RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DI FORMIGINE | Laura Balboni
II classificato al Concorso per la riqualificazione del centro storico di Formigine Formigine / Italy / 2008
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Il primo elemento che dà significato allo spazio pubblico sono le persone; la presenza di persone in centro significa incontro, confronto; è uno dei principali motivi per cui un insieme di individui diventa una comunità. E ancora, più
pragmaticamente, la presenza di persone significa senso di sicurezza e stimola i commerci e le attività economiche.
E’ questo il punto di partenza su cui è stata articolata l’intera fase progettuale, finalizzata al miglioramento dell’accessibilità e dei collegamenti, alla valorizzazione e all’efficace organizzazione dei luoghi e delle attività del
centro storico, ed eventualmente all’inserimento di nuovi episodi, al fine di rendere il centro di Formigine un luogo ancor più attrattivo.
Attraverso un sistema di percorsi ciclabili e pedonali, già previsto dal piano comunale, si prevede di collegare al centro tutti i quartieri di Formigine; in questo modo inoltre è possibile “portare in centro”, rendendoli facilmente raggiungibili, i parchi e gli uffici comunali collocati immediatamente fuori dal nucleo centrale del paese.
L’accesso veicolare è polarizzato sulle due principali aree di parcheggio del centro a nord, in piazza Italia, e a sud, in piazza Arnò, che sono integrate nel sistema dei collegamenti pedonali; l’attraversamento degli autoveicoli e i parcheggi in centro sono mantenuti, ma, con l’interruzione del tratto centrale di via Trento Trieste e l’estensione dei sensi unici, si cerca di limitarli a chi abbia necessità di una rapida fruizione dei servizi del centro.
Al fine di valorizzare le attività del centro, caratterizzate da una frequentazione prevalentemente pedonale, si prevede di delimitare un’ampia area dove è invertito il tradizionale rapporto tra automobilisti e pedoni, e sono questi ultimi ad assumere il ruolo privilegiato: una pavimentazione posizionata senza dislivelli consente accessibilità completa da parte di chiunque, oltre a una grande flessibilità nell’uso degli spazi. Il possibile conflitto tra circolazione veicolare e ciclopedonale è risolto mediante l’uso di pavimentazioni che inducano a velocità moderate, chiarezza nell’organizzazione
dei percorsi e l'inserimento di elementi di protezione nelle vie di maggior circolazione.
Oltre alla funzione di collegamento, lo spazio urbano si arricchisce di una serie di aree di sosta e incontro, tra loro diverse e alternative, legate al contesto in cui si inseriscono o al valore "in quanto memoria del paese" di cui sono
portatrici. L’obiettivo è di offrire ai formiginesi e ai visitatori quella varietà e complessità di situazioni che solo gli antichi centri storici possono offrire, rispondendo alle più diverse esigenze e proponendo diversi modi in cui è possibile vivere la città.
E quindi, per fare solo alcuni esempi, si osserva una sosta piacevole in un luogo privilegiato per ammirare il castello; un luogo più intimo in cui poter leggere sotto l’ombra degli alberi; un teatrino immerso tra verde e antichi fortilizi; un punto di informazioni nel centro del paese per conoscere le iniziative organizzate dal comune, confrontarsi sui temi d’attualità, ed eventualmente potersi collegare via internet con l’esterno; l'ombra di un pergolato moderno sotto cui poter sorseggiare un lambrusco con gli amici; la presenza di piccoli mercati tradizionali ospitati in moderni padiglioni;
luoghi di incontro estivo per trovare frescura intorno alle fontane.
Per quanto riguarda il disegno degli spazi si è cercato di progettare strade e piazze che svolgano la funzione di matrice unificante dei diversi oggetti urbani che la storia ha stratificato. All’interno di una visione generale del progetto della città, indispensabile per determinare spazi riconoscibili e coerenti, le soluzioni progettuali spesso sono chiamate non a gridare la loro presenza, ma piuttosto a inseguire soluzioni solo apparentemente più semplici, che riescano nel complesso incarico di ricucire il legame non solo formale tra gli edifici prospicienti, e di renderli quindi i veri protagonisti dello spazio urbano.
Contemporaneamente però, anche attraverso il sapiente uso del dettaglio, tali soluzioni non rinunciano alle loro specificità per definire spazi non banali e sempre diversi.
I materiali proposti sono spesso quelli della tradizione, che garantiscono rispetto e compatibilità con gli edifici storici del centro. E’ però nel disegno o nella posa degli elementi che si interviene connotando in modo contemporaneo gli spazi, evitando quindi di fare una pura copia del passato ma testimoniando senza manie di protagonismo il periodo in cui viviamo. La scelta dei materiali è influenzata inoltre anche dagli interventi di pavimentazione eseguiti recentemente dal comune, che il progetto riprende in parte allo scopo di inserirsi in modo coerente all’esistente e determinare una
immagine urbana unitaria.
Al disegno urbano contribuisce inoltre la presenza dell’arredo, per cui sono proposti oggetti versatili che possano di integrare più funzioni nel tentativo di eliminare la somma disordinata dei diversi elementi necessari per l’uso dello
spazio pubblico.
Per questioni di brevità, si propone qui la descrizione solo delle idee progettuali alla base dello spazio forse più significativo del progetto, la strada – piazza proposta nel cuore del paese. Il tratto centrale di via Trento Trieste, ormai perduto il suo ruolo di via di comunicazione, è divenuta da tempo luogo di sosta, incontro e manifestazioni. Il progetto intende riconoscere l'identità formale del nuovo significato che ha già assunto: lo spazio della strada si estende a ricomporre gli spazi di risulta che si affacciano su di essa determinando un unico interessante area pubblica nel cuore del paese, la piazza. Il disegno della strada-piazza deriva dalla sua stessa storia: è generato dalla strada, rappresentata ttraverso un segno grafico, una doppia linea che richiama i corridori delle carrozze, da cui si impostano fasce
ortogonali a scandire e disegnare lo spazio della piazza. Dal lato verso il castello, più ampio, lo loro scansione ha distanza maggiore ed esprime un tempo più lungo, quello del monumento e della storia; verso il paese il ritmo diviene più serrato, ad esprimere il tempo dinamico proprio della città e della paese.
Lo spazio così definito verso la piazza diviene il luogo ideale per ospitare eventi e strutture temporanee. All’interno di questo nuovo luogo di incontro, numerosi spazi e situazioni diverse tra loro ne arricchiscono gli usi.
pragmaticamente, la presenza di persone significa senso di sicurezza e stimola i commerci e le attività economiche.
E’ questo il punto di partenza su cui è stata articolata l’intera fase progettuale, finalizzata al miglioramento dell’accessibilità e dei collegamenti, alla valorizzazione e all’efficace organizzazione dei luoghi e delle attività del
centro storico, ed eventualmente all’inserimento di nuovi episodi, al fine di rendere il centro di Formigine un luogo ancor più attrattivo.
Attraverso un sistema di percorsi ciclabili e pedonali, già previsto dal piano comunale, si prevede di collegare al centro tutti i quartieri di Formigine; in questo modo inoltre è possibile “portare in centro”, rendendoli facilmente raggiungibili, i parchi e gli uffici comunali collocati immediatamente fuori dal nucleo centrale del paese.
L’accesso veicolare è polarizzato sulle due principali aree di parcheggio del centro a nord, in piazza Italia, e a sud, in piazza Arnò, che sono integrate nel sistema dei collegamenti pedonali; l’attraversamento degli autoveicoli e i parcheggi in centro sono mantenuti, ma, con l’interruzione del tratto centrale di via Trento Trieste e l’estensione dei sensi unici, si cerca di limitarli a chi abbia necessità di una rapida fruizione dei servizi del centro.
Al fine di valorizzare le attività del centro, caratterizzate da una frequentazione prevalentemente pedonale, si prevede di delimitare un’ampia area dove è invertito il tradizionale rapporto tra automobilisti e pedoni, e sono questi ultimi ad assumere il ruolo privilegiato: una pavimentazione posizionata senza dislivelli consente accessibilità completa da parte di chiunque, oltre a una grande flessibilità nell’uso degli spazi. Il possibile conflitto tra circolazione veicolare e ciclopedonale è risolto mediante l’uso di pavimentazioni che inducano a velocità moderate, chiarezza nell’organizzazione
dei percorsi e l'inserimento di elementi di protezione nelle vie di maggior circolazione.
Oltre alla funzione di collegamento, lo spazio urbano si arricchisce di una serie di aree di sosta e incontro, tra loro diverse e alternative, legate al contesto in cui si inseriscono o al valore "in quanto memoria del paese" di cui sono
portatrici. L’obiettivo è di offrire ai formiginesi e ai visitatori quella varietà e complessità di situazioni che solo gli antichi centri storici possono offrire, rispondendo alle più diverse esigenze e proponendo diversi modi in cui è possibile vivere la città.
E quindi, per fare solo alcuni esempi, si osserva una sosta piacevole in un luogo privilegiato per ammirare il castello; un luogo più intimo in cui poter leggere sotto l’ombra degli alberi; un teatrino immerso tra verde e antichi fortilizi; un punto di informazioni nel centro del paese per conoscere le iniziative organizzate dal comune, confrontarsi sui temi d’attualità, ed eventualmente potersi collegare via internet con l’esterno; l'ombra di un pergolato moderno sotto cui poter sorseggiare un lambrusco con gli amici; la presenza di piccoli mercati tradizionali ospitati in moderni padiglioni;
luoghi di incontro estivo per trovare frescura intorno alle fontane.
Per quanto riguarda il disegno degli spazi si è cercato di progettare strade e piazze che svolgano la funzione di matrice unificante dei diversi oggetti urbani che la storia ha stratificato. All’interno di una visione generale del progetto della città, indispensabile per determinare spazi riconoscibili e coerenti, le soluzioni progettuali spesso sono chiamate non a gridare la loro presenza, ma piuttosto a inseguire soluzioni solo apparentemente più semplici, che riescano nel complesso incarico di ricucire il legame non solo formale tra gli edifici prospicienti, e di renderli quindi i veri protagonisti dello spazio urbano.
Contemporaneamente però, anche attraverso il sapiente uso del dettaglio, tali soluzioni non rinunciano alle loro specificità per definire spazi non banali e sempre diversi.
I materiali proposti sono spesso quelli della tradizione, che garantiscono rispetto e compatibilità con gli edifici storici del centro. E’ però nel disegno o nella posa degli elementi che si interviene connotando in modo contemporaneo gli spazi, evitando quindi di fare una pura copia del passato ma testimoniando senza manie di protagonismo il periodo in cui viviamo. La scelta dei materiali è influenzata inoltre anche dagli interventi di pavimentazione eseguiti recentemente dal comune, che il progetto riprende in parte allo scopo di inserirsi in modo coerente all’esistente e determinare una
immagine urbana unitaria.
Al disegno urbano contribuisce inoltre la presenza dell’arredo, per cui sono proposti oggetti versatili che possano di integrare più funzioni nel tentativo di eliminare la somma disordinata dei diversi elementi necessari per l’uso dello
spazio pubblico.
Per questioni di brevità, si propone qui la descrizione solo delle idee progettuali alla base dello spazio forse più significativo del progetto, la strada – piazza proposta nel cuore del paese. Il tratto centrale di via Trento Trieste, ormai perduto il suo ruolo di via di comunicazione, è divenuta da tempo luogo di sosta, incontro e manifestazioni. Il progetto intende riconoscere l'identità formale del nuovo significato che ha già assunto: lo spazio della strada si estende a ricomporre gli spazi di risulta che si affacciano su di essa determinando un unico interessante area pubblica nel cuore del paese, la piazza. Il disegno della strada-piazza deriva dalla sua stessa storia: è generato dalla strada, rappresentata ttraverso un segno grafico, una doppia linea che richiama i corridori delle carrozze, da cui si impostano fasce
ortogonali a scandire e disegnare lo spazio della piazza. Dal lato verso il castello, più ampio, lo loro scansione ha distanza maggiore ed esprime un tempo più lungo, quello del monumento e della storia; verso il paese il ritmo diviene più serrato, ad esprimere il tempo dinamico proprio della città e della paese.
Lo spazio così definito verso la piazza diviene il luogo ideale per ospitare eventi e strutture temporanee. All’interno di questo nuovo luogo di incontro, numerosi spazi e situazioni diverse tra loro ne arricchiscono gli usi.
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Il primo elemento che dà significato allo spazio pubblico sono le persone; la presenza di persone in centro significa incontro, confronto; è uno dei principali motivi per cui un insieme di individui diventa una comunità. E ancora, piùpragmaticamente, la presenza di persone significa senso di sicurezza e stimola i commerci e le attività economiche.E’ questo il punto di partenza su cui è stata articolata l’intera fase progettuale, finalizzata al miglioramento dell’accessibilità e dei...
- Year 2008
- Client Comune di Formigine
- Status Unrealised proposals
- Type Restoration of old town centres
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