Donna Giò parrucchieri | Fabrizio Frassineti

Punta di diamante Bologna / Italy / 2008

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Prima di tutto il diamante, nella sua forma nuda e pura. Perfetta.


Da qui è cominciato il progetto di questo negozio, a dire il vero piuttosto sfortunato nella sua distribuzione: due locali di superficie ridotta collegati da una sorta di cunicolo stretto e basso. Il tutto per una una superficie di circa mq 40.


Al di fuori una piccola piazza del centro di Bologna su cui si affaccia la bella Chiesa di Santa Cristina.


Il tema da sviluppare, quello del parrucchiere, mi ha permesso di usare gli strumenti più amati: l'uso dei materili e della luce che oltre ad illuminare è in grado di disegnare metafore.


Una volta trasferiti i servizi nel piccolo locale posto al piano interrato e liberato il piano terreno, ho favorito l'unica parete che mi permettesse una continuità visiva e formale dell'insieme.


Ed ecco la parete, per tutta la lunghezza e per tutta l'altezza, rivestita di specchi a formare moduli con la forma di un diamante, che oltre a richiamare i basamenti di alcuni palazzi storici, rappresenta un simbolo inconfondibile della bellezza, dell'eleganza e del fascino.


La parete contiene nel locale principale, dove ci sono le due vetrine e l'ingresso, i posti dedicati al taglio, inventando, grazie alle luce a alle sfaccettature, nuove proiezioni, riflessi inaspettati e ricche profondità.


Nel locale più piccolo, oltre lo stretto corridoio, si trova la zona tecnica con i lavelli. 


A completare il concept con lo scopo di definire, contenere alcune zone o nasconderne altre, ho previsto delle quinte molto leggere, morbide, con andamento curvilineo che ricordano il capelli, realizzate con sottili tubicini in pvc trasparente, utilizzati normalmente per condotte alimentari. Di nuovo la luce che si afferma sulle superfici, con un effetto evanescente.


Nella zona principale ho ricavato anche un singolo posto speciale per il taglio, utilizzato in particolari situazioni di lavoro, realizzato con una cupola in policarbonato retroilluminata appesa al soffitto sulla quale è stata applicato lo specchio. Ancora una volta, trovo ad un oggetto, nato per lucernai, una nuova funzione.


I pavimenti, in tavole di legno d'abete, sono stati conservati e laccati di bianco.


Il colore, in uno spazio governato dalla neutralità, interviene nel banco reception, che disegnata con una forma irregolare curvata in tondini di acciaio diventa di colore rosa intenso. Il piano di lavoro è invece in cristallo retro verniciato colore verde Ray Ban, come del resto anche tutte la altre parti in vetro.


Le tonalità utilizzate, come in molti dei miei lavori, sono poche, e nascono spesso da riferimenti di un mio vissuto, quasi visionari, ma riconoscibili. In questo negozio, ad esempio, ho usato per le parti metalliche il colore degli impianti Hi Fi degli anni 70,  per quelle in vetro, come detto, il verde delle lenti degli occhiali Ray Ban, un mito.


Ritrovare certi riferimenti, sentire l'emozione crescere assieme al progetto, segna un confine personale dove senza di questa la progettazione perderebbe ogni suo valore. 


 


 

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    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2008
    • Work finished in 2008
    • Status Completed works
    • Type Showrooms/Shops / Interior Design
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