Risanamento idrogeologico di pendio | stefano rossi

L’intervento consisteva nella messa in sicurezza di un pendio interessato da movimenti franosi, tramite la realizzazione di “terre armate”, opere di sostegno a gravità che consentono il consolidamento del versante e che raggiungono uno sviluppo lineare di circa 110 ml. e un’altezza massima di 13,50 m. (con un’angolazione di 70°) nella fascia centrale del versante per poi ridursi progressivamente, seguendo il profilo del pendio, fino ad un’altezza di 0,50 m. nella zone a monte del versante stesso, meno a rischio dal punto di vista della pubblica incolumità.
Le terre armate sono state realizzate mediante l’utilizzo del terreno proveniente dal precedente sbancamento eseguito alla base del pendio e con questo è stata costruita un’opera in rilevato con le stesse funzioni portanti e di resistenza alle spinte attive tipiche delle opere in cls.
Le terre armate sono materiali compositi che combinano le proprietà geotecniche del terreno, materiale resistente a compressione, con le caratteristiche delle geogriglie, materiali in plastica ad elevata resistenza a trazione, grazie ai quali è possibile realizzare scarpate e sponde stabili con inclinazioni molto elevate e sezioni trasversali ridotte, con notevole risparmio di spazio e di materiale di scavo.
Le terre rinforzate sono quindi “muri verdi” indicati per il contenimento o la stabilizzazione di scarpate e rappresentano un'alternativa più ecologica e economica ai muri di cemento armato.