Realizzazione di un ponte pedonale | Luca Bisbocci
“realizzazione di un ponte pedonale in aderenza a ponte stradale esistente sul fiume Esino in loc. Genga stazione e riqualificazione incrocio limitrof Genga / Italy / 2008
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Relazione Tecnica
1. Inquadramento Generale dell’Intervento
Genga pur essendo un piccolo comune dell’entroterra anconetano, con poco più di 2000 abitanti, ha delle potenzialità turistiche notevoli dovute essenzialmente alle già famose grotte di frasassi e non solo.
Le vie di comunicazione sono perciò numerose e ben identificate con la superstrada Ancona-Roma, con la rete ferroviaria che collega il capoluogo di regione con la capitale, che fa scalo nella stazione di Genga, nonché la strada statale 360 Arceviese e la strada statale 76 che sono le naturali congiunzioni con il territorio di Genga.
Un’evidente singolarità del luogo è la frammentazione della popolazione divisa in circa 40 piccoli nuclei abitati che non presentano nessuna particolare preminenza di una località sull’altra ma vi è una omogeneità di interessi.
Nasce da qui l’esigenza di permettere ai cittadini di Genga di poter accedere facilmente alle varie zone abitate ed ai servizi pubblici disponibili senza pericoli per la loro incolumità personale, messa a rischio dall’incessante crescita del traffico pesante e del traffico turistico.
L’oggetto di questa relazione risponde all’esigenza da parte del comune di Genga di rimediare a questa fondamentale esigenza di sicurezza per i propri cittadini realizzando un percorso di collegamento sicuro tra la frazione di Camponocecchio e la frazione di Genga stazione che trovano soluzione di continuità all’altezza del ponte stradale sul fiume Esino.
Il ponte stradale non presenta i caratteri fondamentali di sicurezza per l’attraversamento pedonale, quali marciapiedi e barriere di sicurezza, dovute all’esigua larghezza trasversale dello stesso.
2. Descrizione Sommaria dell’Intervento
Lo scopo prefisso era quello di garantire una fruibilità dei percorsi e degli spazi circostanti calando nell’esistente un tipo di intervento che non spezzasse l’armonia dei luoghi.
Quindi una pratica sistemazione dell’incrocio sul lato ponte verso Camponocecchio, il collegamento tra le due porzioni abitate così come richiesto dal bando di concorso dando un senso di continuità lungo tutto il percorso, nonché la realizzazione della passerella pedonale da affiancare al ponte carrabile esistente.
Dato che l’elemento più importante dell’intervento nel suo complesso, è quello della passerella pedonale, l’idea iniziale è partita da qui, ossia l’individuazione di elementi costruttivi che potessero fornire garanzie sia dal punto di vista formale di impatto visivo, che da quello relativo alla fattibilità legata agli aspetti di tempistica ed economia dell’opera.
Per quanto riguarda l’aspetto formale, i punti fondamentali sono stati il senso di leggerezza che avrebbe dovuto dare la passerella, ed il mantenimento visivo del ponte carrabile esistente, ossia la nuova struttura non avrebbe dovuto comunque “coprire” il vecchio ponte.
Individuata la necessità di una pila centrale di sostegno, data la scelta della tipologia a travata su due campate, se ne è ideata la forma pensando alla vegetazione circostante e quindi a “steli” di legno come rami d’albero che andassero a sostenere il sottile impalcato superiore calpestabile.
L’andamento curvilineo di questi “steli”, accentuato nella direzione del ponte stesso, vuole un po’ riprendere la linea curva degli archi esistenti, quasi nel tentativo di sottolineare le linee del vecchio ponte anziché mascherarle.
Per il pedone che andrà da Camponocecchio a Genga Stazione, il percorso è pensato come una passeggiata: dal marciapiede esistente affiancato da una siepe, incontrerà prima del ponte una piccola area di sosta dalla quale è possibile l’affaccio sul fiume poi attraverserà il ponte il quale è costeggiato, sul lato esterno, da aiuole che evitano la sensazione di sospensione nel vuoto e allo stesso tempo permettono la continuità della passeggiata “affiancata dal verde”.
L’affaccio sul fiume è consentito nella zona centrale del ponte in corrispondenza della pila sottostante, e qui la sede pedonale si allarga tipo balcone sul fiume.
Un’altra “terrazza sul fiume” all’estremità opposta della passerella, in posizione simmetrica alla prima, permette di creare un sistema omogeneo di collegamento che abbraccia tutto il tratto stradale interessato ed ingloba il vecchio ponte carrabile.
Infine, per la sistemazione dell’incrocio, si prevede l’inserimento di una rotatoria con area verde ed illuminazione pubblica al centro della stessa.
3. Descrizione delle Opere di Progetto
3.1. Descrizione della Passerella
La passerella prevede una tipologia a travata costituita da due campate, come imposto nelle specifiche del concorso, con una pila centrale con basamento fondale al centro dell’alveo che rimanga in linea con quello del ponte stradale esistente.
Il basamento in c.a. sarà rivestito con la stessa pietra della pila del ponte esistente e poggerà su pali di fondazione sempre in c.a.
La pila ideata per la passerella pedonale è prevista con dei profilati a sezione circolare in vetro GFRP pultruso verniciati di colore effetto legno in sintonia con l’impalcato superiore (di seguito descritto).
Nel complesso, questo tipo di intervento risulta rispondente a pieno alle esigenze di minimo disturbo alla viabilità del ponte carrabile durante la fase di cantiere, nonché minima manutenzione degli elementi costruttivi ad opera realizzata.
Per garantire l’effetto di sottigliezza della struttura, si è scelto uno specifico materiale costruttivo, il GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer) il quale, grazie al metodo di produzione industriale della pultrusione, è in grado di offrire singoli elementi costruttivi con caratteristiche fisico-meccaniche elevate, unite ad una estrema leggerezza, a tutto vantaggio del trasporto e dell’assemblaggio, anche di elementi di elevate dimensioni.
La pultrusione è un processo di modellazione in continuo che crea elementi strutturali quali profili di diverse sezioni, ed usa come rinforzo del profilo una fibra e come matrice dell’elemento una resina poliestere.
Questo tipo di elemento costruttivo in materiale pultruso risulta vincente sia dal punto di vista della manutenzione, in quanto non soggetto ad ossidazione; dal punto di vista del trasporto e della cantierabilità, vista la leggerezza specifica; della resistenza per le elevate caratteristiche meccaniche delle fibre costituenti, ed infine dal punto di vista della versatilità progettuale, nel senso che è possibile realizzare facilmente a livello di produzione l’elemento progettato con le caratteristiche che necessitano al caso specifico.
Il piano di calpestio, perfettamente raccordato con i due tratti di marciapiede esistente senza barriere architettoniche, sarà invece realizzato con materiale naturale per meglio integrarsi con l’ambiente circostante.
Sarà cioè costituito da un tavolato ligneo, rivestito con resine epossidiche, con preventiva sabbiatura, in modo da garantire un’ottima durabilità nel tempo; le tavole saranno inoltre dotate di strisce antiscivolo.
La ringhiera in fibra di vetro GFRP pultruso è prevista affacciata lateralmente alla passerella, rispetta le normative vigenti e viene fornita prefabbricata con elementi di facile montaggio e ovviamente con evidenti vantaggi: resistenza alla corrosione, resistente agli urti, leggerezza, bassa conducibilità elettrica.
3.2. Descrizione dell’Incrocio
Nel bando di concorso veniva inoltre richiesta una soluzione di riqualificazione dell’incrocio immediatamente precedente il ponte nella frazione di Camponocecchio.
La soluzione adotatta è stata quella dell’utilizzo di una rotatoria a doppia corsia che permette una fluidità maggiore del traffico lungo la via di scorrimento, invece della soluzione esistente con isole spartitraffico.
All’interno della rotatoria è prevista un’area verde tipo aiuola per meglio armonizzarla con le siepi e le zone verdi che accompagnano il percorso adiacente ,marciapiede-passerella.
Essendo la rotatoria posizionata nella strada che porta alle grotte di Frasassi, potrebbe essere interessante pensare ad un arredo urbano originale, che rappresenti simbolicamente l’attrazione turistica fondamentale della città.
3.3. Descrizione dell’Illuminazione dell’incrocio e della passerella
La rotatoria e quindi l’incrocio saranno illuminati da lampioni i cui pali, nella forma, riprendano idealmente l’andamento curvato degli elementi costituenti la pila del ponte pedonale come anche degli elementi della ringhiera.
La passerella sarà illuminata da una serie di faretti posizionati a livello del corrimano nei montanti principali della ringhiera posizionati in modo da non arrecare disturbo alle auto in transito nell’adiacente strada carrabile.
Sul lato opposto del ponte carrabile sono previsti tre dei lampioni sopra descritti, posizionati due alle estremità ed uno al centro, tali da illuminare sia il ponte ad arco che il nuovo ponte pedonale.
1. Inquadramento Generale dell’Intervento
Genga pur essendo un piccolo comune dell’entroterra anconetano, con poco più di 2000 abitanti, ha delle potenzialità turistiche notevoli dovute essenzialmente alle già famose grotte di frasassi e non solo.
Le vie di comunicazione sono perciò numerose e ben identificate con la superstrada Ancona-Roma, con la rete ferroviaria che collega il capoluogo di regione con la capitale, che fa scalo nella stazione di Genga, nonché la strada statale 360 Arceviese e la strada statale 76 che sono le naturali congiunzioni con il territorio di Genga.
Un’evidente singolarità del luogo è la frammentazione della popolazione divisa in circa 40 piccoli nuclei abitati che non presentano nessuna particolare preminenza di una località sull’altra ma vi è una omogeneità di interessi.
Nasce da qui l’esigenza di permettere ai cittadini di Genga di poter accedere facilmente alle varie zone abitate ed ai servizi pubblici disponibili senza pericoli per la loro incolumità personale, messa a rischio dall’incessante crescita del traffico pesante e del traffico turistico.
L’oggetto di questa relazione risponde all’esigenza da parte del comune di Genga di rimediare a questa fondamentale esigenza di sicurezza per i propri cittadini realizzando un percorso di collegamento sicuro tra la frazione di Camponocecchio e la frazione di Genga stazione che trovano soluzione di continuità all’altezza del ponte stradale sul fiume Esino.
Il ponte stradale non presenta i caratteri fondamentali di sicurezza per l’attraversamento pedonale, quali marciapiedi e barriere di sicurezza, dovute all’esigua larghezza trasversale dello stesso.
2. Descrizione Sommaria dell’Intervento
Lo scopo prefisso era quello di garantire una fruibilità dei percorsi e degli spazi circostanti calando nell’esistente un tipo di intervento che non spezzasse l’armonia dei luoghi.
Quindi una pratica sistemazione dell’incrocio sul lato ponte verso Camponocecchio, il collegamento tra le due porzioni abitate così come richiesto dal bando di concorso dando un senso di continuità lungo tutto il percorso, nonché la realizzazione della passerella pedonale da affiancare al ponte carrabile esistente.
Dato che l’elemento più importante dell’intervento nel suo complesso, è quello della passerella pedonale, l’idea iniziale è partita da qui, ossia l’individuazione di elementi costruttivi che potessero fornire garanzie sia dal punto di vista formale di impatto visivo, che da quello relativo alla fattibilità legata agli aspetti di tempistica ed economia dell’opera.
Per quanto riguarda l’aspetto formale, i punti fondamentali sono stati il senso di leggerezza che avrebbe dovuto dare la passerella, ed il mantenimento visivo del ponte carrabile esistente, ossia la nuova struttura non avrebbe dovuto comunque “coprire” il vecchio ponte.
Individuata la necessità di una pila centrale di sostegno, data la scelta della tipologia a travata su due campate, se ne è ideata la forma pensando alla vegetazione circostante e quindi a “steli” di legno come rami d’albero che andassero a sostenere il sottile impalcato superiore calpestabile.
L’andamento curvilineo di questi “steli”, accentuato nella direzione del ponte stesso, vuole un po’ riprendere la linea curva degli archi esistenti, quasi nel tentativo di sottolineare le linee del vecchio ponte anziché mascherarle.
Per il pedone che andrà da Camponocecchio a Genga Stazione, il percorso è pensato come una passeggiata: dal marciapiede esistente affiancato da una siepe, incontrerà prima del ponte una piccola area di sosta dalla quale è possibile l’affaccio sul fiume poi attraverserà il ponte il quale è costeggiato, sul lato esterno, da aiuole che evitano la sensazione di sospensione nel vuoto e allo stesso tempo permettono la continuità della passeggiata “affiancata dal verde”.
L’affaccio sul fiume è consentito nella zona centrale del ponte in corrispondenza della pila sottostante, e qui la sede pedonale si allarga tipo balcone sul fiume.
Un’altra “terrazza sul fiume” all’estremità opposta della passerella, in posizione simmetrica alla prima, permette di creare un sistema omogeneo di collegamento che abbraccia tutto il tratto stradale interessato ed ingloba il vecchio ponte carrabile.
Infine, per la sistemazione dell’incrocio, si prevede l’inserimento di una rotatoria con area verde ed illuminazione pubblica al centro della stessa.
3. Descrizione delle Opere di Progetto
3.1. Descrizione della Passerella
La passerella prevede una tipologia a travata costituita da due campate, come imposto nelle specifiche del concorso, con una pila centrale con basamento fondale al centro dell’alveo che rimanga in linea con quello del ponte stradale esistente.
Il basamento in c.a. sarà rivestito con la stessa pietra della pila del ponte esistente e poggerà su pali di fondazione sempre in c.a.
La pila ideata per la passerella pedonale è prevista con dei profilati a sezione circolare in vetro GFRP pultruso verniciati di colore effetto legno in sintonia con l’impalcato superiore (di seguito descritto).
Nel complesso, questo tipo di intervento risulta rispondente a pieno alle esigenze di minimo disturbo alla viabilità del ponte carrabile durante la fase di cantiere, nonché minima manutenzione degli elementi costruttivi ad opera realizzata.
Per garantire l’effetto di sottigliezza della struttura, si è scelto uno specifico materiale costruttivo, il GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer) il quale, grazie al metodo di produzione industriale della pultrusione, è in grado di offrire singoli elementi costruttivi con caratteristiche fisico-meccaniche elevate, unite ad una estrema leggerezza, a tutto vantaggio del trasporto e dell’assemblaggio, anche di elementi di elevate dimensioni.
La pultrusione è un processo di modellazione in continuo che crea elementi strutturali quali profili di diverse sezioni, ed usa come rinforzo del profilo una fibra e come matrice dell’elemento una resina poliestere.
Questo tipo di elemento costruttivo in materiale pultruso risulta vincente sia dal punto di vista della manutenzione, in quanto non soggetto ad ossidazione; dal punto di vista del trasporto e della cantierabilità, vista la leggerezza specifica; della resistenza per le elevate caratteristiche meccaniche delle fibre costituenti, ed infine dal punto di vista della versatilità progettuale, nel senso che è possibile realizzare facilmente a livello di produzione l’elemento progettato con le caratteristiche che necessitano al caso specifico.
Il piano di calpestio, perfettamente raccordato con i due tratti di marciapiede esistente senza barriere architettoniche, sarà invece realizzato con materiale naturale per meglio integrarsi con l’ambiente circostante.
Sarà cioè costituito da un tavolato ligneo, rivestito con resine epossidiche, con preventiva sabbiatura, in modo da garantire un’ottima durabilità nel tempo; le tavole saranno inoltre dotate di strisce antiscivolo.
La ringhiera in fibra di vetro GFRP pultruso è prevista affacciata lateralmente alla passerella, rispetta le normative vigenti e viene fornita prefabbricata con elementi di facile montaggio e ovviamente con evidenti vantaggi: resistenza alla corrosione, resistente agli urti, leggerezza, bassa conducibilità elettrica.
3.2. Descrizione dell’Incrocio
Nel bando di concorso veniva inoltre richiesta una soluzione di riqualificazione dell’incrocio immediatamente precedente il ponte nella frazione di Camponocecchio.
La soluzione adotatta è stata quella dell’utilizzo di una rotatoria a doppia corsia che permette una fluidità maggiore del traffico lungo la via di scorrimento, invece della soluzione esistente con isole spartitraffico.
All’interno della rotatoria è prevista un’area verde tipo aiuola per meglio armonizzarla con le siepi e le zone verdi che accompagnano il percorso adiacente ,marciapiede-passerella.
Essendo la rotatoria posizionata nella strada che porta alle grotte di Frasassi, potrebbe essere interessante pensare ad un arredo urbano originale, che rappresenti simbolicamente l’attrazione turistica fondamentale della città.
3.3. Descrizione dell’Illuminazione dell’incrocio e della passerella
La rotatoria e quindi l’incrocio saranno illuminati da lampioni i cui pali, nella forma, riprendano idealmente l’andamento curvato degli elementi costituenti la pila del ponte pedonale come anche degli elementi della ringhiera.
La passerella sarà illuminata da una serie di faretti posizionati a livello del corrimano nei montanti principali della ringhiera posizionati in modo da non arrecare disturbo alle auto in transito nell’adiacente strada carrabile.
Sul lato opposto del ponte carrabile sono previsti tre dei lampioni sopra descritti, posizionati due alle estremità ed uno al centro, tali da illuminare sia il ponte ad arco che il nuovo ponte pedonale.
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Relazione Tecnica1. Inquadramento Generale dell’InterventoGenga pur essendo un piccolo comune dell’entroterra anconetano, con poco più di 2000 abitanti, ha delle potenzialità turistiche notevoli dovute essenzialmente alle già famose grotte di frasassi e non solo.Le vie di comunicazione sono perciò numerose e ben identificate con la superstrada Ancona-Roma, con la rete ferroviaria che collega il capoluogo di regione con la capitale, che fa scalo nella stazione di Genga, nonché la strada statale...
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