PAE_saggio | Andrea Becca

L’obiettivo di questo studio è proporre un centro sperimentale per anziani che introduca un modello alternativo per l’abitare, ragionando sulla condivisione degli spazi e sulla convivenza e favorendo l’interazione tra i possibili fruitori.

Il modello proposto cerca quindi di contrapporsi alla concezione attuale di residenze per anziani (case di riposo) che spesso risultano essere istituzioni chiuse e con poca differenziazione di attività; l’interazione tra tutti gli attori diventa il punto cruciale poiché la condivisione e la convivenza tra abitanti e ospiti mostra la necessità di progettare gli spazi con un approccio “ibrido”, affinché si inseriscano servizi ben definiti e spazi informali.

Il progetto mira a recuperare e valorizzare alcune situazioni di criticità all’interno di un area che si trova al margine di sistemi con dinamiche territoriali e insediative rilevanti, in questo caso rappresentate dal lago Coghinas e il suo bacino idrografico; interessando la porzione di territorio all’interno del comune di Tula.

Viste le potenzialità ambientali e storiche derivanti dalla sua posizione centrale sul piano della mobilità, e il particolare interesse paesaggistico, il progetto mira ad un potenziamento del sistema ricettivo del comune di Tula.

In sintesi, il recupero di due aree abbandonate come l’ex centro velico e l’ex ostello della gioventù situate a ridosso del lago Coghinas, deve essere in accordo con un attenta pianificazione che, mediante il potenziamento del settore terziario e ricettivo, sia in grado di farli diventare un punto centrale delle attività degli abitanti. Il processo di riqualificazione dell’area non può avvenire solo con la riconversione architettonica del luogo; sarà fondamentale, per la sua buona riuscita, l’inserimento di attività specifiche che suscitino interesse nei possibili fruitori.

Con il progetto si cerca di migliorare il rapporto che Tula ha con il lago, esaltando le caratteristiche naturali insite del luogo, portandolo ad essere un punto di riferimento e un nuovo polo attrattore, anche a livello sovralocale.