessa realtà, l’edificio, come fatto tecnico ( costruzione ) e fatto umano
( coacervo di atti, bisogni, e convenzioni sociali).
L’architettura è edilizia portata al suo più alto grado di espressione, edificio maturo, pieno, che cresce man mano su se stesso fino a raggiungere la completa molteplicità dei suoi contenuti e fino a farsi perfetto anàlogon dell’uomo in tutta la complessità della sua natura ( materiale e spirituale, sociale e culturale ).
Il linguaggio è punto di arrivo, non di partenza; è conseguenza .
La bellezza è il risultato ( anche ) della naturalità del processo e dell’amore che vi mettiamo ( ha le sue radici nella sfera dell’etica ).
A ben pensarci, l’edilizia non è che architettura imperfetta, incompiuta, monca : essere cui non è stato dato di raggiungere la maturazione e la piena espressione della sua natura.
In questo progetto c’è il proposito di partire di nuovo, con caparbia umiltà, dal dato funzionale e tecnico dell’edificio per approdare al linguaggio attraverso la graduale lievitazione dei contenuti ed il calibrato ricorso alle memorie della storia, iniziando dagli impianti medioevali e giungendo naturalmente alla tradizione moderna dell’architettura.
Il progetto, pertanto, nasce, così, come risultato di un processo di elaborazione delle memorie, di progetti e frammenti reali man mano esclusi, elisi, che singole parti e soluzioni portano in sé , appena accennate o intuite.
Architetture di partenza che si sono poi trasformate man mano o perse, architetture possibili e interrotte, che rappresentano il futuro dell’opera, la sua vitalità e le sue possibilità di sviluppo.
Esperienza, questa, apparentemente semplice, ma sicuramente più vera, ben comprendendo come il linguaggio dell’architettura non sia pura maschera, ma parola di un contenuto, non finzione volta a ingannare - a mascherare la pochezza dei contenuti- ma risultato di un complesso processo di divenire verso l’essere in cui proprio il linguaggio è il traguardo e non punto di partenza e la tentazione ed il possibile sviluppo verso il già visto, propri di una concezione puramente manieristica sono stati accantonati perché ritenuti gioco puramente intellettuale e ludico sul linguaggio dell’architettura moderna come testo.
In verità, queste facili suggestioni del linguaggio moderno forse sono state solo intuite in quanto tali, e quindi, solo in tal senso sono da considerare, per aver tentando di mettere a punto un progetto di architettura ancora una volta nuovo ( insieme moderno, insieme antico ) che, partendo dalla realtà profonda della fabbrica, ritrovasse assolutezza, oggettività e radicalità di linguaggio.L’ingresso principale è posto sulla facciata Ovest, disegnato da un ampio ambone a mo’ di “protiro”, che immette nella navata unica della chiesa con ai lati altri due ingressi allineati con i passaggi laterali dell’aula della chiesa di forma rettangolare con 236 posti a sedere per i fedeli.
Quest’ultima è illuminata da finestre poste in facciata e lungo le pareti longitudinali.
In fondo all’aula della chiesa è posto il presbiterio con l’altare maggiore , l’ambone il tabernacolo e i sedili per gli officianti.
Sui due lati esterni al presbiterio dono situati il fonte battesimale ed il coro che guida l’assemblea.
Sul lato destro, entrando nell’aula, in uno spazio autonomo che fuoriesce all’esterno illuminato da finestre e dall’alto sono allocati i confessionali.
Sul lato Nord, comunicante con l’aula, si sviluppa la cappella feriale, anch’essa di forma rettangolare, illuminata da finestre poste in alto sulle pareti longitudinali con ingresso esterno nella quale è posta la statua della madonna. Per mezzo di una parete mobile è possibile unificare le due aule in una soluzione di continuità per le cerimonie solenni.
Nella cappella sono previsti 35 posti a sedere, che nel caso funzioni contemporaneamente all’aula principale, diventano 63 e quindi la capienza della chiesa in totale diventa di 301 posti a sedere.
Inoltre sul lato destro entrando nella cappella dall’aula, vi sono 7 sedili con inginocchiatoio per l’adorazione alla madonna. Sulla parete di fondo, posta a Nord , è previsto il presbiterio con l’altare, l’ambone ed i sedili per gli officianti
Sul lato Est. opposto alla facciata principale, vi è l’ingresso al salone, alla sacrestia ed alla canonica, disimpegnati da un ampio atrio con scala ed un ascensore oleodinamico per il superamento delle barriere architettoniche.
Sul lato sinistro entrando è il salone con doppio ingresso e servizi igienici. La sala contiene 64 posti a sedere ed un ampio tavolo per gli oratori.
Sul lato Nord è disposta la sacrestia con l’ufficio parroco, i servizi igienici ed un locale per la preparazione dei fiori. La sacrestia è stata allocata in posizione centrale e facilmente raggiungibile dall’aula, dalla cappella, dal salone, dalla canonica e dalle aule per il catechismo, poste sul lato Nord del sacrato.
Le aule per il catechismo sono 4 con servizi igienici ed hanno un ampio atrio con scale e disposte a schiera disimpegnate da un percorso longitudinale attraverso il quale si raggiunge la sacrestia e l’aula della chiesa.
Il primo piano, raggiungibile per mezzo di una scala posta nell’atrio posteriore con un ascensore, è costituito altre 4 aule per il catechismo, una sala comune, una piccola biblioteca e la canonica.
Infatti, questa scala posta nell’atrio ad Est conduce all’atrio superiore da dove da un lato si accede alla canonica e dall’atro al percorso che disimpegna le aule del catechismo.
Entrando nella canonica si trova l’atrio con un soggiorno – pranzo con accesso in cucina e alla zona notte costituita da due stanze da letto con bagno.
Immettendoci invece nel percorso longitudinale si giunge alle aule con servizi igienici in analogia a quelle del piano terra.
Dal loggiato delle aule è possibile accedere alla torre campanaria percorrendo fino al livello delle coperture, da dove si sviluppa la torre di forma rettangolare con aperture su due lati con una scala in ferro che collega l’impalcato dove sono poste le campane. La copertura campanaria sarà realizzata con solette di calcestruzzo armato a forma piramidale intradossata con croce terminale.
Anche le coperture dell’aula della chiesa saranno inclinate a due falde ed intradossate, mentre le altre sono piane ed i pluviali in generale discenderanno nascosti nelle murature.Le strutture portanti, del sacro edificio, sono state previste in calcestruzzo armato ed i solai latero-cemento ed a soletta.
Le murature di tompagno esterne si realizzeranno con laterizi “ Alveolater” di cm. 40, mentre le tramezzature interne in forati di cm. 8.
Gli esterni saranno rifiniti con una fascia basamentale orizzontale di marmo verde e da una zona superiore in travertino non lucido sormontata da intonaco ai silicati disegnato.
Gli interni degli spazi destinati al culto saranno rifiniti da una zona in marmo tipo Perlato di Sicilia non lucido sormontata da intonaco frattassato rustico già predisposto di colore, mentre per gli altri ambienti si utilizzerà l’intonaco civile e la pitturazione a tempera.
Le pavimentazioni interne della chiesa, della cappelle e della sala confessioni saranno realizzate in marmo Rosso Verona mentre per i presbiteri sarà utilizzato in marmo bianco venato.
Per tutti gli antri ambienti si utilizzerà il Grès porcellanato ad eccezione dei locali di servizio per i quali si utilizzerà il grès.
Gli infissi esterni sono previsti in ferro ed i vetri del tipo Visarm che al piano terra saranno del tipo antinfortunistico mentre quelli interni in legno di Pino Russo.
Infine tutte le coperture saranno rifinite con una guaina impermeabile idonea al freddo ed al caldo.


Quanto agli impianti, è previsto quello termo-ventilazione, quello elettrico con i quadri posti nella parete del percorso sacrestia-presbiterio e quello antingendio unitamente al superamento delle barriere architettoniche secondo le disposizioni di legge e norme vigenti.
In particolare, c’è da dire che è prevista l’elettrificazione delle campane e delle finestre poste in alto dell’aula della chiesa e di quelle della cappella feriale.Lo spazio del sacrato è definito da un frammento di “quadriportico” ed ha forma rettangolare disegnato nella pavimentazione da fasce di pietra di Trani ed inserti in mattoni pieni disposti a spina pesce.
Le fasce centrali indicano l’ingresso principale e le altre due quelli laterali.
Alle fasce laterali longitudinali si aggiungono quelle trasversali, parallele alla facciata principale della chiesa in modo da disegnare una croce centrale al sacrato.

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    Project details
    • Year 1998
    • Status Research/Thesis
    • Type Churches
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