Residenza Temporanea di Porta Palazzo | FAGNONI & ASSOCIATI

Architetture Rivelate 2015 - Progetto vincitore Turin / Italy / 2013

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Riqualificazione edilizia e sociale, residenza temporanea, sostenibilità dell’intervento, partecipazione, spazi pubblici e semipubblici: queste sono alcune delle parole chiave che hanno guidato il lavoro per la ristrutturazione della Residenza Temporanea di Piazza della Repubblica a Torino.
Il complesso oggetto di intervento (circa 2.200 mq) verteva in una condizione di avanzato degrado ed era stato sigillato dalla fine degli anni novanta; era costituito da un edificio storico di 4 piani oltre ad un piano interrato di cantine. Sono state realizzate 27 unità immobiliari rivolte ad un’utenza definita dalla Committenza (single e coppie sotto stress abitativo) ed è stato effettuato il recupero delle piccole unità commerciali esistenti su Piazza Repubblica, nonché la realizzazione di spazi comuni di relazione per i futuri residenti e per il quartiere.
La sfida di questo lavoro è stata partire dal recupero edilizio per arrivare alla rigenerazione del contesto urbano, attraverso il coinvolgimento di diversi attori e notevoli investimenti.
Un’azione che ha puntato alla riqualificazione ambientale e alla vivibilità, riconsiderando la qualità dell’abitare attraverso un sistema di servizi e di relazioni attive fra ambiente e abitanti. Un processo che si è fondato sulla cura del luogo che si esprime sia nel pubblico sia nel privato, nelle attività dell’uomo che usa gli spazi, gli oggetti e i servizi in essi contenuti. Il progetto si è confrontato con il tema della spazialità, le tipologie e modi di abitare “altri” in relazione ai bisogni dell’utenza, addivenendo a soluzioni organizzative flessibili e modulari, con particolare attenzione rivolta all’adozione di tecnologie innovative, con soluzioni sostenibili e socialmente valide, fermi restando i vincoli economici, organizzativi e funzionali imposti dalla Committenza.


Il progetto della Residenza Temporanea rappresenta un intervento sperimentale sia dal punto di vista tecnico che sociale, attraverso il recupero di un immobile degradato in un nuovo modello abitativo di Social Housing, dal quale ne traggono beneficio non solo gli inquilini, ma l'intera comunità.


I concetti chiave dell’ analisi progettuale, possono essere sintetizzati in:
1. attenzione al contesto ambientale di riferimento: la progettazione non poteva prescindere dalla forte caratterizzazione ambientale e doveva tenerne conto per creare un luogo di integrazione e confronto culturale.
2. aspetti funzionali e tipologici: si è intervenuti differenziando le funzioni e dividendo gli spazi abitativi dagli spazi commerciali. Il progetto realizzato è frutto dell'integrazione multidisciplinare in risposta alle esigenze emerse.
3. coerenza con il piano economico e finanziario: il costo globale di un edificio non può essere disgiunto dal costo di gestione e manutenzione e dalla qualità tecnico-funzionale e prestazionale proposta in sede di progettazione.


Dal punto di vista funzionale e distributivo, il recupero e mantenimento morfologico del prospetto su piazza della Repubblica e le destinazioni d’uso richieste obbligavano ad individuare al piano terreno dell’immobile gli spazi commerciali, mentre ai piani superiori le unità abitative con monolocali e bilocali con distribuzione in parte da corridoio interno e in parte da ballatoio. Il piano terra dell’edificio è stato utilizzato inoltre per gli spazi collettivi pertinenti alla residenza - sala polivalente, lavanderia, stireria, locali di deposito, locali tecnici. La forma e soprattutto il fronte della “manichetta” erano un elemento caratteristico oramai integrato nel paesaggio cittadino, tali da decidere per il recupero della volumetria e, in parte, delle destinazioni precedenti, con l’intenzione di porsi verso il quartiere con un linguaggio architettonico caratterizzato dalla trasparenza e dalla integrazione con il contesto.


I principi che hanno guidato le scelte tecnologiche sono stati: il contenimento dei consumi energetici (bassa dispersione termica dell’involucro, utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili); l’introduzione di componenti impiantistiche in grado di produrre energia (energia termica attraverso i pannelli solari, energia elettrica attraverso il fotovoltaico); la scelta di materiali che fossero prodotti con il minimo dispendio di energia (provenienti dal riciclo e con filiera corta) e che consentissero facilità e sostenibilità di smaltimento.


Si è cercato quindi di raggiungere un buon livello di compatibilità ambientale, soprattutto trattandosi di ristrutturazione, perseguendo, attraverso la componente tecnologica e impiantistica, la Sostenibilità ambientale e conseguentemente la Sostenibilità Sociale.


Il cappotto sulle pareti esterne è realizzato con pannelli in lana di legno mineralizzata con cemento portland, e nell’ intercapedine fiocchi isolanti in cellulosa.
Il materiale utilizzato per i pavimenti esterni di ballatoi e scale e per i frangisole è un composito a sezione cava ottenuto da materiali naturali rigenerati uniti con polimero termoplastico (PVC) in un compound omogeneo estruso.
I pavimenti degli appartamenti e delle sale comuni sono in parquet di bamboo, che botanicamente non è un legno, ma un’ erba che matura in 5 anni e si rigenera velocemente ad ogni taglio senza essere ripiantata.
I rivestimenti in piastrelle sono in gres porcellanato con un contenuto di materiale riciclato superiore al 40% con certificazione Ecolabel che contribuisce al raggiungimento di crediti LEED.
Moduli Fotovoltaici non convenzionali a totale integrazione architettonica producono energia elettrica e nello stesso tempo contribuiscono a rendere la vetrata stratificata di sicurezza.
L’acqua calda di consumo per i servizi igienici e la cucina è prodotta da collettori solari posti in copertura .

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    Project details
    • Year 2013
    • Work finished in 2013
    • Client UFFICIO PIO DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO ONLUS
    • Status Completed works
    • Type Social Housing / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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