Paesaggio come lento avvicinamento ai luoghi del buon vivere | fabrizio ciancaleoni

Alchimie della terra Caldana / Italy

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“I luoghi del buon vivere”


Arch. Fabrizio Ciancaleoni  Arch. Elena Pagliuca


 


Il paesaggio letto come avvicinamento ai luoghi del buon vivere


“paesaggio agrario significa quella forma che l’uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale” (Sereni, 1972)


Percorrendo il sistema ampio della piana maremmana immersi nel paesaggio agrario, portatore della cultura del lavoro che strappa alle acque i terreni fertili per renderli produttivi, si traguardano le alture dove i nuclei medievali arroccati fungono da epigoni difensori dalla barbarie della cultura urbana. Risalendo lle colline lo sguardo d’orizzonte spazia sulle tessiture agrarie con i piccoli insediamenti sparsi ed i canali mentre si spinge ad indovinare la costa. Avvicinandosi a Montebelli, sita in un piccolo universo morfologico fatto di lievi alture e valli intercluse, la percezione muta e tutto lo sguardo si riempie delle vegetazioni pregiate dell’olivo e della vite impiantate sui pendii che dialogano in equilibrio con le aree boscate dove vive tutta la fauna primitiva dell' ecosistema inalterato.


Dal macro al micro, l’intervento reinterpreta le modalità della sapiente organizzazione conquistata dalla civiltà toscana e la orienta al benessere del contemporaneo ed alla fruizione turistica. Nel rispondere alla crescente domanda di spazi per il tempo libero, si assume un'ottica pedagogica in opposizione a modelli omologati imposti dal mercato ed ispirati alla subcultura del “brand management” che promette la democratizzazione dei consumi più esclusivi ma produce “paradisi artificiali “ e modelli insediativi alienanti, volti allo sfruttamento intensivo delle risorse ed indifferentemente distruttivi della cultura dei luoghi.


“lo scopo dell’edificare un sito è quello di scoprirne significati, il senso, la cultura e trasformare il sito in un luogo” (Sculz 1979)


L’insieme delle architetture realizzate e ristrutturate ha coltivato un equilibrio armonico tra ambiente naturale ed ambiente costruito.


I ruoli dell’edificato sono definiti in: la casa padronale, domina la collina coltivata e dialoga con il paesaggio d'orizzonte; il complesso agrituristico posto all’ingresso della proprietà ed all’imbocco della valle interna recupera la villa novecentesca sorta sulle preesistenze di un antico mulino, la sua coorte ed il parco ombreggiato da pini centenari. L'albergo rurale è collocato in continuità con l’agriturismo prediligendo la minima visibilità dall’esterno. Con i nuovi edifici si è sviluppato un paesaggio intimo, introverso, che configura un piccolo borgo evocando i valori della storia nelle forme e nel senso, coniugandoli con la tecnologia e le prestazioni del massimo benessere. Negli interni si dispiega la contaminazione raffinata delle tecnologie e del lessico del moderno evitando il vernacolo.


Approccio al Paesaggio culturale


In una visione evolutiva del paesaggio il nuovo insediamento reinterpreta le forme insediative consolidate della toscana, approfondendo la categoria UNESCO del paesaggio culturale:


una visione dei paesaggi come una superficie incisa, affine ad una mappa o a un testo, dalla quale possono essere letti in modo semplice il significato culturale e le forme sociali (UNESCO 2006)


Il sistema progettuale struttura il circuito per la fruizione turistica della tenuta come una narrazione che parte dal "borgo turistico" e si snoda lungo sentieri che portano alla casa padronale e percorrendo il podere raggiungono la vetta, consentendo la visione ampia del paesaggio maremmano, dall’Appennino al mare, che la morfologia collinare esalta per la moltiplicazione dei tanti piani visivi.


Paesaggio naturale e funzioni ecologiche


La filosofia che sottende l’architettura ha inteso trasmettere la pienezza del messaggio della sostenibilità imprimendo un carattere diversificato ai diversi ambiti. Le funzioni della naturalità e della fruibilità, inversamente proporzionali, restano consapevolmente dosate nella composizione degli spazi verdi tra macchia boscata, campi agricoli e giardino. Il bosco e l’ambiente umido del Fosso sono preservati come habitat incontaminati. La cultura agricola ecosostenibile della vigna, dell’ uliveto e dell’orto consentono di portare a tavola i sapori e la genuinità delle migliori pratiche, nel giardino avviene la fruizione diretta del verde tra spazi ombrosi, prato e spazi attrezzati per lo sport.


Il messaggio della vita in sinergia con i valori della natura e dell’ecologia della mente rispondono ad un reale bisogno, che richiede una fruizione non artefatta dei luoghi.


Le scelte architettoniche


Sul versante architettonico le scelte operate discendono dall'approfondimento critico circa il ruolo che la progettazione per il turismo può interpretare per incidere sulla qualità della vita e per promuovere la crescita culturale della società, facendo leva sulla dimensione del sogno connessa alla fruizione ludica e saltuaria propria del tempo libero. In questo tempo sospeso, infatti, l’individuo si lascia pervadere dall’identità del luogo ed è maggiormente ricettivo verso tutto ciò che, in virtù di un carattere esotico o inusuale, gli conceda di distrarsi dalla cupezza ripetitiva del quotidiano e dall’estremo controllo della mente. Questa necessità di evasione, tipica dell’utenza turistica, è un'ottima occasione per consolidare i valori latenti del buon vivere rifuggendo la seduzione dell’esotico e dell'opulenza come superfetazione. Nella considerazione della sua fruizione saltuaria ed eterogenea l'architettura turistica deve conservare il suo carattere di luogo per non incorrere nella insipiente banalità dell' internazionalizzazione del gusto, conservazione peraltro richiesta espressamente dal regolamento edilizio comunale


L’impianto insediativo. I riferimenti tradizionali culturali locali e le forme del contemporaneo


Come già detto, la scelta progettuale d’impianto ha assunto a riferimento la morfologia insediativa tradizionale toscana e maremmana dei borghi rurali e delle pievi, luoghi riflessivi, che nella storia hanno costituito nuclei di resistenza della comunità civile contro l’asprezza delle condizioni esterne, naturali e sociali, di preservazione dei valori per le generazioni future. Nel coltivare questo riferimento i diversi fabbricati assumono valore simbolico autonomo echeggiando ad i rapporti tradizionali tra i fabbricati specializzati per l’abitare, del produrre, del centro civile e culturale (reception, biblioteca, musica …) e del centro spirituale interpretato dalla spa dove le pratiche esoteriche ricongiungono corpo ed anima.


Lo spazio aperto della corte assume in questo modo la forza centripeta della piazza e lo sguardo coglie l’insieme nella percezione di un paesaggio sempre mutevole ed avvolgente tra spazi edificati e spazi verdi, collegati nella transizione da porticati e percorsi, immersi in una visione della natura resa amica per il tempo libero e disseminata di presenze artistiche.


La corte agricola ed introversa dell’agriturismo che offre lo spazio protettivo e l’offerta dei cibo si confronta con il carattere del "borgo rurale" immagine di vivere collettivo di tipo più evoluto ma sempre immerso nel verde. Li collega un percorso nella naturalità attraverso la pineta ombrosa e la vasca d’acqua della piscina; un filtro percettivo separa i due ambienti con una leggera increspatura del prato che generando due collinette artificiali consente una soluzione di continuità della visone, aprendo alla prospettiva ora dell’una ed ora dell’altra. Per ultimo, quasi a proteggere questo sistema abitativo, la presenza della cantina vinicola, a cui conducono i due percorsi tangenziali lungo il bosco e lungo il Fosso.


La cantina vitivinicola


La cantina vitivinicola rappresenta un aspetto indispensabile del ciclo virtuoso dell'azienda. E' il luogo della sapiente e misteriosa trasmutazione delle energie della terra nel mistico vino, archetipo insieme all'olio della cultura mediterranea. L'architettura ne traduce nella forma "basilicale" il carattere sacro rispettando pienamente le esigenze funzionali del ciclo produttivo.


Gli esterni a giardino e parco


La sistemazione degli spazi esterni è stata pensata in continuità con quelli dell'agriturismo ponendo particolare attenzione ai livelli dei fabbricati che si impostano su quote diverse creando un movimento armonioso dei terreni di raccordo. Le essenze piantumate rispettano le specie autoctone e sono integrate da specie decorative.


Le tecnologie sostenibili ed ecocompatibili


La conseguenza logica per realizzare le costruzioni è stata quella di scegliere il legnobloc, materiale innovativo con un ottimo comportamento termico ed acustico nel rispetto della normativa vigente.


Infissi a taglio termico e doppi infissi negli ingressi principali- Dotazione della struttura di pannelli fotovoltaici sulle coperture  con produzione di energia per 20 kW - Pitturazione a calce - Dotazione esclusiva di lampade a risparmio energetico - Impianto di depurazione autonomo - Recupero dei rifiuti organici destinati al compostaggio.


Conclusioni


L’unità del pensiero progettuale che ha prodotto l'intero complesso degli interventi per l'azienda Montebelli si rispecchia nelle architetture, negli interni e negli spazi a giardino e si espande come forza organizzatrice e creativa all'intero podere. Il progetto d'insieme, iniziato dall'agriturismo e dal casolare residenziale nel '94 e pervenuto all'albergo rurale in una continua evoluzione, esprime con forza autopoietica una visione complessiva che si è potuta realizzare grazie alla condivisione con la committenza. Un intervento innovativo nato dalla sinergia con le istituzioni per la promozione sostenibile del territorio maremmano.


 Una filosofia che, oltre la logica d'impresa, investe la dimensione esistenziale per realizzare esperienze sensoriali, per comunicare emozioni e giungere a coinvolgere gli ospiti nei "luoghi del buon vivere".


“I luoghi del buon vivere”


Arch. Fabrizio Ciancaleoni  Arch. Elena Pagliuca


 


Il paesaggio letto come avvicinamento ai luoghi del buon vivere


“paesaggio agrario significa quella forma che l’uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale” (Sereni, 1972)


Percorrendo il sistema ampio della piana maremmana immersi nel paesaggio agrario, portatore della cultura del lavoro che strappa alle acque i terreni fertili per renderli produttivi, si traguardano le alture dove i nuclei medievali arroccati fungono da epigoni difensori dalla barbarie della cultura urbana. Risalendo lle colline lo sguardo d’orizzonte spazia sulle tessiture agrarie con i piccoli insediamenti sparsi ed i canali mentre si spinge ad indovinare la costa. Avvicinandosi a Montebelli, sita in un piccolo universo morfologico fatto di lievi alture e valli intercluse, la percezione muta e tutto lo sguardo si riempie delle vegetazioni pregiate dell’olivo e della vite impiantate sui pendii che dialogano in equilibrio con le aree boscate dove vive tutta la fauna primitiva dell' ecosistema inalterato.


Dal macro al micro, l’intervento reinterpreta le modalità della sapiente organizzazione conquistata dalla civiltà toscana e la orienta al benessere del contemporaneo ed alla fruizione turistica. Nel rispondere alla crescente domanda di spazi per il tempo libero, si assume un'ottica pedagogica in opposizione a modelli omologati imposti dal mercato ed ispirati alla subcultura del “brand management” che promette la democratizzazione dei consumi più esclusivi ma produce “paradisi artificiali “ e modelli insediativi alienanti, volti allo sfruttamento intensivo delle risorse ed indifferentemente distruttivi della cultura dei luoghi.


“lo scopo dell’edificare un sito è quello di scoprirne significati, il senso, la cultura e trasformare il sito in un luogo” (Sculz 1979)


L’insieme delle architetture realizzate e ristrutturate ha coltivato un equilibrio armonico tra ambiente naturale ed ambiente costruito.


I ruoli dell’edificato sono definiti in: la casa padronale, domina la collina coltivata e dialoga con il paesaggio d'orizzonte; il complesso agrituristico posto all’ingresso della proprietà ed all’imbocco della valle interna recupera la villa novecentesca sorta sulle preesistenze di un antico mulino, la sua coorte ed il parco ombreggiato da pini centenari. L'albergo rurale è collocato in continuità con l’agriturismo prediligendo la minima visibilità dall’esterno. Con i nuovi edifici si è sviluppato un paesaggio intimo, introverso, che configura un piccolo borgo evocando i valori della storia nelle forme e nel senso, coniugandoli con la tecnologia e le prestazioni del massimo benessere. Negli interni si dispiega la contaminazione raffinata delle tecnologie e del lessico del moderno evitando il vernacolo.


Approccio al Paesaggio culturale


In una visione evolutiva del paesaggio il nuovo insediamento reinterpreta le forme insediative consolidate della toscana, approfondendo la categoria UNESCO del paesaggio culturale:


una visione dei paesaggi come una superficie incisa, affine ad una mappa o a un testo, dalla quale possono essere letti in modo semplice il significato culturale e le forme sociali (UNESCO 2006)


Il sistema progettuale struttura il circuito per la fruizione turistica della tenuta come una narrazione che parte dal "borgo turistico" e si snoda lungo sentieri che portano alla casa padronale e percorrendo il podere raggiungono la vetta, consentendo la visione ampia del paesaggio maremmano, dall’Appennino al mare, che la morfologia collinare esalta per la moltiplicazione dei tanti piani visivi.


Paesaggio naturale e funzioni ecologiche


La filosofia che sottende l’architettura ha inteso trasmettere la pienezza del messaggio della sostenibilità imprimendo un carattere diversificato ai diversi ambiti. Le funzioni della naturalità e della fruibilità, inversamente proporzionali, restano consapevolmente dosate nella composizione degli spazi verdi tra macchia boscata, campi agricoli e giardino. Il bosco e l’ambiente umido del Fosso sono preservati come habitat incontaminati. La cultura agricola ecosostenibile della vigna, dell’ uliveto e dell’orto consentono di portare a tavola i sapori e la genuinità delle migliori pratiche, nel giardino avviene la fruizione diretta del verde tra spazi ombrosi, prato e spazi attrezzati per lo sport.


Il messaggio della vita in sinergia con i valori della natura e dell’ecologia della mente rispondono ad un reale bisogno, che richiede una fruizione non artefatta dei luoghi.


Le scelte architettoniche


Sul versante architettonico le scelte operate discendono dall'approfondimento critico circa il ruolo che la progettazione per il turismo può interpretare per incidere sulla qualità della vita e per promuovere la crescita culturale della società, facendo leva sulla dimensione del sogno connessa alla fruizione ludica e saltuaria propria del tempo libero. In questo tempo sospeso, infatti, l’individuo si lascia pervadere dall’identità del luogo ed è maggiormente ricettivo verso tutto ciò che, in virtù di un carattere esotico o inusuale, gli conceda di distrarsi dalla cupezza ripetitiva del quotidiano e dall’estremo controllo della mente. Questa necessità di evasione, tipica dell’utenza turistica, è un'ottima occasione per consolidare i valori latenti del buon vivere rifuggendo la seduzione dell’esotico e dell'opulenza come superfetazione. Nella considerazione della sua fruizione saltuaria ed eterogenea l'architettura turistica deve conservare il suo carattere di luogo per non incorrere nella insipiente banalità dell' internazionalizzazione del gusto, conservazione peraltro richiesta espressamente dal regolamento edilizio comunale


L’impianto insediativo. I riferimenti tradizionali culturali locali e le forme del contemporaneo


Come già detto, la scelta progettuale d’impianto ha assunto a riferimento la morfologia insediativa tradizionale toscana e maremmana dei borghi rurali e delle pievi, luoghi riflessivi, che nella storia hanno costituito nuclei di resistenza della comunità civile contro l’asprezza delle condizioni esterne, naturali e sociali, di preservazione dei valori per le generazioni future. Nel coltivare questo riferimento i diversi fabbricati assumono valore simbolico autonomo echeggiando ad i rapporti tradizionali tra i fabbricati specializzati per l’abitare, del produrre, del centro civile e culturale (reception, biblioteca, musica …) e del centro spirituale interpretato dalla spa dove le pratiche esoteriche ricongiungono corpo ed anima.


Lo spazio aperto della corte assume in questo modo la forza centripeta della piazza e lo sguardo coglie l’insieme nella percezione di un paesaggio sempre mutevole ed avvolgente tra spazi edificati e spazi verdi, collegati nella transizione da porticati e percorsi, immersi in una visione della natura resa amica per il tempo libero e disseminata di presenze artistiche.


La corte agricola ed introversa dell’agriturismo che offre lo spazio protettivo e l’offerta dei cibo si confronta con il carattere del "borgo rurale" immagine di vivere collettivo di tipo più evoluto ma sempre immerso nel verde. Li collega un percorso nella naturalità attraverso la pineta ombrosa e la vasca d’acqua della piscina; un filtro percettivo separa i due ambienti con una leggera increspatura del prato che generando due collinette artificiali consente una soluzione di continuità della visone, aprendo alla prospettiva ora dell’una ed ora dell’altra. Per ultimo, quasi a proteggere questo sistema abitativo, la presenza della cantina vinicola, a cui conducono i due percorsi tangenziali lungo il bosco e lungo il Fosso.


La cantina vitivinicola


La cantina vitivinicola rappresenta un aspetto indispensabile del ciclo virtuoso dell'azienda. E' il luogo della sapiente e misteriosa trasmutazione delle energie della terra nel mistico vino, archetipo insieme all'olio della cultura mediterranea. L'architettura ne traduce nella forma "basilicale" il carattere sacro rispettando pienamente le esigenze funzionali del ciclo produttivo.


Gli esterni a giardino e parco


La sistemazione degli spazi esterni è stata pensata in continuità con quelli dell'agriturismo ponendo particolare attenzione ai livelli dei fabbricati che si impostano su quote diverse creando un movimento armonioso dei terreni di raccordo. Le essenze piantumate rispettano le specie autoctone e sono integrate da specie decorative.


Le tecnologie sostenibili ed ecocompatibili


La conseguenza logica per realizzare le costruzioni è stata quella di scegliere il legnobloc, materiale innovativo con un ottimo comportamento termico ed acustico nel rispetto della normativa vigente.


Infissi a taglio termico e doppi infissi negli ingressi principali- Dotazione della struttura di pannelli fotovoltaici sulle coperture  con produzione di energia per 20 kW - Pitturazione a calce - Dotazione esclusiva di lampade a risparmio energetico - Impianto di depurazione autonomo - Recupero dei rifiuti organici destinati al compostaggio.


Conclusioni


L’unità del pensiero progettuale che ha prodotto l'intero complesso degli interventi per l'azienda Montebelli si rispecchia nelle architetture, negli interni e negli spazi a giardino e si espande come forza organizzatrice e creativa all'intero podere. Il progetto d'insieme, iniziato dall'agriturismo e dal casolare residenziale nel '94 e pervenuto all'albergo rurale in una continua evoluzione, esprime con forza autopoietica una visione complessiva che si è potuta realizzare grazie alla condivisione con la committenza. Un intervento innovativo nato dalla sinergia con le istituzioni per la promozione sostenibile del territorio maremmano.


 Una filosofia che, oltre la logica d'impresa, investe la dimensione esistenziale per realizzare esperienze sensoriali, per comunicare emozioni e giungere a coinvolgere gli ospiti nei "luoghi del buon vivere".

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    “I luoghi del buon vivere” Arch. Fabrizio Ciancaleoni  Arch. Elena Pagliuca   Il paesaggio letto come avvicinamento ai luoghi del buon vivere “paesaggio agrario significa quella forma che l’uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale” (Sereni, 1972) Percorrendo il sistema ampio della piana maremmana immersi nel paesaggio agrario, portatore della cultura del...

    Project details
    • Client Montebelli azienda agricola
    • Status Completed works
    • Type Country houses/cottages / Swimming Pools / Hotel/Resorts / Tourist Facilities / Restaurants / Interior Design / Custom Furniture / Wineries and distilleries
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