Residenze monofamiliari | Fabio Tondelli

Il sito risiede nell'area centrale del Comune di Bogliasco con una superficie di 556m² compreso tra via Giuseppe Mazzini e l’antico carruggio che attraversa la cittadina. Il contesto è composto da edifici prevalentemente con funzione residenziale di altezza variabile tra i cinque e i tre piani fuori terra con il tipico assetto ligure, tendente a creare una facciata continua lungo i margini stradali. Il lotto attualmente ha funzione agricola, presenta piccole coltivazioni private e uno stato vegetazionale, piuttosto incontrollato, diviso in due terrazzamenti con muri di contenimento lapidei. E’ il classico spazio interstiziale nato dalla mala gestione del territorio urbano. L'intervento in tale sito è reso ancora più complicato dall’importante, quanto fastidiosa, presenza del ponte ferroviario che, tagliando a metà l’intero paese, rappresenta ormai un vero manufatto con il quale si ha l'obbligo di relazionarsi e confrontarsi. Un elemento di pregio consiste nel classico carruggio ligure che lambisce il lato sud-est del lotto conducente direttamente al mare e agli altri percorsi storici. La bellezza di tale elemento è sottolineata dalla tradizionalità costruttiva che riprende in maniera esatta i tipici percorsi con ciottoli arrotondati ai lati e presenza di lastre di pietra e laterizio al centro.

Analizzando il contesto e le caratteristiche costruttive tipiche di queste zone si è pensato di realizzare un edificio che potesse sfruttare la singolarità della configurazione orografica presente nel contesto urbano. La progettazione ha riguardato principalmente lo studio per un indirizzo residenziale del lotto. Le sue limitate dimensioni e le difficoltà di inserimento  per un qualsiasi altro elemento ci hanno portato a ideare un manufatto che non fosse in competizione con il costruito limitrofo, di elevate altezze, preservando allo stesso tempo lo squarcio prospettico sulla sottostante vallata che le condizioni originarie lasciano solo intuire.

Gli obbiettivi sono stati tradotti nella realizzazione di due residenze indipendenti dotate di ingressi separati e con una planimetria più estesa rispetto a quella che una residenza urbana possa offrire. Questo con lo scopo di far pensare più ad una residenza di natura rurale che cittadina.La residenza mantiene esattamente la conformazione a terrazzamento dando come unica soluzione una residenza ipogea disposta sui due livelli: quello a livello del carruggio contiene la zona notte mentre al piano superiore risiede la zona giorno. Esternamente la costruzione mantiene gli elementi  lapidei di contenimento rivisitati tramite il sistema a gabbioni in modo da dare una connotazione personale e contemporanea, escludendo una qualsiasi idea di mera copiatura che darebbe  un muro a secco.

Le problematiche che comporta una residenza di questo tipo sono varie a partire dalla difficoltà di illuminazione degli interni. A questo si è trovata soluzione tramite lucernari che oltre a garantire luce danno un particolare effetto, accentuato dallo spessore del solaio che ospita il tetto a giardino. Quest’ultimo, oltre a garantire funzioni di isolamento termico, da la possibilità di usufruire di uno spazio verde privato, ormai raro nei contesti cittadini. Tuttavia alcuni ambienti della zona giorno rimanevano ancora non adeguatamente illuminati; per ovviare a questo problema si è  aperto un patio interno con vetrate trasparenti che garantiscono una maggiore illuminazione ed un possibile ampliamento della superficie calpestabile interna  grazie alla possibilità di aprire le vetrate.

Successivamente abbiamo posto attenzione al lato strada che con l’eguale altitudine con il marciapiede pubblico, ci poneva di fronte a varie opzioni.  Per evitare il passaggio di persone indesiderate all’interno della proprietà privata si è pensato alla possibilità di uno spazio  pubblico composto da una seduta continua in ardesia e da elementi divisori murari. Quest’ultimi, non di natura lapidea, ma realizzati con intonaco, permettono di dialogare formalmente con i fabbricati che presentano la stessa rifinitura. Per creare una soluzione di continuità con i muri sottostanti, e nel contempo mantenere una visuale sul paesaggio, si sono intervallati i setti murari con squarci vetrati.

La stessa soluzione formale è presente sui prospetti, che oltre a garantire il giusto apporto di illuminazione interna, scandisce in maniera chiara e netta la superficie muraria  componendo un vero e proprio manufatto architettonico in grado di valorizzare il carruggio. Questa importante zona storica è stata enfatizzata attraverso una scalinata di collegamento con la strada, vista la forte differenza di quota, permettendoci di realizzare qui gli ingressi alle residenze. L'edificio non cerca quindi di nascondersi, bensì di mimetizzarsi, sottolineando la sua presenza più di quanto avrebbe permesso un qualsiasi elemento architettonico che avrebbe snaturato la vera essenza di questo spazio.