PATOGRAPHIA | Giancarlo Casubolo

Concorso di idee per la riconversione di un complesso di Padiglioni ospedalieri Pavia / Italy / 2005

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Criteri di impostazione della proposta progettuale ideativa
La proposta del progetto si fonda sul recupero dei valori esistenti e sulla riqualificazione urbanistica e funzionale in modo da rinsaldare maggiormente le ampie ed intense relazioni tra Policlinico, Università e Città. Si intende ad esempio riavvicinare l’area ospedaliera e quella universitaria, decisamente affini a livello di utenza, che pur affacciantesi sulla stessa strada (via Taramelli), rimangono separate tra di loro. Nei riguardi della città, si propone di creare un fronte pubblico che, attraverso le nuove funzioni, si relazioni con l’intorno e in genere con il tessuto urbano, eliminando i confini di un ambito chiuso in se stesso. Questo impostazione progettuale pertanto porta concretamente a migliorare le possibilità di attribuire agli edifici funzioni nuove e integrate con quelle dell’intorno. L’Ospedale si apre quindi alla Città permettendo la fruizione dei propri spazi, razionalizzando nel contempo i percorsi attraverso una suddivisione ordinata dei flussi pedonali, ciclabili e veicolari.
L’idea progettuale proposta porta quindi a rileggere l’assetto originario del Policlinico con una nuova organizzazione del verde differenziato a seconda dell’utilizzo: in verde pubblico, nell’area di confine tra la Città e l’Università, in verde privato, in corrispondenza delle corti interne create dalla morfologia a pettine dei padiglioni esistenti. Il progetto del verde è basato sul rispetto delle essenze preesistenti, caratterizzate da un alto valore qualitativo. L’elemento unificatore del progetto diventa quindi la definizione dello spazio pubblico, delle zone verdi e della distinzione dei diversi percorsi, rapportati alle diverse funzioni che verranno ospitate nei padiglioni, in modo da conferire loro riconoscibilità, razionalità ed ordine.
Viene mantenuto un forte collegamento tra l’area nord ad alta concentrazione ospedaliera di stretto utilizzo del Policlinico San Matteo e l’area sud in progetto che continua a conservare, con la palazzina d’ingresso, i caratteri di riferimento per accedere al sistema ospedale per chi viene dalla città. Il legame tra le due macroaree avviene concretamente anche attraverso il mantenimento e il potenziamento di una strada a doppio senso, tuttora esistente all’interno del recinto ospedaliero, che diventa asse stradale pubblico di penetrazione diretta all’ospedale e di collegamento sia ai servizi ospedalieri di maggior valenza pubblica, quali gli ambulatori e i day-hospital, sia al sistema stradale esistente. Gli autoveicoli mantengono comunque la possibilità, soprattutto nel caso delle autoambulanze, di accedere e di raggiungere qualsiasi padiglione ospedaliero.Per quanto concerne il sistema dei parcheggi è prevista, in seguito ad uno svuotamento delle aree oggi destinate a posti auto interni all’ospedale, una nuova collocazione sotto quota di parcheggi a più piani inseriti nella zona verde, che comunque mantiene interamente la propria praticabilità.
Tra i principi sui quali si fonda il progetto, c’è quello di unire tra loro zone a destinazione d’uso diverse; esse comprendono non solo i padiglioni con le loro nuove funzioni, ma anche l’intorno, quindi particolare attenzione viene posta nella progettazione dei percorsi e dei collegamenti pedonali e ciclabili dell’area in quanto, al suo interno, l’accesso alle automobili è estremamente limitato. Questi percorsi garantiscono la totale accessibilità dell’area verso tutte le sue funzioni e nel caso di accesso ai padiglioni, essi si “alzano” gradualmente per superare il dislivello (di circa 60 cm) per l’accesso ai piani rialzati e quindi per eliminare le barriere architettoniche. Questi percorsi marcano anche i punti di accesso ai padiglioni; tra cui quelli attualmente occupati dalle medicine e dalle chirurgie che vengono suddivisi in fasce funzionali trasversali in modo da ridurre funzionalmente la lunghezza dei percorsi interni. Ulteriore elemento di attenzione, per altro intimamente connesso con i percorsi, riguarda il sistema del verde, inteso anch’esso come elemento unificatore in quanto interessante tutte le zone di progetto. La concezione di base è che l’accesso alla nuova area è completamente libero e l’utente, a seconda delle personali circostanze, può scegliere tra percorsi “pavimentati”per raggiungere specifiche funzioni oppure inventarsi percorsi più liberi nel verde, in modo da poter sostare, rilassarsi, o semplicemente godersi una nuova fruizione degli spazi.
Il tema della riconoscibilità dei luoghi ai fini dell’orientamento per chi arriva nella zona, è risolto attraverso la tematizzazione degli ambienti, esterni e interni, mediante materiali e colori che ne sottolineano la funzione. A questo proposito viene inserita nell’area una struttura leggera metallica tridimensionale a maglia quadrata che oltre a costituire un riferimento spaziale per i percorsi, permette di conferire, agli spazi delimitati una differente funzione e una precisa caratterizzazione.
Nelle funzioni attribuite ai padiglioni una parte cospicua è destinata ad accogliere funzioni soft di ambito medico, quali ambulatori a ciclo diurno con la previsione di day hospital medico e chirurgico, laboratori medici per la ricerca e l’alta specializzazione, spazi per studi medici e di servizio ed, infine, la creazione dell’archivio storico-clinico dell’Ospedale. Uno spazio non meno importante è pure riservato alle funzioni di supporto all’attività didattico-formativa mediante la realizzazione di spazi risultati carenti nella vicina Facoltà di Medicina, quali ad esempio sale studio, aule a maggior capienza per conferenze o convegni, lezioni per il corso di laurea e per i corsi di specializzazione, compresa la biblioteca medica centralizzata e spazi di aggregazione per gli studenti e gli specializzandi della Facoltà. Nelle porzioni di edificio prossime alla città si prevede invece l’inserimento di tutte quelle funzioni più pubbliche e quindi maggiormente in contatto con la realtà cittadina, quali ad esempio il Museo della Medicina e del San Matteo, spazi commerciali ad uso e servizio dei cittadini. Allo scopo di ospitare degenti e parenti che arrivano da fuori e devono rimanere per lunghi periodi di cure e assistenza in contatto con l’ospedale e comunque per tutti coloro che intrattengono contatti con il San Matteo, è prevista la progettazione di residenze (albergo e residence). Essendo però l’immagine dell’Ospedale ben consolidata nella realtà pavese ed esterna, la progettazione ha puntualmente mantenuto il carattere originario di ogni padiglione nel rispetto del loro valore di edificio storico, dell’aspetto tipologico, materico, architettonico ed estetico. L’attribuzione di una nuova funzione ha richiesto a volte anche la necessità di proporre nuovi volumi, solitamente di modesta entità e quasi sempre di carattere tecnico, comunque tali da bilanciare alcuni “svuotamenti” necessariamente previsti; per cui alla fine non risultano aumenti degli indici di fabbricazione. Questi volumi si distinguono, come contributo, a una forte connotazione e riconoscibilità degli ambienti, in opposizione al trattamento fortemente conservativo dell’immagine esterna mantenuto pressoché inalterato nelle finiture, nel colore e nella scansione delle aperture.
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    Project details
    • Year 2005
    • Client I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia
    • Status Competition works
    • Type Hospitals, private clinics
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