Riqualificazione dell’area denominata “ex Saica”

Alghero / Italy / 2005

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Il sistema degli edifici atti ad ospitare le funzioni culturali e di servizio di cui Alghero necessita si apre con la “Casa della Città” elemento della composizione più vicino al centro storico. Le due testate dell’edificio sono entrambe trasparenti ma il fronte verso il costruito si solleva e si spinge a ricercare, solo qui, quel rapporto con la città che la funzione ospitata esige dialogando inoltre con l’edificato esistente al margine meridionale dell’area. L’edificio, luogo ove “la città mostra se stessa”, si sviluppa su tre livelli con un grande spazio foyer ed informazione a prevalente vocazione municipale (ma sfruttabile anche per eventi e mostre in genere) al primo livello, ambienti espositivi multimediali, sala conferenze o proiezione al secondo livello e zona uffici e piccola foresteria al terzo livello. Subito di seguito la più marcata piegatura della piastra di connessione tra i vari volumi ospita il centro di servizi per i diportisti, con la caffetteria a doppia altezza aperta verso il mare e vari servizi informativi, relax ed accoglienza distribuiti tra il primo ed il secondo livello. Attraverso una galleria commerciale, si giunge al terzo edificio, ospitante una biblioteca, anch’essa pensata per soddisfare le esigenze della cittadinanza ma anche per promuovere la conoscenza delle tradizioni storiche locali. Si tratta di una sequenza regolare di ambienti identici che tuttavia, attraverso le variazioni di luce – zenitale e perimetrale - e di visuale si trasformano in spazi dalle qualità differenti ove trovano posto anche gli uffici amministrativi, le sale lettura e gli spazi internet point. La galleria commerciale prosegue raccordando questo edificio con il successivo nel quale si collocano l’Auditorium e la sala Convegni. Le due sale contrapposte (rispettivamente da 156 e da 306 posti), calibrate diversamente in maniera da accentuare il carattere polivalente degli spazi, sono inframmezzate da locali di servizio ed ambiti di distribuzione. Da questo nucleo centrale si accede direttamente ad un ristorante-caffetteria fruibile anche in maniera indipendente. La sala convegni presenta, in corrispondenza della parte aggettante verso il mare, una doppia pelle trasparente, un vero e proprio foyer che si confronta con l’esterno attraverso una grande vetrata. Chiude il complesso degli edifici l’imponente corpo di fabbrica del Museo del Mare, in aderenza ad una serie di servizi complementari ed al grande Book Shop. All’interno del Museo si svela una spazialità sorprendente: il visitatore viene immediatamente guidato nella parte più alta dell’edificio per essere ricondotto, attraverso un percorso discendente elicoidale nuovamente verso il basso. Un vuoto centrale luminoso divide ed articola i diversi piani su cui sono disposte le sale espositive; l’acqua che fluisce all’interno dell’ampia cavità modula la luce proveniente dall’alto e guida in questo percorso didattico discendente a simulare un’immersione negli strati più profondi dell’ambiente marino. Il percorso trova la sua conclusione nella dilatazione di un’ampia sala al primo livello: l’acqua viene convogliata in una vasca nella quale sono esposti modelli di barche; la luce rarefatta trova nuovo vigore nei tagli zenitali ricavati sulla copertura. Nello specifico le opere generali che sono previste per la realizzazione dell’intervento sono riconducibili alle seguenti categorie: • strutture edilizie secondo diversi livelli di qualità tecnologica, a seconda delle specificità d’uso delle varie parti della realizzazione, variabili da quelle in calcestruzzo armato o in carpenteria metallica zincata tradizionali, a quelle di contenuto tecnologico più innovativo in funzione delle caratteristiche morfologico-architettoniche dei singoli corpi di fabbrica; • la scelta dei materiali altresì seguirà lo stesso criterio di articolazione, privilegiando quelli che possono assicurare le migliori prestazioni d’impiego unitamente alle caratteristiche di economicità, ecocompatibilità, innovazione. Tali caratteristiche potranno quindi essere riscontrate in tutte le componenti edilizie, quali isolamenti ed impermeabilizzazioni delle strutture interrate e delle coperture, per ottenere il massimo livello di comfort ambientale e minimizzare i costi di gestione; tamponature opache o vetrate realizzate con componenti di idoneo contenuto prestazionale; pavimenti e rivestimenti adatti alle diverse funzioni previste; ecc. Particolare attenzione è stata posta all’impostazione delle scelte progettuali relative agli aspetti bio-climatici, in modo da conferire di per sé al sistema caratteri di efficienza “passiva” in relazione ad oculate scelte in termini di orientamento, insolazione, ventilazione, ecc. Altri accorgimenti, di tipo “attivo”, contribuiscono ad un generale positivo risultato in termini di risparmio energetico.
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