Casa Capece Venanzi

Giulianova / Italy / 2005

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Casa Capece_Venanzi è una casa suburbana; una casa nata nella conurbazione diffusa della costa adriatica in una delle possibili aree di una città qualsiasi nel segmento tra Ascoli e Pescara.
Un’area “intermedia”, (apparentemente) “senza qualità”, un lacerto di terra rimasto senza costruzioni all’attacco tra la pianura e la collina, in un brano di città in cui il tessuto urbano presenta le prime “smagliature”.
L’idea progettuale è quella di costruire un edificio con una orientamento completamente rivolta verso la collina, collina che viene vista come una sorta di “mare” verde su cui affacciarsi.
L’impianto è definito da uno sviluppo in sezione su tre livelli:
_ livello interrato completamente scavato nel terreno: un patio interno è l’elemento intorno al quale si organizzano gli spazi, costruendo un gioco di traguardi tra gli spazi interrati/il tetto giardino/l’area giorno(pt)/il volume sospeso del piano secondo.
_primo livello/piano terra: è la parte collettiva dell’edificio, dove una grossa vetrata scorrevole segna il confine tra il tetto giardino scoperto e l’area giorno coperta. Lo spazio ruota intorno ad una scala metallica lamellare che connette con il piano primo.
_Il piano primo: accoglie le camere e gli spazi privati dell’edifcio (bagno/sauna, palestra, studio).

L’argomento compositivo principale è giocato sulla metafora della trasposizione macroscalare di un pezzo del gioco del tetris.
I due volumi contrapposti mettono in scena le due parti dell’edificio e ne denunciano la diversità di uso con un duplice trattamento materico : un basamento rivestito in pietra con un volume di intonaco bianco.
Il basamento in pietra è “tagliato” sul fronte ovest da una vetrata a tutta altezza, mentre il volume stereometrico sovrapposto al piano terra presenta una trama di bucature di forma libera e circolari.
La serie di bucature libere sono, inoltre, la trama del disegno dei pannelli in alluminio che schermano le grosse bucature sud-ovest e che “slittano” al piano terra disegnando recinzione, cancello e sistemi di chiusura.
La luce è uno dei materiali del progetto. Il sistema di bucature ritagliate nella muratura e nel solaio di copertura disegna durante il giorno le ombre e le luci portate all’interno del volume del secondo piano; al piano terra la luce inonda tutti gli spazi. Di notte un sistema di illuminazione a led (gestiti da un controller) definisce una serie di “sfondi” che trasformano il fronte vetrato del piano primo in una parete luminosa/schermo.
Nel gioco dei contrari, sulla parete vetrata (luminosa) si appoggia a sbalzo il volume del piano primo.


Aspetti di bioarchitettura

Macro _ orientamento (impianto urbanistico)
l’edificio è orientato secondo l’asse nord-sud in modo da definire un duplice uso dello spazio (zone nord e zone sud).
Questa duplicità è evidente sia nella dislocazione planimetrica che nel disegno dei prospetti:
1) zone poste a nord _ è questa la parte più fredda ed esposta ai venti freddi invernali; è completamente chiusa con un massiccio muro rivestito in pietra, vi sono soltanto dei piccoli tagli per captare le fresche brezze estive.
2) Zone poste a sud (sud-ovest)_ rappresentano la parte “aperta” dell’edificio, un involucro in vetro definisce l’interfaccia interno-esterno, una sorta di “serra” schermata da un sistema di frangisole mobili e dall’accentuato sbalzo del volume del piano primo.

_ venti dominanti
l’edificio presta la parte chiusa a nord in contrapposizione ai venti dominanti provenienti da quella stessa direzione, mentre delle piccole aperture consentono la captazione delle brezze fresche estive.

_ ventilazione interna
il corpo scala è pensato come un grosso camino di ventilazione interna; esso sfrutta l’aria fresca posta dal locale interrato (la ventilazione è innescata dalla presenza di un piccolo patio) e la convoglia verso il piano primo sul cui solaio di copertura sono collocati sei oblò di ventilazione.
L’effetto camino garantisce un raffrescamento naturale estivo.

_ orientamento zona notte
(letto principale nord-est)

_ gestione energetica
1) solare passivo ; l’edificio è stato pensato per ottimizzare i benefici del soleggiamento invernale; le parti sud ovest sono costituiti da un involucro in vetro, una sorta di serra che sfrutta il pavimento come elemento di accumulo del calore che viene rilasciato durante la notte.
2) raffrescamento naturale.
3) seconda pelle schermante.

_ impiantistica
1) sistema di riscaldamento per irraggiamento. L’edificio ha un sistema di riscaldamento (e raffrescamento) a pavimento alimentato da una caldaia a condensazione ad alto rendimento. Il raffrescamento è effettuato utilizzando la stessa superficie radiante a pavimento, ed è controllato da sensori che evitano la formazione di condensa sulla superficie a terra.
2) domotica. L’edificio ha un impianto elettrico strutturato secondo il sistema “my home” della Bticino; tale tipo di impianto consente di gestire una serie di “scenari” tipo, oltre che l’ottimizzazione dell’uso della luce e la regolazione energetica dell’edificio.
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    Casa Capece_Venanzi è una casa suburbana; una casa nata nella conurbazione diffusa della costa adriatica in una delle possibili aree di una città qualsiasi nel segmento tra Ascoli e Pescara. Un’area “intermedia”, (apparentemente) “senza qualità”, un lacerto di terra rimasto senza costruzioni all’attacco tra la pianura e la collina, in un brano di città in cui il tessuto urbano presenta le prime “smagliature”. L’idea progettuale è quella di costruire un edificio con una orientamento...

    Project details
    • Year 2005
    • Work started in 2004
    • Work finished in 2005
    • Client Privato (Capace, Venanzi)
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence
    • Websitehttp://www.giovannivaccarini.it
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