Nuovo Centro Commerciale I GRANAI | massimiliano vinci

Rome / Italy / 2016

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Nuovo Centro Commerciale I GRANAI
Un’idea che dovrebbe diventare realtà!
E’ possibile salvare un luogo in diversi modi: creare una piazza significa mettere in quel luogo una possibilità! Incontrarsi è il primo fattore scatenante per aprire nuovi orizzonti… coinvolgere, condividere è fondamentale per l’equilibrio di qualsiasi economia.
Oggi però non basta più! Ci vuole un polo di attrazione che cambi con le “stagioni” …si trasformi, si adatti alle tendenze … per tenere la piazza sempre accesa!


• Creazione di un nuovo nodo superiore
• Senza dover chiudere il Centro
• Basso costo d’investimento
• Accessi interni già esistenti
• Possibilità di rimanere aperto ( solo il nuovo nodo ) fino a tarda notte, utilizzando gli accessi esterni già esistenti
• Investire per preservare, migliorare, coinvolgere, condividere


La creazione di un nuovo nodo polifunzionale che si adatta al tempo e alle tendenze, un “polo d’attrazione” …il futuro è incontrarsi, è condividere!
Oggi…una scuola di cucina e un risto-lab dove aspiranti chef possono creare il loro menù settimanale e dove i fruitori del Centro possono degustare piatti innovativi in una sala sospesa nel vuoto!
Domani…chissà, scuola di estetica, scuola di moda, di teatro, d’arte, corsi per single… corsi futuristici lunari o marziani!
“Era il 2027! Era una società che aveva cognizione dell’essenziale, non c’era più bisogno di entrare in un centro commerciale per acquistare una borsa o una camicia a settimana, non c’era più necessità di tutto questo per gratificarsi. Perdere tempo per comprare un capo, indossarlo in uno scomodo camerino, non era più di moda bastava un okay via etere comodamente seduti da casa e soprattutto il piacere era ricercato in altre attività. In Australia, America, Europa, Cina, India, Giappone, i negozi erano scomparsi trovando spazio, luoghi per la condivisione del tempo libero: aree per tutte le fasce d’età, per i bambini, per le mamme e i papà che da tempo avevano ritrovato delle ore settimanali da dedicare e condividere, per le famiglie, per i ragazzi di tutte le età, e naturalmente per la quarta età, una schiera di vecchietti sempre arzilli, complice un’aspettativa di vita media arrivata a quasi novant’anni. Il cibo non si consumava più in casa; la cucina era nelle nuove abitazioni un servizio sempre più piccolo ed il tavolo da pranzo, dove un tempo la famiglia socializzava, aveva lasciato il posto ad un’area più dedicata, dove trovava spazio un comodo divano per la conversazione. Consumare cibo fuori casa era diventata una consuetudine, desinare era stato anticipato alle 18 e spesso per le sette di sera si era già pronti a cambiare locale per continuare a divertirsi. Queste erano le nuove attività commerciali. Grandi superfici dedicate alla socializzazione; perfino cinema e teatri furono dotati di sale post spettacolo per dibattiti a caldo riguardo l’evento appena partecipato. Grandi strutture erano state dedicate a biblioteche dove poter ritrovare il piacere di stringere ancora tra le mani un vecchio libro. Nuovi club, più o meno esclusivi, nascevano ogni mese, ognuno proponendo un genere diverso dove poter ricreare mente e corpo, club per giochi da tavolo o sport più impegnativi fisicamente, club per ascoltare musica e dibatterne insieme, per amanti della scrittura, della poesia, della filosofia, della recitazione, club per ragazzi esordienti in nuove discipline, per gare di ballo dal valzer all’hi-free, o semplicemente per scambiarsi la propria opinione sul tema scelto per la serata. C’erano locali dove le persona potevano sfidarsi in quiz IQ, dove poter mettere alla prova la propria intelligenza. Le botteghe IQ erano le più amate, si divertivano a recitare a memoria stralci dell’inferno tratti dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, si sfidavano a colpi di domande e risposte su temi d’attualità, storia, geografia, matematica, politica, scienza, chimica, medicina, filosofia, architettura, arte, design, tecnologia, alimentazione, biologia, e tutto quello che passava alla mente del gestore del club. Luoghi dove era possibile esporre i propri pensieri riguardo temi specifici; dove svariati passatempi, tutti protesi ad uno scambio di idee, davano la possibilità di una socializzazione con libero sfogo del proprio essere. La gente, quindi, preferiva uscire la sera. Genitori e figli nella stessa serata potevano condividere insieme e poi separatamente, in locali diversi, più attività, all’interno dello stesso quartiere, in completa sicurezza e con la possibilità di potersi ritrovare quando desideravano. Gli spazi per vivere erano cambiati, le case erano sempre più piccole, essenziali, ben distribuite, performanti e ordinate. Il quartiere era, invece, sempre più disegnato, con ampi spazi dedicati al verde per familiarizzare all’aperto e splendidi contenitori per godere il proprio tempo libero.
Era il 17.07.2027, Facebook aveva chiuso definitivamente… la gente, stanca di vedere la propria faccia riflessa sullo schermo, era di nuovo in piazza!”
“Nuovo Centro Commerciale I GRANAI il futuro sempre presente”

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    Nuovo Centro Commerciale I GRANAIUn’idea che dovrebbe diventare realtà!E’ possibile salvare un luogo in diversi modi: creare una piazza significa mettere in quel luogo una possibilità! Incontrarsi è il primo fattore scatenante per aprire nuovi orizzonti… coinvolgere, condividere è fondamentale per l’equilibrio di qualsiasi economia.Oggi però non basta più! Ci vuole un polo di attrazione che cambi con le “stagioni”...

    Project details
    • Year 2016
    • Status Unrealised proposals
    • Type Shopping Malls
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