Cibus è Italia - Expo 2015 | Francesco Di Gregorio

Outside of a given volume is grafted a light structure which becomes multifunctional filter of flows and incubator of art installations, a new "Pronao".

A reticular gear like an abstraction of a factory and its iconic image of technically advanced container whose luminescent facade is a vain mirror capable of reflecting the light and playing with glows of color, always natural and variables.

This slim modular frame allows the activation of performances and cultural events defining them in a metaphysical manner and especially placing them in a urban inter-penetration with the entire surrounding exhibition area.

The structural mesh is marked by lighting that during the day plays with the shadows cast by the lines constructed, while at artificially night points them out enhancing their outline which becomes language.

A neutral infrastructure that emphasize the physical and visual art installations, becoming a subtle perceptual limit, simple descriptive geometry built. Strenuous effort to create order within spread chaos.

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All'esterno di un contenitore predefinito s'innesta una struttura leggera multifunzionale che diventa filtro di flussi e incubatore di eventi: un nuovo “pronao”.

 Come un ingranaggio reticolare, astrazione della fabbrica e della sua immagine iconica di contenitore tecnicamente evoluto, il cui fronte luminescente è uno specchio vanesio capace di riflettere la luce, giocando con bagliori di colore sempre naturali e variabili.

Questo sottile telaio modulare permette di attivare performance ed eventi culturali definendoli in maniera metafisica e soprattutto ponendoli in compenetrazione urbana con l’intero quartiere espositivo.

La maglia strutturale è caratterizzata da un’illuminazione che di giorno gioca con le ombre portate dalle linee costruite, mentre di notte le evidenzia artificialmente enunciando la linearità del segno, diventando linguaggio.

Un’infrastruttura neutra per esaltare le installazioni artistiche visuali e fisiche che diviene un sottile limite percettivo, semplice geometria descrittiva costruita. 

Strenuo tentativo di creare ordine nel caos diffuso.

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Client: Federealimentare - Fiere di Parma

External Architecture Project: Francesco Di Gregorio - Di Gregorio Associati

Design team: Umberto Marossa - Stefano Montanari

Structure: Studio Miglio

Interior: Sermedia

Digital Storytelling: Felice Limosani

Photography: Francesco Di Gregorio