The Dream Of Abha. Progetto per la Grande Moschea nella città turistica di Abha (Arabia Saudita) | Innocenzo Catuara

[IT]

The Dream Of Abha. Progetto per la Grande Moschea nella città turistica di Abha (Arabia Saudita)

Il progetto trattato nella tesi fa parte di un più ampio progetto urbano elaborato da un team di ricerca guidato dal prof. Giovanni Francesco Tuzzolino e composto dal prof. Antonino Margagliotta, da giovani architetti e con la collaborazione di alcuni studenti allo scopo di partecipare al concorso “The dream of Abha” indetto dal Governatorato dell’Arabia Saudita e finalizzato al progetto di una città turistica per 6000 abitanti da affiancare alla città esistente di  Abha.

Nello specifico l’intervento progettuale approfondisce la zona culturale della città, quella più silenziosa dove si trovano i musei e la moschea del venerdì.

Il progetto elaborato rintraccia progressivamente gli elementi propri di questo luogo per legare indissolubilmente architettura e contesto. Esso si sviluppa dalla sovrapposizione di tre layers e si ispira a un’idea di architettura generatrice di relazioni.

Il primo layer è costituito da un sistema di terrazze che definiscono i momenti di pausa del progetto. Esse nascono dall’individuazione di precise quote in modo tale da adagiarsi al meglio sul terreno e rispettare il più possibile la conformazione del luogo.

Il secondo layer è costituito da un sistema di rampe che collegano le varie quote. Esse seguono il disegno delle curve di livello e grazie alle ridotte pendenze danno l’idea di una collina addomesticata. Man mano che ci si avvicina alla quota della moschea la rampa attraverso il suo disegno crea una suggestiva piazza coperta che si apre sul paesaggio sottostante.

Il terzo layer è costituito dal sistema degli edifici, disposti lungo i margini dell’impianto con la ferma volontà di “corteggiare” il vuoto lavorando sul perimetro. L’articolazione volumetrica si basa su figure semplici, rettangoli e quadrati  disposti nella maniera più ottimale a superare i vari dislivelli. Queste forme geometriche pure, con la loro intersezione creano volumi esternamente complessi, ma con spazi semplici e regolari all'interno.

L’edificio più importante di tutto il complesso è la moschea del venerdì, un monumentale cubo di lato 40 metri che con la sua rotazione verso la Ka῾ba della Mecca orienta l’intero sistema. Le aperture laterali si limitano a dei tagli nella muratura dai quali filtra la luce, mentre l’illuminazione vera e propria arriva dall’alto, dove troviamo un grande volume sospeso che veglia sui fedeli proteggendoli dalla furia del sole. L’elemento più caratteristico dell’intero progetto è il minareto che sta a simboleggiare il dialogo tra cielo e terra ricercato dal progetto.

[ENG]

The Dream Of Abha. A Project for the Grand Mosque in the touristic city of Abha (Saudi Arabia)

The project argued in this thesis is part of a wider urban project elaborated by a research team led by prof. Giovanni Francesco Tuzzolino and made up of prof. Antonino Margagliotta, young architects and with the collaboration of some students with the intent to take part to the competition “The dream of Abha” launched by the Saudi Arabia Governorship and finalized to the project of a touristic city for 6000 inhabitants alongside the existing city of Abha.

Specifically the project intevention deepens the city cultural zone, the most quiet where museums and the Friday Mosque are located.

The elaborated Project gradually searches out the proper elements of this place to indossolubly bind the architecture with the context. It takes origin from the overlap of three layers and is inspired by an idea of architecture generating connections.

The first layer consisting of a system of terraces that define the project breaks. They originate from the detection of precise levels so that they can better lie down on the ground and respect the place conformation as much as possible.

The second layer consisting of a system of ramps connecting the different levels. They follow the level curves drawing and thanks to the low inclines they give the idea of a tamed hill.

As you approach to the mosque level the ramp through its design creates a suggestive covered square which opens onto the landscape below.

The third layer consisting of a system of buildings, located along the plant margins with the strong will to “surround” the empty space by working on the perimeter. The volumetric articulation is based on simple figures, rectangles and squares placed in the most optimal way to overcome the various levels. These pure geometric forms, with their intersection generate externally complex volumes, but with simple and regular spaces inside.

The most important building of the whole complex is the friday mosque, a monumental cube of side 40 meters that with his rotation towards the Ka’ba in Mecca orientates the entire system. The side openings are limited to some cuttings on the walls from which the light filters, the true and proper lighting instead comes from above, where is found a great suspended volume watching over the followers protecting them from the sun's fury. The most peculiar element of the whole project is the minaret which symbolizes the dialogue between sky and earth sought by the project.