Grosseto progettare il presente

concorso di idee - Sistemazione funzionale e architettonica di Piazza Caduti di Nassiriya

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Analisi del Sito.
Il tema concorsuale prevede la revisione funzionale ed architettonica di una Piazza limitrofa alle
mura antiche della città di Grosseto: “Piazza Nassiriya”.
Lo spazio in oggetto allo stato attuale, e dopo recenti lavori di sistemazione, risulta trasformato
attraverso la realizzazione di un parcheggio sotterraneo (con il sistema degli accessi orizzontali e
verticali, e delle aerazioni, ben evidenziato) e di un ponte pedonale per l'accesso oltre le mura.
Il ponte scavalca quello che immaginiamo essere l'antico fossato.
Di fatto la Piazza Nassiriya non risulta chiusa da quinte urbane o caratterizzata da qualche
episodio significante: si configura come spazio di risulta tra la circonvallazione urbana che ruota
attorno all'antico centro murato (viale di scorrimento) e la cinta di mura che, in quel tratto, è ben
conservata e offre un percorso privilegiato ed un varco pedonale comodo e piacevole posto nelle
dirette vicinanze del centro urbano.
L'analisi in loco dello spazio da rimodellare ci consegna una scarsa gratificazione nella fruizione e
un più generale senso di “spaesamento”.
L'interesse per l'oggetto di concorso, riguarda perciò le varie possibilità espressive del sito che,
risulta di grande interesse soprattutto per essere totalmente posto di fronte alle mura in un tratto
integro e di grande qualità visiva: lo spazio risulta anche arricchito dal vasto impianto orizzontale
completamente pedonale e da un tratto di verde pubblico (tra mura e parcheggio) che forma una
naturale passeggiata lungo il perimetro monumentale con un ingresso che facilità il
congiungimento di tale spazio con il centro urbano e con esercizi commerciali e uffici pubblici e
privati.
Si tratta dunque di un sito di grande interesse che per la sua collocazione quale crocevia pedonale
e punto di transito privilegiato, deve riuscire ad esprimere anche delle qualità spaziali: senza
dimenticare il nome dato a questa piazza per cui anche la memoria di un tragico fatto militare
assume una eco all'interno del sistema dei segni e dei valori nella redazione del un progetto.
Strategia Progettuale.
Il progetto prende quindi in considerazione l'idea di spazio tra mura e circonvallazione viaria che si
è venuta delineando nel tempo nella città: gli usi e i costumi cittadini hanno infatti stratificato negli
spazi vicini alle mura una serie di servizi che, evidentemente, risultano utili e graditi all'uso del
sistema urbano per come è cresciuto e si è stabilizzato.
Una sintetica analisi porta ad identificare come questi spazi siano vocati ad accogliere parcheggi,
piccole attrezzature di servizio e una quota importante di verde pubblico che realizza un connubio
verde attrezzato-mura cittadine che appare soddisfacente dal punto di vista funzionale e realizza
un sistema di qualità urbana di cui godono questa e molte altre città toscane: quelle che hanno
fortunosamente mantenuto un anello di verde intorno alla memoria della città murata, una scelta di
qualità della vita oltre che di valorizzazione del bene storico-artistico.
L'input progettuale quindi non ha ragione di discostarsi da un modello ormai consolidato dal punto
di vista funzionale; inoltre il fatto che sia stato realizzato recentemente un parcheggio sotterraneo
allo scopo di liberare l'area dalla presenza di autovetture o volumi, proprio in un tratto ove il
rapporto con le mura si rivela di primario interesse, ci convince a prevedere per l'area un assetto
evocativo e una destinazione riservata alla sosta pedonale di qualità, alla meditazione e al
godimento del tempo libero anche in considerazione del felice orientamento Nord-Sud.
L'area, come si diceva, è del tutto occupata dal parcheggio sotterraneo e, al di sopra, lo spazio
orizzontale è vuoto ed anonimo, caratterizzato solo da un disegno geometrico della
pavimentazione tendente ad orientare lo sguardo a mezzo di una simmetria assiale perpendicolare
alle mura.
Si pone dunque il tema progettuale della realizzazione di uno spazio verde.
Una prima idea di sistemazione a verde di tipo tradizionale risulta ostacolata dalla mancanza di
terreno e, del resto, anche rimodellazioni superficiali importanti attraverso riporti, allo scopo di
creare un parco verde, andrebbero incontro a problematiche di carico, di imbibizione da parte di
acque meteoriche e di scarico: insomma la scelta di realizzare un giardino e/o spazi per la sosta e
il tempo libero deve incontrare nuove soluzioni.
Anche l'approccio con il disegno della pavimentazione e degli spazi collaterali destinati alle griglie
di aerazione, alle scale e ad un verde di contorno dovrà essere assolutamente leggero e, nello
stesso tempo, assumere quanto esistente come elemento da integrare in un assetto futuro anche
per pensare ad un intervento dai costi contenuti: l'attuale sistemazione della piazza viene quindi
assunta come dato di progetto e non come elemento da negare e rigettare.
La sintesi progettuale, come metodo e come approccio, deriverà quindi più dalle tecniche di
progettazione “site-specific” (allestimento “artistico” di uno spazio, quindi sempre pratica
architettonica) che assume le peculiarità del luogo e, attraverso l'uso di forme e materiali anche
innovativi, cerca di mostrarne le varie sfaccettature che, attraverso la lente poetica dei progettisti
(vorremmo dire in questo caso attraverso l'uso dello spazio e l'articolazione delle funzioni) indicano
un sistema di segni che ri-scopre lo spazio e ne mostra le qualità espressive intrinseche.
La nuova piazza.
Se non è possibile (o non è economico) realizzare un giardino tradizionale “orizzontale” la scelta
progettuale cadrà sulla realizzazione di un giardino “verticale”, o meglio sulla realizzazione di un
sistema di quinte, ordite lungo le direttrici pedonali di passaggio e di scorrimento, pensate per
lasciare libero il transito nella piazza e, allo stesso tempo, creare un microclima da
ombreggiamento adatto alle ombre estive e al soleggiamento debole ma basso dell'inverno.
Le strutture sono essenzialmente telai in profilo scatolare metallico zincato, fissate con tirafondi
alla soletta cementizia e opportunamente controventate, che contengono delle reti metalliche:
questi elementi verticali ospitano e favoriscono la crescita di piante rampicanti che, nel volgere di
qualche stagione, andranno a colorare e ombreggiare tutta la piazza: il passaggio continuo è alto
2,50 metri e l'altezza totale del verde è 7,50 metri.
Queste strutture parallele, che contengono anche l'illuminazione della piazza, sono quattro: una
vicina ai viali e le altre poste nei pressi dell'inizio del giardino esistente davanti alle mura che
diventerà parte integrante della sistemazione della nuova piazza.
L'altezza e il disegno delle strutture sono pensate per avere sempre una visione completa delle
mura da parte degli automobilisti, dei passanti e dei fruitori: in questo modo gli sguardi sono
convogliati verso la città murata che risulta incorniciata dal verde rampicante.
Le tre file di verde verticale ravvicinate sono poste alla distanza di 5 metri e sono rifinite, nella
parte centrale, da un tavolato in legno che funge da pavimentazione ad un bar-ristoro con servizi:
la pavimentazione continua verso le mura e si inclina sul declivio verde assumendo la funzione e le
caratteristiche di una piccola arena ove è possibile realizzare spettacoli all'aperto o semplicemente
sedere e sostare comodamente avendo un nuovo punto di vista verso le mura che diventano esse
stesse protagoniste dello spettacolo urbano che si può godere dal nuovo allestimento della piazza.
Il piccolo bar (rivestito in materiale specchiante allo scopo di smaterializzare il proprio volume)
diventa fulcro di un sistema di servizi al fruitore/passante che, senza ingombrare gli spazi di volumi
(spesso chiusi nelle ore serali) può attirare alcune categorie di persone nelle varie ore del giorno e
della sera garantendo la vitalità del sistema, un servizio continuo e un ritorno economico. Il volume
posto sul tavolato in legno è attraversato da una vasca di bassa profondità che attraverso
l'evaporazione e il movimento dell'acqua agisce sul microclima (umidificazione estiva) e genera
benessere acustico. La memoria dell'eccidio di Nassiriya viene celebrata attraverso la
realizzazione di un canneto artificiale nella vasca: 50 canne rosse sono le “canne al vento” che
ricordano la leggerezza dell'essere umano nel creato, 50 canne come 50 furono le vittime del vile
attentato cui è dedicato il nome e la memoria della piazza.
Il disegno dell'installazione architettonica che caratterizza spazi e funzioni è giocato e modulato
sulle tracce preesistenti del disegno della piazza che, in modo quasi premonitorio, tracciava un
sistema orizzontale “puntato” verso le mura che si è rivelato durante le fasi progettuali: in questo
senso l'intervento proposto rispetta lo stato attuale e lo utilizza come base per proporre una
soluzione funzionale, originale, dal basso costo economico, dal minimo impatto ambientale e dalla
veloce esecuzione. Una soluzione che, rispettando la naturale vocazione dello spazio, lo guarda
con occhi nuovi e lo trasforma in un luogo nuovo dove risulterà piacevole transitare e sostare.

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    Project details
    • Year 2015
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Theme Parks, Zoos / Bars/Cafés / Lighting Design / Urban Renewal / Furniture design
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