LEROSSETORRI | Giuseppe Todaro

Housing a Trapani Trapani / Italy / 2007

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Intervenire su una porzione di città per definire progettualmente una volontà di trasformazione di un contesto dove l’edilizia speculativa ha riempito i vuoti in modo incontrollato, implica una serie di problematiche che devono nel miglior modo essere assimilate per poterle successivamente risolvere.
Questo è di primaria importanza ed è quello attorno al quale ruota il principio insediativo e i successivi processi che hanno portato alla formalizzazione del caso in esame: LEROSSETORRI.
Nell'area oggetto dell’intervento erano presenti una serie di tensioni fra elementi variegati, tipici di una realtà marginale, e in più incombeva la presenza della Caserma Militare con la sua Torre d’acqua. Le costruzioni limitrofe navigavano attorno questo grande spazio orizzontale della Caserma, dove il muro di recinzione sottolineava la presenza di un limite invalicabile e la Torre d’acqua era l’unico gesto verticale.
Il grande vuoto recintato fungeva da sfondo alle edificazioni che si scontravano con la forza del grande serbatoio. Volere dare o meglio riuscire a riformulare una identità urbana di un contesto, nel quale gli abitanti si muovono senza riferimenti, senza sentirsi appartenere ad una precisa realtà, è l’obiettivo principale al quale si cerca di dare una risposta chiara e leggibile.
Dalla lettura dello stato di fatto e da un’accurata analisi si è tracciata la direzione del progetto e i punti sui quali soffermarsi con attenzione: connessioni, rapporto sfondo figura e identità urbana. L’intorno costruito ha generato degli input che sono stati assimilati e tradotti in output, continuamente verificati nel processo del progetto.
Prendendo spunto dalla prescrizione di Piano (PRG), che prevedeva l’allungamento della strada che costeggia la Caserma e che avrebbe diviso il lotto vergine in due, si è pensato di progettare due edifici che avessero la funzione di porta e cerniera di interconnessione urbana.
Vogliono essere due segni nel territorio trapanese che con la loro presenza mettono in luce quella volontà dell’atto progettuale, in un contesto che nell'ultimo ventennio non è stato in grado di acquisire una forma architettonica degna, che abbia un pensiero etico corretto e una ragione del fare città.
L’edificio di abitazione, nelle città siciliane, presenta un’aberrazione procedurale e una ripetizione tipologico-formale che porta ad essere scettici sulla possibilità di costruire un’immagine dignitosa della città. Per tale ragione si è mirato a un progetto che vuole essere manifesto di una nuova generazione di professionisti che non si vogliono arrendere alle quotidiane difficoltà dell’esercizio professionale tout court.
Tutto ciò è stato risolto con delle scelte ben precise: semplicità formale, uso del colore per accentuare la presenza urbana, recinto come limite fra pubblico e privato, linguaggio architettonico difforme dal contesto e accurata lettura del luogo per sintetizzare e risolvere le situazioni più complesse che ruotano attorno ad esso.
Gli edifici vogliono essere due emergenze, due punti di riferimento dell’area nella quale sorgono, e occupano lo spazio in profondità appropiandosene. Si è cercato di mantenere esternamente l’immagine più pura possibile, infatti la presenza dei balconi è ridotta al minimo necessario, si utilizzano cavedi per impianti e infissi con sistemi di oscuranti interni. Si evita l’utilizzo del repertorio formale che normalmente viene utilizzato per l’edilizia residenziale isolana.
LEROSSETORRI sono un atto di semplificazione nei confronti di un lotto di progetto con innumerevoli giaciture. Si tratta di una semplicità complessa fatta da volumi semplici che, nelle loro articolazioni e relazioni, diventano protagonisti della scena urbana. I due volumi compressi fra due Torri e attraversati da una strada diventano sistema e comunicano la loro presenza dando forma e riconoscibilità al luogo.
Il colore diventa progetto, infatti definisce una voluta scomposizione formale – corpo scala rosso, solai grigi, parapetti rosa e blocco abitato bianco - e accentua la riconoscibilità del luogo nel tessuto urbano, tangibile anche attraverso la lettura dall'alto della città, favorita dalle possibilità di risalita sul monte Erice sia per via carrabile che funivia.
Tutto vuole essere essenziale, dai colori dei volumi ai colori dei solai e dei balconi che identificano le loro rispettive funzioni e rendono riconoscibile lo spazio. Il colore viene utilizzato come strumento di identificazione formale delle diverse parti, vuole essere sintomo del desiderio di innovazione di questa città e diventa strumento di comunicazione del progetto nel territorio.
Dal confronto con la Torre d’acqua prendono spunto le due torri rosse. La scritta LEROSSITORRI, in negativo sui rispettivi recinti dei due edifici comunica e divulga ai fruitori dello spazio, attraverso l’associazione del nome all'immagine costruita, l’intenzione urbana.
Gli edifici fanno parte dell’immaginario cittadino e il loro segno facilmente riconoscibile si afferma come Landmark urbano. Sulla riuscita delle volontà insite nel progetto si ha conferma che gli abitanti della zona utilizzano LEROSSETORRI come elemento di orientamento e riconoscibilità urbana, ad esempio: “io abito vicino LEROSSETORRI”.


Design team: G. Todaro e R. Tumbiolo
Trapani - 2005-2007
Photo credits: © Santo Eduardo Di Miceli
Study model: F. Mannina
Final model: M. La Grutta


Pubblicazioni:
in www.ilcommercioedile.it, Giuseppe Todaro: Lerossetorri come landmark urbano, 2015;
in www.progettarearchitettura.it, Lerossetorri di Giuseppe Todaro, 2015;
in www.archinfo.it, Lerossetorri di Giuseppe Todaro, 2015;
in IOArch - Costruzioni e Impianti. Fare Architettura in Italia. SICILIA, Paesaggio, Città, Arte, Cultura, Editore Font srl, n.48, 2013, pagg. 116, 117;
in Diego Barbarelli, Luigi Pestinenza Puglisi, Francesco Trovato (a cura di), 30<40 , LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, 2012, pagg. 192, 193, 194, 195, 196, 197;
Giuseppe Todaro, "LEROSSETORRI, LANDMARK URBANO", in Luigi Pintacuda, Adriana Sarro (a cura di), Mutazioni Urbane. Villard 12, un progetto per la città di Palermo, Edizioni Ila Palma, Palermo, 2012, pagg. 132, 133, 134, 135, 247;
in Luigi Prestinenza Puglisi, "Tumbiolo e Todaro, colori essenziali", in Edilizia e Territorio, Progetti e Concorsi, 8-13 Dicembre, 2008, pag.7;
in SiciliaOlanda, Biblioteca del Cenide Editrice, Bagheria, Febbraio, 2007, pag. 50;
in Maurizio Oddo, Architettura Contemporanea in Sicilia. Presentazione di Franco Purini, Corrao Editore, Trapani, 2007, pag. 727;
in SICILIARCHITETTURA_06, Biblioteca del Cenide Editrice, Bagheria, Ottobre, 2006, pagg. 60, 61


 

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    Project details
    • Year 2007
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2007
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client C.T. immobiliare srl
    • Cost 1300000
    • Status Completed works
    • Type Multi-family residence / Tower blocks/Skyscrapers
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