Restauro di villino anni Trenta I LOTTO | Raffaella Forgione

Sostituzione di tetto a doppia falda e solaio di copertura Gragnano / Italy / 2008

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A- IL PROGETTO di RESTAURO
Il progetto di restauro complessivo del villino prevede interventi di recupero d’alcuni ambienti come il sottotetto, ed anche opere atte a migliorarne la consistenza architettonica e l’inserimento nel contesto ambientale-paesaggistico, ai fini della compatibilità paesaggistica, prevista dall’art. 146 del D. L. n°42 del 2004, essendo l’intero territorio del comune di Gragnano dichiarato di notevole interesse pubblico, ai sensi della legge n. 1497 del 29 giugno 1939, con Decreto Ministero BB.AA. del 28 marzo 1985, sottoposto alle disposizioni urgenti per le zone di particolare interesse ambientale, recepite e modificate dal D.L. n. 42 del 2004, e soggetto alle prescrizioni del P.U.T., di cui alla L.R. n. 35 del 1987.

1- Recupero del sottotetto. Gli interventi sono articolati in diverse fasi: - Realizzazione di lucernari piani, completi di infisso apribile, da posizionarsi su travetti, collegati alla struttura esistente di copertura in legno lamellare. - Esecuzione di vano-apertura, in zona centrale del prospetto, con nuova piattabanda di legno di castagno. – Demolizione di due solai esistenti in putrelle e tavelloni, di calpestio del sottotetto e di copertura dei due vani sottostanti (soggiorno e camera da letto), e sostituzione con nuovi solai composti da struttura in legno lamellare, posizionati a quota inferiore rispetto a quella attuale, al fine di raggiungere un’altezza media interna dell’ambiente sottotetto, pari a 2,40 m. - Realizzazione di scala con struttura in legno lamellare (piastrini, travi e gradini ad incastro). - Posa in opera d’infissi nuovi di legno e vetro, in luogo di quelli esistenti, e di nuove soglie in pietra tipo “basaltina”, tinteggiatura delle pareti interne, e posa in opera di parquet di legno nel sottotetto. - Nuovo intonaco di calce idraulica in due strati (abbozzo e finitura) e tinteggiatura ai silicati, previa stuccatura e scartavetratura, sulla parete esterna, che accoglierà la nuova apertura.

2- Opere d’adeguamento dei prospetti. Le opere da realizzare ai fini della compatibilità paesaggistica riguardano l’adeguamento dei prospetti, che è previsto dagli artt. 30-31 del P.U.T, e nel caso in esame consistono in: - Sostituzione degli infissi in alluminio anodizzato, che compongono la veranda, prospiciente sull’area esterna a nord dell’edificio, con nuovi infissi in legno lamellare con doppia camera d’aria e vetri con trattamento basso-emissivo, in osservanza del citato P.U.T. e delle norme per il risparmio energetico. - Demolizione del capannone provvisorio in lamiera, costruito nel 1994 nell’area esterna. L’art. 31 del P.U.T. prevede, infatti, “l’eliminazione delle superfetazioni, ovvero di quei capannoni ad uso artigianale o industriale e commerciale, nonché i depositi e magazzini ottenuti mediante la chiusura non autorizzata di tettoie o mediante la copertura di aree cortilive”. - Manutenzione straordinaria del muro, posto a confine tra il terreno coltivato e la proprietà limitrofa, e costruito con blocchi di lapil-cemento in cattive condizioni, con ricostruzione della muratura in blocchi di tufo e malta di calce idraulica, in ottemperanza dell’attuale regolamento edilizio. - Sostituzione di tutte le tettoie esistenti in lamiera grecata o ondulata, con materiali idonei alla coibentazione, previsti dal P.U.T. In particolare si evidenzia che i due locali caldaia ed il locale serbatoio, presenti nell’area esterna, sono coperti con lamiere grecate fissate su telai di ferro, come pure il corpo-scala che conduce dall’area esterna al primo piano da via dei Sepolcri. Si prevede di realizzare interventi di manutenzione straordinaria, consistenti nella sostituzione di queste coperture in lamiera con idonee strutture in legno lamellare e tegole. - Nuovi intonaci a base di malta di calce idraulica e tinteggiature a calce, con eliminazione dei marcapiano, su tutte le facciate esterne, in ottemperanza alle prescrizioni della Commissione paesaggistica.

B- IL CANTIERE DI RESTAURO: INTERVENTI STRUTTURALI
Prima di procedere agli interventi di recupero del sottotetto e d’adeguamento dei prospetti, si è data priorità agli interventi strutturali che, resi urgenti dal crollo di una parte del solaio del locale A, sono stati articolati nelle seguenti fasi:

1- Demolizione del preesistente solaio composto da travetti in cls. armato e tavelloni, con sovrastante getto in cls. armato, che costituiva la copertura del locale A, e sostituzione con un nuovo solaio in legno lamellare di I categoria tipo “duro”. Si è adottata una tipologia strutturale in travi di legno lamellare (I categoria) a sez. rett. 18×24 cm, con interasse di 0,80 m, per una parte di solaio, ed una doppia orditura per l’altra parte di solaio, con trave in legno lamellare (I categoria) a sez. rett. 18×36 cm, posta come orditura principale, e con travi in legno lamellare (I categoria) a sez. rett. 18×24 cm, con interasse di 0,80 m, come orditura secondaria. Questa area d’intervento è delimitata allo stato attuale da una trave a spessore in cls. armato, che è stata messa in luce dalla rimozione dell’intonaco all’intradosso del vecchio solaio: su questa trave, che spezza la luce (di 6,20 m), poggiavano travetti in cls. armato (con ferri ossidati), secondo la luce di circa 4,50 m. Un piccolo solaio (luce di 2,60 m), ordito perpendicolarmente al precedente, ricopriva il vano d’accesso alla scala, che conduce al terrazzo di copertura, e si presentava composto da travetti in cls. armato, con ferri d’armatura ossidati. Con prove sclerometriche si è verificata la consistenza dei travetti di cls. armato, che sono stati risanati con interventi mirati a ricomporre l’integrità dei ferri d’armatura e la consistenza degli spessori di cls. copri-ferro. Poi sui travetti è stato posto in opera un doppio tavolato di legno lamellare, mentre sulle travi del locale A un tavolato maschiato di spessore 3-4 cm. Sulle murature portanti, in corrispondenza degli appoggi delle travi, si è verificata l’esistenza di una cordolatura in cls. armato. Sul muro esterno, in corrispondenza di un preesistente cordolo in cls. armato, sono stati posti in opera gattoni di legno lamellare (sez. rett. 18×36), tagliati a scalino, in base al progetto esecutivo, per poggiare le travi del solaio di sez. rett. 18×24 cm, ed un profilo di ferro ad L, su cui sono stati saldati tutti i tondini d’armatura della pensilina e del cornicione esterni, che prima erano inglobati nel solaio di cls. armato demolito. Completato l’intervento con la posa in opera di tavolato e masso sovrastante, previo posizionamento di una barriera al vapore, sono state eseguite le guaine impermeabili e poi si è proceduto con gli interventi necessari per il tetto a doppia falda.

2- Sostituzione della pericolante struttura portante del tetto a falde, composta da travi di legno di castagno a doppia orditura, che costituivano la copertura del locale B, con una nuova struttura in legno lamellare di I categoria tipo “duro”. L’orditura principale è stata realizzata con travi di sezione 18×36 cm, ad interasse di 2 m, sulla luce minore di 5,85 m, mentre l’orditura secondaria con arcarecci di sezione 10×16,5 cm, ad interasse di 1 m, sulla luce maggiore di 6,20 m. L’intervento è stato completato con la posa in opera di tavolato maschiato in legno lamellare, lastre sottotegola multistrato, composte da una lamiera inferiore in acciaio zincato preverniciato da 0,6 mm, rivestita da una protezione a base di asfalto plastico stabilizzato e da una lamina di alluminio naturale, previo posizionamento di una barriera al vapore, in telo rinforzato di polietilene, tra tavolato e strato di coibentazione; successivamente sono state disposte le tegole portoghesi.

3- Consolidamento delle strutture verticali, costituite da muratura in blocchi di tufo di spessore di circa 50-60 cm, con interventi tradizionali di “scuci e cuci” e con sarciture di mattoni pieni e malta di calce idraulica, laddove si sono riscontrate discontinuità significative.

4- Ripristino d’intonaci e tinteggiatura, sulle pareti interne degli ambienti, interessati alla sostituzione del solaio di copertura e del tetto a doppia falda, e tinteggiatura della parete esterna esposta ad est.

5- Sostituzione del pavimento esistente, con un nuovo pavimento in cotto, adeguamento dell’impianto elettrico esistente alla legge n.46 del 1990 e sostituzione degli infissi, nel sottotetto.

6- Sostituzione di tutti i manti impermeabili sul terrazzo di copertura, con nuove guaine a doppio strato e rivestimento superiore in ardesia, previo rifacimento del massetto di pendenza.

7- Asportazione delle canne fumarie esistenti in amianto da ditta specializzata, con le procedure previste dalla normativa vigente.

8- Sostituzione di elementi fatiscenti nel sistema di tubazioni per la raccolta delle acque meteoriche (discendenti, grondaie, collari, ecc.) con nuovi elementi in rame anticato.

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    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2008
    • Client Privato
    • Status Current works
    • Type Single-family residence
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