Riconversione nZEB di edificio commerciale | Roberto Saleri

La Summer School organizzata dal Politecnico di Milano - Dipartimento ABC aveva come obbiettivo la trasmissione ai discenti i contenuti della Direttiva Europea 2010/31/UE, la cui applicazione, almeno per la Regione Lombardia sarebbe stata anticipata al 1 gennaio 2016.

In poche parole la Regione Lombardia con la Legge Regionale n°16/2012 anticipa di quattro anni la realizzazione di edifici il cui impatto sull'ambiente sia pari a zero. Per fare ciò il Politecnico di Milano ed in particolare il Dipartimento ABC ha sviluppato un interfaccia grafico software denominato BESTenergy basato sul motore di calcolo americano ENERGY+, che rende praticabile per i progettisti la progettazione energetica in regime dinamico, diversamente rispetto alla diffusa pratica delle cetificazioni energetiche che si fondano su un princio stazionario delle condizioni di calcolo.

L'uso nella progettazione architettonica di un software dinamico permette di ridurre notevolmente l'incertezza dei risultati arrivando a farli adererire quasi perfettamente ai counsumi che effettivamente si verificheranno nella fase di gestione dell'edificio realizzato.

La summer school ha previsto, oltre le classiche lezioni teoriche, anche lo sviluppo di un progetto di riconversione di un edificio commerciale energivoro, mettendo in competizione i discenti per mezzo di quattro gruppi di lavoro.

Il progetto di riconversione si è sviluppato ricercando e sperimentando con il software BESTenergy la migliore configurazione energetica dell'edificio imponendo di:

- di analizzare la distribuzione delle aperture in funzione delle destinazioni funzionali degli spazi interni, mettere;

- definire il miglior pacchetto stratigrafico, come mediazione tra l'efficienza energetica ed il costo di messa in opera delle soluzioni individuate;

- definire il miglior compromesso nella scelta della tipologia di serramento e vetrazione in grado di ottimizzare il risparmio energetico e la luminosità interna;

- individuare la fonte di energia più idonea per coprire i servizi necessari dell'edificio;

- individuare la forma di energia alternativa da impiegare per ottenere un bilancio energetico nullo.

La strategia adottata nel progetto ha perseguito l'obbiettivo di ridurre ai minimi termini la richiesta di energia da parte dell'edificio (in particolare dell'involucro opaco e trasparente) e di ottenere la copertura del residuo fabbisogno energetico fisiologico con impianti ad energia alternativa.

Il progetto di riconversione vincitore della sfida tra i quattro gruppi di lavoro ha impiegato, per raggiungere l'obbiettivo di pareggio del bilancio energetico, un impianto geotermico a bassa entalpia a pozzi, dotato di pompa di calore geotermica i cui consumi elettrici sono compensati da un impianto fotovoltaico previsto sulla copertura.

Gruppo di progettazione: Alessia Della Rocca, Mattia Ferrari, Stefano Mastrorilli, Roberto Saleri