Riplasmazione ex area industriale | Andrea Possidente

Turin / Italy / 2015

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Obiettivo del progetto era la riplasmazione di un ex edificio industriale, quale l'ex "Pastore", situato nella zona nord di Torino, all'angolo tra C.so Novara e via Perugia.


La progettazione prevedeva il mantenimento della struttura portante del manufatto, visibile in facciata, per mantenere la memoria storica del fabbricato, tipico dell'archeologia industriale; si è invece intervenuti negli interni, sostituito i tamponamenti e gli infissi in chiave SOSTENIBILE, effettuando migliorie dal punto di vista tecnologico e prestazionale e inoltre, si è realizzata una sopraelevazione ex-novo, ben distinta dalla preesistenza poichè non è stata continuata la verticalità della struttura anche se comunque ha vincolato la realizzazione nelle sue forme.


Si è poi deciso di chiudere l'isolato a Ovest su C.so Novara, attraverso la realizzazione di un giardino d'inverno/serra botanica aperta al pubblico (un corpo monolitico completamente vetrato), dove in precedenza vi era un vuoto, sia per avere una mediazione tra interno ed esterno sia per migliori condizioni di benessere acustico essendo il predetto corso molto trafficato.


Il progetto prevedeva inoltre la demolizione del corpo di fabbrica centrale per realizzare una corte interna accessibile al pubblico e che desse un senso di maggior permeabilità attraverso la realizzazione di un piano terra pilotis.


Il corpo di fabbrica presenta una mixità di destinazioni d'uso, che risultano ben distribuite perchè separati da corpi scala a se stanti e indipendenti;  sono infatti presenti al piano terra alcuni negozi adibiti al commercio all'interno del pilotis, al piano primo e secondo nella parte centrale sono presenti residenze universitarie mentre ai lati uffici, e la sopraelevazione è caratterizzata da appartamenti indipendenti di diverse dimensioni e forme alcuni anche duplex o addirittura basati sul modello duplex lecorbusieriano.


La tecnologia costruttiva utilizzata è quella del cartongesso-isolante per rivalutare energeticamente la preesistenza mentre ai fini di raggiungere il massimo livello di comfort  termoigrometrico e per ripartire al meglio i carichi su una struttura esistente  già abbastanza caricata, per la sopraelevazione è stata scelta una soluzione con sistema di setti autopoartanti in x-lam e in facciata realizzata una serra bioclimatica che permette, d'inverno di non essere direttamente a contatto con l'esterno ma bensì, ad una temperatura maggiore e d'estate trattandosi di un serramento a soffietto, la freschezza è garantita da un serramento completamente apribile, un ombreggiamento garantito da un aggetto di 1,90 metri (calcolato per far sì che solo in 6 ore, tra le più calde in 1 anno la radiazione solare colpisca direttamente il vetro) e da una tenda oscurante microforata screen .


L'orientamento principale è quello a Sud, come esposizione già attuata dalla preesistenza, sul quale sono stati posti gli affacci basilari e ponendo a nord invece gli ambienti comuni (mensa, aula studio, lavanderia) dove era più idoneo sfruttare l'illuminazione diffusa, riscontrando però, in fase progettuale, numerose difficoltà, trattandosi di una manica larga 20 metri.


Il progetto è stato pensato anche in chiave futura, ovvero completamente fruibile, poichè entrambe le tecniche costruttive, tanto l'esistente, quanto l'ex-novo, permettono un' agevole smontaggio della struttura con possibile riutilizzo o semplice smaltimento alla fine del ciclo di vita utile dell’edificio, operazione- importante dal punto di vista dell’inquinamento ambientale.


 


Infine per rendere l'edificio sostenibile al massimo è stato raggiunto l’obiettivo di minimizzare l’apporto di forniture energetiche esterne attraverso  una forte integrazione di impianti per lo sfruttamento di energie rinnovabili, e il riutilizzo dell’energia già presente nell’edificio.


L’attuazione di questi intenti avverrà attraverso l’utilizzo di pannelli solari termici e fotovoltaici, utilizzo di recuperatori di calore, recupero acque, tramite una vasca di accumulo che permette di raccogliere la acque piovane e riutilizzarle dove non è necessaria acqua potabile come negli scariche dei wc e l’irrigazione della vegetazione (vegetazione fortemente presente nel nostro progetto). Tramite l'utilizzo di questi impianti, un involucro prestazionale e un ottimo rapporto S/V è stata così garantita all'edificio una classe energetica pari ad A e che sfiora i valori della casa passiva!!!

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    Obiettivo del progetto era la riplasmazione di un ex edificio industriale, quale l'ex "Pastore", situato nella zona nord di Torino, all'angolo tra C.so Novara e via Perugia. La progettazione prevedeva il mantenimento della struttura portante del manufatto, visibile in facciata, per mantenere la memoria storica del fabbricato, tipico dell'archeologia industriale; si è invece intervenuti negli interni, sostituito i tamponamenti e gli infissi in chiave SOSTENIBILE, effettuando migliorie...

    Project details
    • Year 2015
    • Status Research/Thesis
    • Type Apartments / Office Buildings / Corporate Headquarters / Showrooms/Shops / Bars/Cafés / Restaurants / Student Halls of residence / Modular/Prefabricated housing / Private clubs/recreation centres / Recovery of industrial buildings
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