CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA SCUOLA PER L'INFANZIA | Fabio Sarais

Sanluri / Italy / 2008

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA


La scuola di infanzia accoglie bambini dai 3 ai 6 anni e rappresenta il primo grado del sistema scolastico di base, luogo in cui i bambini possono sviluppare la loro personalità, attraverso esperienze significative di relazione ed apprendimento.
Un “luogo” accogliente, ordinato stimolante e sereno, creato nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e delle identità di ciascuno.
La scuola nasce per trasmettere una esperienza educativa ai bambini, che si fonda sull’immagine di un bambino dotato di una forte potenzialità di sviluppo e soggetto che apprende e cresce nella relazione con gli altri.
La scuola di infanzia tende all’educazione della persona intesa come:
- realtà pluridimensionale in cui la libertà è processo, conquista, ed è presupposto all’inserimento responsabile nella società;
- sviluppo di se in libertà e integralità;
- inserimento nella società tramite rapporti interpersonali con gli altri ed una progressiva responsabilizzazione;
La scuola di infanzia è quindi:
- l’ambiente in funzione del bambino, è la scuola dei bambini e per i bambini, in cui i rapporti umani mediano lo sviluppo della società, dell’autonomia, della creatività;
- il luogo in cui il clima è caratterizzato dalla gioia e dalla meraviglia;
- l’ambiente che integra l’opera della famiglia, attento alle vere istanze del contesto sociale;

L'articolazione delle fasi progettuali

Definizione degli obiettivi generali
Tra gli altri obiettivi generali si possono in prima approssimazione individuare:
- la multidisciplinarietà;
- la salvaguardia del contesto naturale e paesistico;
La creazione dell'Organismo Scuola appare, condizionata dal contesto nel quale il nuovo edificio è collocato e dall'esigenza di ricucirne i margini del Sito per trasformarlo in un Luogo della Formazione e della Crescita, in grado di produrre relazioni tra le diverse parti del contesto urbano e periurbano.
Da qui scaturiscono i seguenti obiettivi generali:
• Promuovere la formazione integrale della persona nelle sue dimensioni: cognitiva, affettiva, emotiva, relazionale, favorendo la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze;
• Promuovere il successo formativo, prevenendo fenomeni di dispersione scolastica e garantendo pari opportunità educativo formative;
• Favorire un apprendimento significativo mediando fra saperi spontanei e saperi scientifici con azioni che coinvolgono attivamente gli alunni nel processo di apprendimento;
• Valorizzare le potenzialità dei singoli alunni attraverso la personalizzazione degli interventi, poiché la diversità va intesa come dimensione esistenziale;
• Promuovere un inserimento proficuo agli alunni portatori di handicap, o in situazione di svantaggio, con progetti di integrazione rispettosi delle specifiche potenzialità e volti ad un graduale sviluppo e recupero di competenze nei vari ambiti educativo-didattici;
• Favorire il benessere dell’alunno nel passaggio tra diversi ordini di scuola e la costruzione di un percorso formativo unitario, attraverso lo sviluppo di adeguati itinerari didattici;
• Agevolare l’inserimento degli alunni stranieri mediante progetti di recupero e sviluppo, garantendo l’interazione tra culture diverse, coinvolgendo attivamente le famiglie;
• Favorire la crescita del senso di appartenenza all’Europa dei popoli, promuovendo e/o aderendo ad iniziative di concreto collegamento con altri Paesi europei;
• Potenziare la “ qualità “ del servizio scolastico attraverso la realizzazione di progetti organici e strutturali, predisposti in sintonia con le esigenze territoriali;

Definizione degli obiettivi specifici
All’interno del quadro degli obiettivi generali si sono individuati una serie di obiettivi specifici che hanno costituito il riferimento operativo del progetto proposto. In particolare il progetto funzionale ed architettonico della scuola mira ad esaltare alcuni aspetti quali:
- La scoperta delle proprie capacità espressive;
- L’impiego delle capacità motorie;
- Il Rapporto del corpo con lo spazio nel rispetto di quello altrui;
- L’Interazione con gli altri attraverso la cooperazione e la collaborazione;
Questi obiettivi si concretizzano in una configurazione spaziale funzionale che si caratterizza per esaltare gerarchicamente i seguenti elementi:
- blocco d’ingresso;
- blocco distribuzione;
- blocco sezione;
i quali a loro volta sono costituiti da:
- gli spazi per svolgere attività di sezione;
- gli spazi per giochi e varie attività e per la refezione;
- gli spazi adibiti a spogliatoio;
- una cucina e dispensa con frigoriferi e celle per alimenti;
- spazi per servizi igienici;
- una Direzione;
- un parco verde ed un giardino con giostre e giochi vari.
Da qui si è proceduto allo studio degli spazi interni e dei percorsi di interconnessione, in modo da riuscire a soddisfare sia le problematiche distributive sia lo sviluppo di un'idea architettonica ben precisa che sia capace di assumere valenze di carattere urbanistico.
Il nostro scopo è di contemplare queste due linee progettuali e sintetizzarle in un unico layout d'intervento.
Il proposito è quello di creare un ambiente scolastico che non sia relegato entro il perimetro di un edificio ma che si sappia relazionare con l'ambiente esterno.
La soluzione progettuale si configura come un insieme di moduli assemblati, riconducibili a figure geometriche pure, con un corpo centrale (gli spazi comuni e di relazione), che si sviluppa come asse longitudinale, destinato a funzioni miste e al quale sono collegati gli ambienti, tutti a copertura piana, destinati ad ospitare le sezioni. E’ questo spazio longitudinale che costituisce l’elemento guida della soluzione progettuale.
L’involucro completamente sviluppato su un unico piano lungo questo percorso longitudinale di ambienti si concretizza in una maglia regolare ed una distribuzione interna di tipo “modulare” secondo le seguenti fasi successive:
• Fase 1: studio dell’orientamento
• Fase 2: maglia modulare 5x5
• Fase 3: accoglienza
• Fase 4: distribuzione
• Fase 5: modulo sezione









La luce diviene un tema centrale, essa entra ed attraversa l'edificio per tutta la sua ampiezza e il paesaggio non è distrazione ma elemento di approfondimento. Le ombre e le luci arricchiscono le percezioni luminose e restituiscono un luogo non chiuso che trova la sua dimensione finita nello spazio non costruito, esterno ad esso.
Nasce con questo intento la nostra proposta, che si sviluppa longitudinalmente lungo un asse principale, i cui rami (le sezioni) trasversali, secondo un gioco di linee che si intersecano e si innestano nel blocco centrale, fanno da filtro alle aree a verde antistanti il fabbricato.
Alla scuola si accederà dalla Via Azuni tramite un primo blocco, che avrà la funzione di zona filtro, tra l’area dedicata alla didattica (le nove sezioni) e l’area amministrativa.
Particolare attenzione è stata dedicata alla realizzazione degli spazi didattici che si articoleranno principalmente nelle nove sezioni e nel lungo corridoio, area di comunicazione fra i diversi blocchi, all’interno del quale si svolgeranno le attività libere e si allestirà lo spazio mensa.
Sostanzialmente la distribuzione spaziale della scuola è stata studiata partendo dal modulo base rappresentato dalla sezione. Tutte le sezioni avranno uguali superfici e stesso numero di ambienti, ed insieme confluiranno verso il corpo centrale che è il nucleo dell’intero edificio.
Il principio seguito nell’elaborazione progettuale è stato quello di articolare gli spazi in modo da poter favorire sia i momenti di aggregazione, nei quali i bambini possono muoversi liberamente socializzando, sia quelli più propriamente dedicati all’apprendimento, che al contrario richiedono tranquillità.
In pratica l’insegnamento potrà essere programmato liberamente da ogni assistente e potrà essere svolto con tempi anche differenti rispetto alle impostazioni delle altre sezioni; per cui una o più sezioni potranno occupare la sala centrale delle attività libere, altre potranno sviluppare le attività a tavolino, altre ancora potranno uscire per i giochi all’aperto, infine tutti i bambini potranno confluire contemporaneamente nell’aula centrale, ambiente che potrà essere utilizzato anche per saggi e rappresentazioni.
Ogni sezione, dimensionata secondo la normativa vigente, costituirà una entità autonoma autosufficiente, in quanto al suo interno conterrà una serie di locali che permetteranno uno svolgimento completo e compiuto dell’attività scolastica, senza interferenze dall’esterno e senza condivisione di spazi con altre sezioni che renderebbero l’attività didattica confusa e di difficile gestione.
All’interno di ogni sezione è previsto lo spazio per la attività ordinate, lo spazio per quelle a tavolino, i servizi e lo spogliatoio, il deposito del materiale didattico e il bagno dell’insegnante.
Molta cura si è avuta nella progettazione dello spazio centrale per le attività libere e sala pranzo; essendo questo ambiente dedicato ai momenti di vita in comune, si è voluto ricreare quello spazio che per sua natura è un microcosmo, parallelo e contiguo alla famiglia e alla società, delle quali costituisce un sottomultiplo essenziale. Nella scuola si svolgono non solo le attività connesse all'apprendimento, ma relazioni, amicizie, emozioni profondamente radicate nell'individuo.
La realtà formativa servirà a promuovere occasioni di socializzazione, aggregazione tra i bambini, e i possibili fruitori, in direzione di uno scambio e di una interazione multiculturale e intergenerazionale.
A questo proposito al centro del cosiddetto contenitore si sviluppa il corridoio denominato “Il se e l’altro”, un lungo parallelepipedo sinuoso, che penetra all’interno di ogni sezione e che ospita l’area gioco per lo svolgimento delle attività libere e che si trasforma in refettorio durante le ore dei pasti.
Su di esso si affacciano le 9 sezioni di forma regolare, un semplice parallelepipedo, all’interno del quale si svolgono le attività ordinate.
Il contrasto tra le direzioni opposte delle diverse figure geometriche, “Il se e l’altro” e le sezioni, crea una forte tensione, il cui senso di continuità è dato dalla “luce” e dall’open space, dalla percezione visiva che si ha dal suo interno verso lo spazio esterno.
Il progetto dell’edificio è fortemente segnato dall’elemento centrale che si innesta nelle 9 sezioni perpendicolari ad esso, quasi una fuga dall’interno verso lo spazio aperto.

La chiave di lettura di questo progetto si basa sulla modularità, sulla possibilità di utilizzare, ampliare e gestire la struttura in funzione delle esigenze. Il modulo “sezione” rappresenta un’entità autonoma e autosufficiente dal punto di vista energetico del confort e della sostenibilità. Le strategie BIOCLIMATICHE sono basate sulla conoscenza di tutti quegli aspetti del microclima che permettono il controllo della climatizzazione e dell’illuminazione interna dell’edificio e per questo motivo si è pensato ad un elemento capace di lavorare autonomamente e che quindi in un futuro non dipenda da altre strutture o sia un elemento di disturbo o di difficile gestione.

Al giorno d’oggi il controllo dei costi di gestione passa, come ormai avviene in gran parte dei Paesi con più alta sensibilità ambientale, nell’adozione di tutte quelle scelte tecnico progettuali atte a passivizzare gli involucri e massimizzare l’uso di risorse locali di tipo rinnovabile.
Il progetto vuole sviluppare una nuova concezione di design paesaggistico che valorizza l'aspetto ecologico ma anche l'utilizzo urbano dell'ambiente naturale. Il disegno degli spazi esterni (giardini, percorsi di connessione e parcheggi) si propone come nuovo riferimento per gli insediamenti circostanti.
Gli involucri sono una sorta di contenitori aperti,che scambiano in modo controllato e regolato con l'esterno, con la natura vegetale dei giardini e con la luce naturale.
L’involucro è costituito da un guscio dotato di grande inerzia termica che presenta delle aperture vetrate, opportunamente orientate, capaci di sfruttare durante i mesi freddi l’energia solare permettendo di riscaldare e illuminare gli ambienti con un minimo dispendio di energia . Durante i mesi caldi le grandi vetrate saranno protette da schermature solari con l’obiettivo di proteggere l’edificio dal surriscaldamento e dal conseguente aumento della temperatura degli ambienti interni da raffrescare.


L’orientamento dell’asse centrale risulta favorevole dal punto di vista urbano e da quello bioclimatico; in effetti l’inclinazione dell’asse longitudinale di orientato in direzione N-S è ottimale sia per il benessere che per il guadagno energetico, e al contempo crea un allineamento con l’ingresso principale al parco comunale dalla Via Azuni.
Gli spazi comuni e le sezioni sono orientate verso E-O, posizione ottimale per l’illuminazione diurna e lo sfruttamento delle aree aperte adiacenti alle aule.
Nonostante la presenza di alcuni vuoti, i blocchi dell’involucro mantengono una volumetria compatta e la presenza di schermature tipo “bree soleil” proteggono le vetrate del blocco centrale e filtrano i raggi solari, proteggendo gli ambienti da un eccessivo riscaldamento nei mesi caldi.
La soluzione finale, scelta per motivi di risparmio energetico e di occupazione del suolo, scaturisce anche da una analisi dei tempi di utilizzazione dei locali e le prevedibili ideali necessità di illuminazione naturale, da cui si evince che a nord sono stati collocati i locali vissuti con minor continuità (servizi,sala educatori, segreteria, lavanderia e cucina) e con minor necessità di illuminazione.
Inoltre, ove è stato possibile, si sono collocate le aule rivolte a E-O e ad esse si è interposto uno spazio aperto in modo da ottenere gli affacci ad est e ad ovest e favorire così, con il doppio affaccio, la circolazione dell’aria negli ambienti ed una illuminazione più diffusa ed omogenea.
Oltre all’orientamento si è operato sulle caratteristiche di isolamento dell’involucro e nelle schermature, studiate per favorire l’ingresso della luce e dell’energia termica in inverno e per proteggere dall’irraggiamento diretto durante i mesi caldi.
A tal proposito per la protezione dei raggi solari si è scelto di utilizzare un vetro camera con funzioni di bassa emissività e parzialmente oscurante, realizzato con due lastre di vetro chiaro, con interposto un deposito trasparente di materiale di origine metallica riflettente nel campo dell'infrarosso lungo.
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    RELAZIONE ILLUSTRATIVALa scuola di infanzia accoglie bambini dai 3 ai 6 anni e rappresenta il primo grado del sistema scolastico di base, luogo in cui i bambini possono sviluppare la loro personalità, attraverso esperienze significative di relazione ed apprendimento.Un “luogo” accogliente, ordinato stimolante e sereno, creato nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e delle identità di ciascuno.La scuola nasce per trasmettere una esperienza...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Competition works
    • Type Kindergartens
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