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Progetto finalista del concorso di 'Riqualificazione ed ampliamento del Polo Fieristico in loc. Baltera, di Riva Del Garda' Riva Del Garda / Italy / 2006

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Il progetto lavora sulla possibilità di riconfigurare totalmente il Polo Fieristico, aderendo così all’invito del bando di concorso di risignificare gli edifici ad oggi utilizzati per le esposizioni, di dare senso ai luoghi, soprattutto attraverso l’inserimento di architetture nuove. L’intento é quello di costruire
un brano di nuovo paesaggio dentro, ed in coerenza, con il paesaggio esistente, utilizzando forme e dimensioni degli elementi naturali locali, sfruttandone le suggestioni, ponendo in sintonia il nuovo e rendendolo sostenibile, in equilibrio con le valenze ambientali ed ecologiche.

Ridisegnare la Fiera, costruire un luogo specifico, portare le eccellenze del paesaggio nella zona produttiva e fieristica, pensare un progetto che non invade ma ricuce, evidente ma non invadente, sostenibile, leggero, ecologico e pensato per il vasto pubblico delle fiere, ma anche per i cittadini di Riva e dintorni che qui potranno trovare momenti di sosta, relax e intrattenimento, godere di un luogo di qualità contemporanea nell’ampio contesto.
Si inserisceil layout plurifunzionale immaginato per questa occasione, con un progetto fatto di un insieme di spazi e percorsi articolati, così come é la dislocazione delle aree a disposizione, ma unitari nel loro funzionamento, in grado di definire un nuovo e originale profilo del complesso fieristico.

Il complesso architettonico delineato nel progetto si articola sostanzialmente su tre elementi principali e ordinatori:

• il nuovo e capiente palacongressi-palasport, che, opportunamente reso flessibile, accoglie anche manifestazioni fieristiche
• un sistema di percorsi, un edificio di forma allungata, che li contiene ai vari livelli, insieme a spazi per l’esposizione e per uffici, in un blocco lineare che si sviluppa dal pala congressi-palasport- ai due edifici esistenti e li “abbraccia” lungo un lato schermandoli e collegandoli
• un blocco terminale, coperto, con pianta libera, posto nei pressi dell’attuale ingresso, organizzato come continuità dell’intero sistema e sua chiusura formale, spaziale e funzionale

Completano l’organizzazione e la fisionomia generale, il disegno degli spazi verdi e le alberature, la copertura dei padiglioni esistenti, le coperture percorribili dell’ultimo livello dell’edificio percorsi e quella del palasport-congressi pensata come una piccola montagna, un cono verde che diventa spazio ludico all’aperto anche per i cittadini e segna il nuovo profilo di questi edifici e dei dintorni.
La scelta dei materiali esterni ecologici e naturali, l’impiego del legno, e le molte pareti a vetro dei percorsi, alludono ad una reale leggerezza, trasparenza e sostenibilità dell’intervento progettato, riferendosi a forme e modelli della tradizione costruttiva locale e attualizzandoli con i linguaggi contemporanei adottati.

AREA MM
É di assoluta originalità la soluzione del palacongressi-palasport che al momento di dover funzionare da ampio spazio espositivo, lascia libera l’intera superficie del livello terra pari a 7.500 mq.
Questo corpo architettonico, per sagoma e dimensioni, ha il profilo di una montagna frammentata, con le sue costole in evidenza, quasi ad alludere una sorta di nuovo movimento tellurico generato dalla natura, il cui coronamento si conclude con un grande squarcio irregolare. Lo squarcio, coagulo di una serie di sagomature, lascia entrare luce naturale di giorno mentre di notte lascia uscire il fascio di luce interna che diventa punto di riferimento per un lungo raggio.
Lo spazio interno é fortemente caratterizzato dalla copertura obliqua e dalla scansione degli otto imponenti setti strutturali che sostengono, a sbalzo, le quattro scale ed il grande disco degli spalti inclinandosi quasi a disegnare l’andamento delle forze in gioco.
La pianta, quasi completamente libera, é pensata per una totale flessibilità di utilizzo: per l’uso fieristico, si dispone di tutta la superficie modulata da pannellature mobili, mentre, in occasione di manifestazioni sportive, il sistema di tribune telescopiche, che circonda il campo di gioco, quasi raddoppia la capienza del complesso, fino ad un totale di circa 3.000 posti. All’esterno, infine, i setti stutturali emergono a delineare l’ampio spazio verde dell’estradosso.
Separato dal grande edificio da un lungo patio di luce, si trova il blocco di testata, dove sono posti, in batteria longitudinale, servizi, uffici e due livelli di spazi espositivi. Il diaframma, sormontato da una articolata copertura a vetro, mette in comunicazione i due edifici funzionando anche da elemento di attraversamento longitudinale.

AREA D
Questa architettura di connessione, che si sviluppa lungo l’intera area della fiera, recupera l’utilizzo di elementi formali che derivano dalla tradizione costruttiva locale con particolare riferimento ai sistemi rettilinei delle limonaie di un tempo.
L’attenzione ai comportamenti estivo – invernale, l’utilizzo di collettori solari e di pannelli fotovoltaici e il riciclo delle acque meteoriche, sono elementi che contribuiscono al miglioramento delle prestazioni energetiche generali della fiera.
La copertura, con gli spazi verdi, le pannellature solari e fotovoltaiche si configura come uno spazio aperto, un giardino pensile immaginato come punto di osservazione e di svago per una passeggiata o come vero e proprio laboratorio ludico-didattico per le nuove generazioni.
Nell’area D dove sorge un nuovo edificio, cuore della fiera, che costituisce insieme la nuova porta di ingresso dalla circonvallazione e contiene, oltre agli uffici direzionali, anche un ristorante panoramico, bar e servizi commerciali utilizzabili, nel caso, anche in totale indipendenza dalle attività della fiera.

AREA G
Alla fine del percorso, verso sud, é posta invece la parte nuova della fiera dedicata ad accogliere il padiglione coperto. L’edificio è costituito da elementi modulari di forma quadro-rettangolare. L’aggregazione di questi diversi moduli, disposti secondo le direttrici principali, porta alla configurazione di una copertura articolata secondo varie pendenze che riecheggiano le vette dei monti circostanti.
All’interno, lo spazio é configurato con la massima flessiblità attraverso l’utilizzo della pianta libera, resa strutturalmente possiblie dall’inserimento di due patii triangolari dove si localizzano le zone di nuclei servizi. Lo schema modulare di base permette di variare l’utilizzo dell’ambiente a seconda delle necessità espositive modificando di volta in volta lo schema dei percorsi interni e la posizione degli stand. Tagli di luce, che provengono dalle parti vetrate della copertura, e dai grandi patii verdi, danno vita, nelle varie ore del giorno, a percezioni differenti .

La poetica tecnologica porta avanti soluzioni progettuali che consentono di assicurare requisiti di comfort ambientale nel rispetto ecologico.
Gli accorgimenti adottati per quanto riguarda le soluzioni impiantistiche, strutturali e dei rivestimenti nonché il controllo e la riduzione dei consumi assicura una integrazione paesaggistica dei manufatti nella tutela, rispetto e salveguardia dei valori ambientali e naturali del sito.
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