RECUPERO sulle colline toscane tra MEMORIA E ATTUALITA' | Architettura x Sostenibilità

L'edificio , che era in stato di abbandono da oltre 20 anni, si trova all'interno dell'abitato di un piccolo paese collinare della provincia di Lucca.

Per quanto di scarso valore storico, l'edificio possiede un importante valore testimoniale essendo uno degli ultimi fabbricati del centro abitato al di fuori del quale si trovano gli oliveti e i campi aperti verso il panorama della valle.

La struttura in pietra, pur non vincolata dalla soprintendenza, è stata volutamente mantenuta, consolidata e valorizzata.

Le originarie facciate in pietra ancora testimoniano le fasi costruttive del fabbricato, il cui primo nucleo era già presente sulle carte catastali ottocentesche.

Negli anni, frazionamenti abbastanza irrazionali, senza una visione di insieme, ma piuttosto dettati dalle esigenze momentanee di vendere o affittare porzioni del fabbricato avevano generato una distribuzione interna dei locali alquanto bizzarra.

Il definitivo passaggio ad un unico proprietario ha permesso di riscoprire e ricosttituire i collegamenti diretti tra i locali, migliorare la illuminazione naturale interna, e rendere maggiormente fruibili le 2 unità immobiliari collegandole anche con il giardino. Una vera rarità all'interno del fitto a compatto abitato paesano.

RIUSO e RICICLO sono stati due principi fondamentali per l'intervento. Concetti contemporanei alla base della architettura a impatto zero, già caposaldi delle attività dei nostri avi.

Proprio per la volontà di non introdurre materiali avulsi dal contesto e per la difficoltà di approvvigionamento e smaltimento dovute alla difficoltà oggettiva di raggiungere il fabbricato con mezzi di trasporto, i materiali ricavati dalle modeste demolizioni e dallo smontaggio di tetto e scala interna, sono stati selezionati e riutilizzati sia per le finiture interne che per la creazione del soggiorno all'aperto, nel giardino, all'ombra del grande ciliegio.