casa ecologica | irene pangrazi

L'area-progetto si trova nelle immediate vicinanze del nucleo originario di Monte Magrè a pochi passi dalla Chiesa e dalla scuola in posizione panoramica e collinare. Qui la vista si apre sui pendii collinari, quasi un anfiteatro verde, in parte coltivato e in parte lasciato ad una crescita spontanea, sicuramente di grande suggestione paesaggistica. Se il naturale conserva numerosi elementi di pregio, non altrettanto si può dire per il costruito formato da residenze unifamigliari abbastanza indifferenti rispetto al paesaggio e anonime nelle soluzioni formali e nell'uso dei materiali.
Questo progetto ha come obiettivo la ricerca di un equilibrio tra luogo e costruzione, dove è l'edificio a modificarsi per adattarsi alla conformazione del terreno e per aprirsi verso zone soleggiate. Così la costruzione è concepita come un insieme di volumi disposti su quote diverse a seguire la pendenza del terreno; le forme si modificano a seconda del rapporto tra interno e esterno: più chiusa la parte che ospita i servizi e la zona notte; più aperta la zona giorno con il blocco semicircolare proteso verso la vallata a cercare una compenetrazione con il paesaggio circostante.
La casa costruita secondo i dettami della bioarchitettura è costituita da una struttura mista in laterizio alveolare e legno, utilizza isolanti in sughero, intonaci a base di calce, tinteggiature con latte di calce. Il cemento armato è utilizzato solo per le fondazioni. Il riscaldamento è in pannelli radianti e l'impianto elettrico a schema stellare con bio switch.