Casa in Valsassina

Lucca / Italy

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Il progetto riguarda la ristrutturazione un piccolo edificio un tempo abitazione principale della famiglia ora usata come casa delle vacanze ubicato a Somadino, una minuscola frazione di Casargo in Valsassina, appena sopra al lago di Lecco. Somadino è un borgo medioevale adagiato sul pendio della montagna e cresciuto lungo quella che, nell’anno 1000, era la strada di attraversamento principale della vallata. Negli ultimi anni quasi tutti gli edifici sono stati oggetto di opere di ristrutturazione che hanno stravolto quasi completamente l’immagine del borgo. Lentamente i sassi dei muri, il legno di castagno e le“piode” dei tetti (lastre d’ardesia usate come copertura), che davano forma alle suggestive architetture locali, sono stati nascosti dall’intonaco, sostituiti dai mattoni e dalle tegole. Anche questo edificio è stato oggetto negli anni di numerosi interventi d’adeguamento funzionale (realizzazione del bagno, del balcone, sostituzione di serramenti, ecc.) ma ha complessivamente mantenuto le caratteristiche originali. La struttura muraria, la partizione dei vani, il tetto in ardesia (“piode”), l’orditura delle travi dei solai erano ancora quelle originarie e risalenti al 1400 circa. L’intervento di ristrutturazione si è reso necessario proprio dall’avanzato stato di deperimento di alcune travi che lo rendevano pericolante. La casa ha una pianta a “L” sviluppata intorno ad un piccolo cortile che dà accesso all’abitazione di circa 60 mq, posta al primo piano mentre Al piano terra si trovano solo la cantina, la lavanderia e una taverna. La sostituzione del tetto ha suggerito la possibilità di ampliare lo spazio abitabile sfruttando il sottotetto. Originariamente aperto e usato come fienile, il sottotetto è stato chiuso con delle vetrate e reso accessibile direttamente dal soggiorno, eliminando il solaio interno e realizzando una scala di collegamento. In questo modo si amplia la superficie vivibile della casa senza peraltro alterarne le caratteristiche architettoniche e volumetriche. L’insieme delle opere, compiute in economia e spesso direttamente dai proprietari, sono state realizzate cercando di non modificare il carattere di manufatto spontaneo e un po’ decadente, a cui la proprietà risultava particolarmente legata. Sono state eliminate le principali superfetazioni aggiunte nel tempo, sostituiti gli elementi non originali e recuperati tutti i materiali non deteriorati, anche per altri usi. Ad esempio le travi del tetto, non più utilizzabili, sono state tagliate “ a fette” per ricavare i gradini della scala, il pavimento in cotto del primo piano è stato sverniciato, trattato e restaurato, così come il tavolato originale in legno di castagno del sottotetto è stato recuperato e mantenuto come pavimento. I muri portanti sono stati faticosamente liberati dagli spessi strati d’intonaco che coprivano i sassi, che, puliti e sabbiati, sono stati lasciati a vista. Nel fare questa operazione, è venuto alla luce un frammento d’affresco con soggetto sacro risalente al 1500, quando l’edificio probabilmente dava ospitalità ai pellegrini durante il loro cammino. La posizione della scala, che nel progetto era prevista addossata a questo muro, è stata spostata perpendicolarmente e realizzata con una struttura leggera per non chiudere la vista dall’ingresso verso gli affreschi. Lo spazio del soggiorno, molto diverso da prima, è diventato il fulcro della casa. Uno spazio a doppia altezza dove si affacciano tutti gli ambiti della casa, centrato intorno alla nuova scala e agli affreschi, ripuliti e restaurati. La scala è l’elemento che rende più visibile l’intervento, realizzata con profili a L in ferro ossidato in opera a cui sono state fissate le pedate in legno di castagno, ricavate appunto dalle vecchie travi del tetto. In maniera del tutto analoga, cioè in ferro ossidato in opera, sono stati realizzati i serramenti delle vetrate che chiudono il sottotetto, proprio per rendere gli elementi nuovi aggiunti, uniformi e leggibili rispetto alla struttura originaria. Lo spazio del sottotetto è stato lasciato come un unico vano aperto sia per poterlo utilizzare come spazio flessibile che per non introdurre suddivisioni e chiusure interne che avrebbero altererato la struttura originaria. Nuove finestre sono state aperte lungo il lato nord e in quello ovest per conquistare la vista del bosco e delle montagne, che dal lato delle vetrate risulta chiusa dagli altri edifici del borgo. L’insieme di questi interventi ha trasformato radicalmente lo spazio interno della casa valorizzando la struttura originaria dell’edificio senza alterarne le caratteristiche. La casa risulta arredata minimamente, è quasi vuota proprio per lasciare a vista la struttura dell’edificio che lentamente durante i lavori ha preso forma. I muri perimetrali esterni non sono stati intonacati per lasciare a vista, quasi fossero delle cicatrici, gli interventi che si sono succeduti nel tempo, distinti dalle parti di muratura originali.

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    Project details
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence / Building Recovery and Renewal
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