edificio polifunzionele | Renato Capozzi

Naples / Italy / 2001

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Un campo delimitato da un muro, da un filare di alberi e da una laguna costituisce lo spalto di questo edificio polivalente, destinato ad ospitare varie manifestazioni a carattere collettivo: congressi, concerti, mostre di arte, manifestazioni teatrali, discoteca, eventi sportivi. La ragione comune alle varie possibilità di utilizzo, quella dell’accoglienza di una moltitudine di persone, ha determinato la scelta tipologica dell’Aula, della Halle, in altre parole di uno spazio indiviso, “sgombrato”, una forma archetipica capace di reificare questa assunzione tematica.
L’adozione dell’Aula, come nelle fabbriche di Hilberseimer, Mies e allo stesso modo della FestHalle di Tessenow, segue il tema dell’introduzione di un elemento d’ordine, un’architettura “esatta” e “finita”, una nuova possibile centralità, al pari di alcune architetture illuministe, capace di istituire delle relazioni morfologiche generali e di invertire il processo di diffusione/dispersione del paesaggio rurale/urbano di Castel Volturno, emblematico dello sprawl della città contemporanea. In tal senso l’edificio è parte di un più ampio progetto di recupero turistico-ricettivo d’alcune cave di sabbia dismesse, oggi divenute grandi specchi d’acqua, che hanno determinano una suggestiva condizione naturalistica e ambientale, ponendosi come una rilevante singolarità in un contesto circostante fortemente degradato informe e privo di regole. Si tratta di un parallelepipedo a base quadrata poggiato su di un podio perimetrale, di 25x25 metri, alto 7, che contiene l’invaso centrale a doppia altezza, individuato in pianta da un quadrato di 15x15 metri. L’Aula è regolata sia in pianta sia in alzato da rapporti armonici, che sviluppano con moduli interi la successione di Fibonacci. L’ossatura dei pilastri, d’interasse costante di 5 metri stabilisce la misura del loggiato-balconata che delimita il vuoto interno.
L’edificio è articolato su due livelli e presenta una struttura di pilastri e travi in calcestruzzo armato su una fondazione a travi rovesce incrociate su pali; la struttura orizzontale è costituita da solai latero-cementizi gettati in opera calcolati per un carico d’esercizio adeguato alle funzioni previste (1000 Kg/mq), i tompagni esterni sono in laterizi forati a doppia parete, per uno spessore complessivo di 55 cm, le tramezzature interne sono in laterizi forati da 12 cm. La copertura dell’edificio è realizzata in travi di legno lamellare che formano un cassettonato, anch’esso a maglie quadrate, dal passo costante di 5 mt. Il piano terra è posto a 1,5 metri sul piano di campagna, secondo le disposizioni dell’Autorità di Bacino del Garigliano-Volturno, e vi si trovano in corrispondenza dell’atrio di ingresso: il guardaroba, la sala polivalente nel rapporto armonico di 3/5, e sul lato opposto il palco con backstage, un bar, alcuni locali tecnici, e i servizi igienici. Al piano primo, raggiungibile con due coppie di scale contrapposte, vi è un loggiato continuo delimitato da un parapetto pieno in corrispondenza delle risalite ove trovano posto un bar e la cabina di regia/DJ, e da ringhiere d’acciaio zincato nell’affaccio sulla doppia altezza centrale.
L’intero edificio è intonacato e dipinto in bianco con zoccolature poste a filo d’intonaco in pietra lavica bocciardata; gli impalcati interni sono rivestiti di parquet di legno con inserti in pietra lavica che risvolta all’esterno nel camminamento perimetrale e sui setti che individuano l’ingresso. Gli infissi esterni disposti a filo interno sono in alluminio anodizzato argentato. Tutti gli impianti tecnologici dalle pluviali alle condotte per l’area condizionata, alla rete di cablaggio telematica non sono a vista e sono alloggiati in appositi cavedii interni ispezionabili.
I caratteri esterni, recuperando la tradizione delle grandi ville-masserie della “Terra di Lavoro” della piana casertana e alcuni edifici di Luigi Cosenza, sono ispirati ad un principio d’uniformità che non contrasti con l’assolutezza stereometrica attraverso l’adozione di una teoria discreta di bucature di forma rettangolare (1/2), per attenuare la spiccata orizzontalità del volume. Gli accorgimenti sintattici adottati per denotare i ruoli differenti dei vari fronti, con una chiara indicazione dell’ingresso principale, segnalano l’organizzazione tipologica dell’edificio. Inoltre alcuni leggeri disassamenti e slittamenti delle bucature assecondano la natura rappresentativa del manufatto e al tempo stesso non tradiscono l’assetto tettonico chiaramente mostrato all’interno. La decorazione esterna è affidata ad un coronamento a “triglifi” realizzati con semplici parallelepipedi in acciaio piegato (contenenti corpi illuminanti) posti in asse alle travi lamellari e di misura pari alla loro sezione retta, che nel riaffermare il principio costruttivo della copertura, rendono intelligibile la presenza del grande vuoto interno dell’aula.


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    Project Authors
    • Renato Capozzi

      Renato Capozzi

      Principal Architect

    Un campo delimitato da un muro, da un filare di alberi e da una laguna costituisce lo spalto di questo edificio polivalente, destinato ad ospitare varie manifestazioni a carattere collettivo: congressi, concerti, mostre di arte, manifestazioni teatrali, discoteca, eventi sportivi. La ragione comune alle varie possibilità di utilizzo, quella dell’accoglienza di una moltitudine di persone, ha determinato la scelta tipologica dell’Aula, della Halle, in altre parole di uno spazio indiviso,...

    Project details
    • Year 2001
    • Work started in 1999
    • Work finished in 2001
    • Client Catelvolturno s.c.ar.l.
    • Status Completed works
    • Type Multi-purpose Cultural Centres / Theatres / Concert Halls / Conference Centres / Art Galleries
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