Progetto di Riqualificazione Piazza Unità D'Italia - Programma di Riassetto Generale del Viale Urbano Sull'Asse Territoriale Adelfia Bitetto | rosanna bussolotto

Il progetto di riqualificazione del viale urbano via Armando Diaz – Piazza Unità d’Italia – via Duca d’Aosta si colloca sull’asse territoriale che da Sannicandro di Bari raggiunge Bitetto ed Adelfia, attraversando la campagna degli uliveti e i percorsi delle lame che dalle pendici del parco dell’Alta Murgia, giungono al mare. Il viale diviene quindi non solo una generatrice della forma urbana ma un asse fondamentale della mobilità di Sannicandro, mettendolo in relazione diramandosi con i comuni limitrofi. Di qui la sua valenza urbana, storica e paesaggistica.Il criterio guida per la riconfigurazione della Piazza Unità d’Italia è stato quello di trasformare uno "spazio" in piazza, restituendo dignità ad un luogo simbolico del paese e nello stesso tempo recuperando il luogo ad uso sociale per consentirne la fruizione. Si è proceduto per direttrici percettive, impostando il punto focale all’interno dell’invaso della Piazza e correlandolo con i vertici esterni della chiesa prospiciente la piazza La Chiesa dell’Assunta e il Palazzo di Città, il Municipio. La Chiesa, centro e fulcro del luogo, presenta all’esterno un piccolo spazio inteso come pertinenza al luogo sacro dove i cittadini possano trovarsi e sostare liberi dalle macchine e dalla strada. Lo stesso accade per lo spazio anteriore il Municipio che sembra annullarsi per lasciare posto al traffico cittadino delle auto. L’intervento cerca di dare uno spazio libero e di respiro alle due emergenze presenti nell’ area di progetto riconfigurando quindi due aree: una accanto ai fabbricati, che consente l’accesso carrabile ai parcheggi su Via Diaz; l’altra che configura lo spazio pedonale in cui ricade il monumento ai caduti che costituisce anche fulcro visivo a chi accede alla piazza dalla strada e che come punto focale scinde a sua volta ancora in due parti la piazza, il sagrato antistante la chiesa, e quello sociale dinanzi al Municipio. Il monumento ai caduti che fa da cerniera alle emergenze resta nella sua posizione nodale, viene solo ridimensionata l’area adibita a verde in modo da adeguarlo al disegno della nuova pavimentazione. L’elaborazione grafica si basa su un sistema di assi ruotati rispetto alla direttrice parallela all’asse stradale, quasi a voler simulare un ramo di un Ulivo, simbolo di fertilità, di resistenza, rinascita e tradizione locale come pure i toni cromatici scelti per le pietre della pavimentazione che ricordano i colori della natura. Le panchine posizionate prevalentemente in quelle aree che sembrano avere una vocazione all’aggregazione sociale, vengono concepite con uno specifico ruolo architettonico e formale all’interno del progetto, condizionando anche la percezione del fruitore. Si slanciano verso l’alto, come fossero dei tasti che fuoriescono dal pavimento, conferendo un movimento continuo che dà ritmo al tessuto progettuale e scandiscono ruotando gli spazi percorribili da quelli a verde. Le panche, si distinguono in tre tipologie differenti ottenute dalla diversa aggregazione dei moduli che le compongono.  La conformazione degli elementi innovativi introdotti quali panchine e aiuole, garantisce la piena percorribilità della piazza, anche con mezzi di soccorso quali ambulanze e vigili del fuoco, mezzi per la manutenzione degli spazi, mezzi commerciali, per non ostacolare le operazioni di carico/scarico necessarie per mantenere la vocazione di “centro commerciale all’aperto” che l’area possiede, mediante l’uso di dissuasori in conglomerato a colore ‘legati’ da catene amovibili.