Potenziamento infrastrutturazione area PIP | Giangiacomo Aru

Masainas / Italy / 2009

0
0 Love 1,245 Visits Published
Masainas è un paese antico, anche se non esistono notizie storiche certe sulla sua origine. Il suo nome deriverebbe da “Malas Ainas” (malefatte) oppure dal sostantivo numerico “Mas” che significa capra, per via della zona ricca di bestiame. Di sicuro si sa che Masainas, fin dal 1200, ospitò monaci benedettini che predicarono nell’intera zona e costruirono dei monasteri (guventus) a cui si riferisce ancora oggi una località del territorio comunale. È certo che, in base a una concessione di Pietro IV d’Aragona (1336 – 1387), il Comune di Iglesias vantava nei confronti dei centri di Masainas, Piscinas, Giba, cioè dei Salti del Sulcis, la riscossione di alcuni tributi in natura (grano, orzo, fave e formaggio) o in danaro per il diritto d’uso (coltivare, pascolare e far legna). Un documento del 1822, tratto dall’archivio di Stato di Cagliari, segnala che Masainas appartiene alla giurisdizione di Iglesias quale città di proprietà regia come anche i centri di Giba, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Pesus e Villarios. In uno studio condotto dalla Provincia di Cagliari si legge che verso il 1820 Masainas era un centro attivamente ricco per la sua florida agricoltura e pastorizia. Nel 1853 divenne frazione del nuovo Comune di Villarios, ma nel 1857 fu sede del Comune che prese il nome di Villarios-Masainas. Si pensa che ciò fosse dettato da un’esigenza di ordine pratico in quanto in Villarios sembra non esistesse alcuno in grado di tenere o comunque di seguire gli atti comunali. La situazione amministrativa non mutò fino al 1928 quando capoluogo di Comune venne scelto Giba che incorporò Villarios, Masainas, Piscinas e Arresi come frazioni. Nel 1975 divenne comune autonomo.
Il presente progetto intende perfezionare e rafforzare i servizi pubblici che il Comune di Masainas si propone di offrire agli imprenditori già presenti nell’area e a coloro che vorranno prossimamente insediarsi. Gli interventi sono principalmente tesi ad aumentare la competitività dell’area e del sistema delle imprese in essa insediate. In primo luogo si intende compiere opere finalizzate al potenziamento delle reti infrastrutturali esistenti, in modo da migliorarne l’efficienza e l’integrazione con l’ambiente (sia urbano che naturalistico), grazie a un dimensionamento conforme alle reali esigenze venutesi a manifestare nel corso di questi ultimi anni. In secondo luogo risulta indispensabile dotare l’area di sistemi impiantistici nuovi e maggiormente funzionali, creando reti di tipo materiale ma anche di carattere immateriale.
Le opere riguardano essenzialmente la realizzazione di una nuova viabilità d’accesso al Piano per gli Insediamenti Produttivi (P.I.P.), i parcheggi su un lato di tale strada ed entrambi i marciapiedi laterali, l’impianto di smaltimento fognario, la rete di raccolta delle acque meteoriche e la predisposizione dell’impianto di illuminazione pubblica. La carreggiata stradale – suddivisa in due corsie, una per ogni senso di marcia – ha uno sviluppo planimetrico di circa 185 metri e una larghezza di 8,20 metri (4,10 per corsia): tale dimensione permette, in maniera ottimale, il transito dei mezzi di trasporto su gomma di maggiori dimensioni. Sarà realizzata con pendenza trasversale verso i marciapiedi laterali, a “schiena d’asino”, in modo da convogliare le acque meteoriche lungo le cunette alla francese in calcestruzzo che delimitano la carreggiata medesima. Preventivamente sarà asportato il cappello vegetale per una profondità di almeno 30 centimetri ove necessario, posto che nella parte a monte si prevede una profondità di scavo minore in quanto il pendio naturale ha permesso alle acque meteoriche di trasportare parte del terreno superficiale: a supporto di quanto affermato si è notato l’affioramento di alcune rocce tenere in tale area. Una parte di questo terreno verrà utilizzata per la successiva formazione del rilevato stradale, eseguito con l’aggiunta di materiale proveniente da cave e sul quale verrà poi realizzata la massicciata. I materiali di scavo non riutilizzabili in rilevato saranno destinati per altre necessità dell’Amministrazione oppure conferiti in discarica. La massicciata stradale è costituita da terreno proveniente dagli scavi, da misto granulare di cava o da idoneo misto di fiume, per uno spessore pari a 30 cm misurato a costipamento avvenuto, il tutto per dare il piano viabile perfettamente rifinito secondo le inclinazioni e le livellette prefissate dal progetto, con la superficie liscia e pronta a ricevere il manto di conglomerato bituminoso. La pavimentazione stradale prevista è costituita da conglomerato bituminoso (binder chiuso) costituito da pietrisco 5-15 mm, sabbia e filler, impastato a caldo in apposito impianto, con bitume in ragione del 5-6% in peso; steso in opera con vibrofinitrice meccanica in strato dello spessore compresso finito di cm 10, compresa la rullatura.
Sul lato sinistro per chi procede dalla strada esistente verso l’area P.I.P. si realizzerà un parcheggio avente larghezza non minore di 2,30 metri. Tale area della strada, separata dalla carreggiata di transito dalla predetta cunetta alla francese, avrà medesima finitura della strada.
A lato di ogni corsia saranno costruiti i marciapiedi, di larghezza variabile ma comunque non minore di 1,50 metri, racchiusi in larghezza da cordonate sia verso il lato strada che verso quelle aree libere da costruzioni. La finitura sarà in calcestruzzo Rck 25 dello spessore 10 cm, armato con maglia elettrosaldata fi 6 20x20 cm, giuntato ogni 3 metri, frattazzato a mano per renderlo antiscivolo e indurito superficialmente con spolvero di cemento, colorato di rosso con l’aggiunta di appositi ossidi. Raccordato alle cordonate si presterà attenzione alla formazione degli scivoli per non creare barriere architettoniche.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione della rete di smaltimento delle acque nere, opportunamente dotata sia dei pozzetti di ispezione che delle derivazioni per permettere l’allaccio alle utenze. La condotta confluirà a valle nella via principale del centro abitato.
Si prevede inoltre la predisposizione dell’impianto di pubblica illuminazione comprendente cavidotto, fornitura e posa cavi di alimentazione, pozzetti di derivazione e basamenti dei centri luminosi.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Masainas è un paese antico, anche se non esistono notizie storiche certe sulla sua origine. Il suo nome deriverebbe da “Malas Ainas” (malefatte) oppure dal sostantivo numerico “Mas” che significa capra, per via della zona ricca di bestiame. Di sicuro si sa che Masainas, fin dal 1200, ospitò monaci benedettini che predicarono nell’intera zona e costruirono dei monasteri (guventus) a cui si riferisce ancora oggi una località del territorio comunale. È certo che, in base a una concessione di...

    Project details
    • Year 2009
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2009
    • Client Comune di Masainas (CI)
    • Status Current works
    • Type Bridges and Roads
    Archilovers On Instagram