Nina Trulli Resort - Masseria San Francesco

Monopoli / Italy / 2016

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Il complesso edilizio che costituisce la masseria “San Francesco” è stato oggetto di un intervento di restauro e riqualificazione, il quale ha interessato i vari corpi di fabbrica che lo costituiscono e realizzati quasi totalmente tra il XVIII e XIX secolo.


La masseria “San Francesco”, la cui costruzione primaria risale presumibilmente al 1730, così come inciso su un architrave in pietra esistente e rinvenuto all’interno di uno degli immobili che la costituiscono, originariamente era costituita da un corpo di fabbrica, destinato ad abitazione del “padrone” e realizzato in muratura portante e coperture tra loro eterogenee quali volte, con sovrastanti “cummerse” cioè tetti a falda tipici della “murgia dei trulli” (ovvero la zona in cui ci troviamo), ovvero coperture piane. Oltre ad una vecchia rimessa, realizzata il secolo scorso e destinata al ricovero degli attrezzi agricoli utilizzati per la gestione della stessa masseria.


Un altro importante corpo di fabbrica, facente parte della masseria, è costituito da undici trulli con altrettanti coni e qualche “rizza”. Tali ambienti erano utilizzati come fienili (i due coni più grandi) e stalle; in adiacenza a questi, successivamente, si è realizzato un altro corpo di fabbrica con muratura portante in pietra e copertura ad unica falda il quale ha costituito per un lungo periodo l’ampliamento della stalla.


Poi fa parte della masseria anche una chiesetta, la quale, nel corso degli anni, dopo aver perso la sua originaria funzione è stata utilizzata nei modi più disparati, ma sempre a servizio della masseria.


Infine, nella zona antistante alla masseria vi è un piazzale in pietra, utilizzato originariamente anche come aia; mentre nella zona antistante ai trulli vi era qualche piccolo vano deposito realizzato presumibilmente negli anni ‘60-’70 del secolo scorso.


La masseria, che è stata utilizzata all’incirca fino alla fine dello scorso secolo, aveva un unico ingresso (posto nella parte posteriore della stessa) e si presentava in uno stato di degrado diffuso  sia per la parte originaria, destinata a residenza del “padrone”, sia soprattutto nella parte costituita dai trulli. Inoltre, vi erano delle superfetazioni create negli ultimi decenni di utilizzo della stessa che intaccavano in modo consistente l’aspetto originario della stessa.


L’intervento di progettazione attuato presso questo complesso immobiliare  lo si è pensato e realizzato suddividendolo in due steps: un primo ha riguardato il recupero statico e conservativo dei trulli e dell’attiguo fabbricato in pietra per il quale sono state utilizzate maestranze locali esperte in tale lavorazione. Quindi  solo successivamente a tale lavorazione ed una volta messe a nudo tutte le varie strutture originarie ed eliminate le varie superfetazioni esistenti,  si è passati alla progettazione vera e propria del complesso immobiliare  rispettando l’intento della proprietà:  realizzare poche suite che immergessero l’ospite all’interno della struttura originaria  oltre che della natura e dello spazio che la circonda, non facendo mancare ogni comfort che, però, fossero ottenuti soprattutto con elementi architettonici compatibili con quelli della masseria e dei trulli oltre che naturali.


Pertanto importante è stato il lavoro in sinergia diretta tra le soluzioni architettoniche ed estetiche ideate dalla proprietà ed le regole tecniche imposte dal progettista: tutto questo ha portato a fondere il desiderio ed il gusto con la progettazione e la regola dell’arte.


Per tale motivo si è pensato ad un nuovo ingresso che “accogliesse” l’ospite che giunge alla struttura, immergendolo nell’ambiente circostante. L’ingresso, infatti, lo si è realizzato in prossimità di due querce secolari e, man mano che si percorre la strada in battuto di breccia, è possibile scorgere il vigneto oltre che l’aspetto architettonico dell’intero complesso immobiliare. Inoltre, si è pensato ad una serie di camminamenti che lasciassero libero l’ospite di spostarsi e fruire degli spazi comuni, dei frutti delle coltivazioni presenti, il tutto nel massimo rispetto dei vincoli e dell’ambiente in cui la struttura è immersa.


Sempre per quanto riguarda gli ambienti esterni si sono realizzati una serie di patii, uno per ciascuna suite, il cui ombreggiamento, nella maggior parte dei casi, è stato ottenuto per mezzo di pergolati realizzati con elementi in tufo (scialbati a calce) e sovrastanti tiranti per l’arrampicamento della vegetazione naturale.


È stato demolito il vano deposito realizzato negli anni ‘60-’70 dello scorso secolo e parte della volumetria la si è utilizzata per costruire una piccola alcova, realizzata totalmente in pietra e con volta a botte, ad integrazione del trullo più piccolo presente nella struttura.


A riguardo del recupero dell’interno della struttura si è eliminato il fenomeno dell’umidità di risalita realizzando, per ciascun ambiente, un vespaio aerato e, successivamente, sono state risistemate le “chianche” di pietra locale, precedentemente rimosse, integrandole con altre della stessa epoca.


Nella fase progettuale si è dovuto affrontare la difficoltà di dotare ciascuna suite di un servizio igienico ampio e che si integrasse perfettamente all’interno dell’organismo edilizio in questione: ecco così che un bagno, con la sua grande doccia centrale,  è stato realizzato all’interno di un grande trullo mentre gli altri sembrano “incastonati” nelle strutture originarie della masseria.


Infine, la struttura è stata dotata di un grande pozzo per l’accumulo dell’acqua potabile ma, soprattutto, di una piscina  che, collocata all’ombra di una grande quercia secolare, per forma, dimensione e colore riconduce alle vecchie “foggie”, le tipiche cisterne a cielo aperto impiegate per la raccolta delle acque piovane e molto diffuse nelle nostre campagne nei secoli scorsi.


Alla riuscita del progetto ha lavorato l’ingegner Giovanni Sardella, con studio professionale in Monopoli (BA), coadiuvato dal suo valido staff di collaboratori. La ditta che si è occupata delle opere è l’impresa edile Convertini Antonio con sede in Monopoli (BA), mentre la ditta che ha curato il verde e le alberature è la ditta Lapietra Giardini s.r.l. con sede in Monopoli (BA). Le soluzioni architettoniche, gli allestimenti e la scelta degli arredi è stata a cura della proprietà.

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    Project details
    • Year 2016
    • Work finished in 2016
    • Contractor Convertini Antonio
    • Status Completed works
    • Type Hotel/Resorts / Tourist Facilities / Recovery/Restoration of Historic Buildings
    • Websitehttp://www.ninatrulliresort.it/
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