Slow Food a Castello Savelli | Antonella Bernetti

Tesi di Laurea Nazzano / Italy / 2010

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Il Castello Savelli sorge a Nazzano intorno al XII sec..L’attuale impianto planimetrico si deve ai monaci che lo ampliarono nel XV sec.; e grazie a loro il castello diventa il punto di riferimento degli abitanti di Nazzano che ne usufruiscono per cuocere il pane nel forno e per prendere l’acqua nel pozzo, beni di primaria necessità per una popolazione a maggioranza contadina. Oggi che il castello non ha più la sua funzione originaria, rappresenta un sito d’interesse turistico ricettivo per tutta l’area a nord di Roma e il territorio grazie e a seguito dell’istituzione della Riserva Naturale Tevere Farfa; questa funzione in continua evoluzione vuole essere una prerogativa per lo sviluppo dell’intero territorio in maniera nuova e moderna da accompagnare quindi con una ricerca costante di elementi attrattivi basandosi sulle culture locali, è quindi arrivato il momento di restituire il Castello al paese e alla comunità. Seguendo questo contesto culturale ed ambientale ritengo valida ed opportuna l’idea di “riportare in vita” il Castello attraverso la formula dello Slow Food un modo del tutto innovativo per promuovere lo Slow Food e con esso la cultura di un territorio, coniugando sia l’antica tradizione di approvvigionamento del pane e dell’acqua che la contemporanea necessità di ricondurre le nostre abitudini alimentari ad un sano equilibrio ricomprendo, in questo caso, la tradizione culinaria della Valla del Tevere , proprio perché questa moderna associazione promuove, attraverso la rieducazione alimentare, la riscoperta delle tradizioni culinarie locali e il rispetto delle diversità culturali e delle tradizioni. Diverse sono le fasi da seguire per il raggiungimento di tale obbiettivo, l’analisi del contesto territoriale e storico con l’approfondimento sulle varie possibilità di riutilizzo dei castelli e relativi esempi, il rilievo con la successiva valutazione degli spazi effettivamente disponibili, la ricerca di elementi delle tradizioni locali compatibili con la filosofia Slow Food e infine l’allestimento  funzionale degli spazi nel rispetto della struttura del castello.


Il progetto si sviluppa intorno all'idea di ridare vita al castello attraverso l'istallazione, nel cortile centrale, di un albero rappresentato in maniera simbolica dai tubi degli impianti di condizionamento e elettrico, l'albero in quanto simbolo naturale e antico di rinascita si sviluppa in verticale portando aria e luce ai vari livelli. Le "radici" partono dall'ex cisterna e portano di nuovo "Vita" al castello ramificandosi ai vari livelli con tubi a vista di varie dimensioni. L'impianto di condizionamento e di tipo a parziale ricircolo e distribuisce aria nei locali attraverso tubi in rame. I motori dell'impianto si trovano nella copertura della torre mastio, i tubi l'attraversano per l'intera altezza per arrivare fino al piano interrato nell'ex cisterna dove portano aria ai tubi di distribuzione che salgono nel cortile e distribuiscono l'aria ai vari livelli creando cosi un ciclo. L'intero edificio è servito dall'impianto di condizionamento a parziale ricircolo che può riscaldare in inverno e raffrescare in estate, dato che non tutti i locali sono dotati di superfici finestrate sufficienti a garantire il ricambio di aria l'impianto garantisce ovunque il benessere quindi, se necessario, si possono non aprire le finestre per non alterare la temperatura interna dell'intera struttura. L'impianto elettrico dall'ex cisterna sale nel cortile passando, i cavi passano all'interno di un tubo rivestito in rame e vengono distribuiti ai vari livelli. L'impianto elettrico è a vista in rame e ottone.

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    Il Castello Savelli sorge a Nazzano intorno al XII sec..L’attuale impianto planimetrico si deve ai monaci che lo ampliarono nel XV sec.; e grazie a loro il castello diventa il punto di riferimento degli abitanti di Nazzano che ne usufruiscono per cuocere il pane nel forno e per prendere l’acqua nel pozzo, beni di primaria necessità per una popolazione a maggioranza contadina. Oggi che il castello non ha più la sua funzione originaria, rappresenta un sito...

    Project details
    • Year 2010
    • Status Research/Thesis
    • Type Restoration of old town centres / Feasibility Studies / Bars/Cafés / Pubs/Wineries / Restaurants / Interior Design / Custom Furniture / Monuments / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Furniture design / Building Recovery and Renewal
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