Concorso Palazzo Rendelstein a Bolzano | Armando Marra

Bolzano / Italy / 2005

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CONCETTO ARCHITETTONICO

Gli obiettivi che abbiamo perseguito nella elaborazione della nostra proposta progettuale sono i seguenti:

• recupero ed integrazione di alcuni elementi architettonici preesistenti (memoria);

• ricerca di una nuova immagine architettonica, che mantenga inalterati i rapporti volumetrici originari (architettura contestuale);

• applicazione dei principi propri dell’architettura bio-climatica (inserimento ambientale);

• ricerca della qualità dell’abitare, ottimizzando la distribuzione funzionale e la flessibilità delle unità abitative;

• applicazione di principi e tecnologie funzionali ad una rapida esecuzione dell’opera ed a una gestione economica dell’immobile nel tempo (prefabbricazione, impiantistica d’avanguardia, ecc.)

La presenza, nel lotto in questione, di un complesso edilizio caratterizzato in parte da elementi di un certo pregio architettonico (vd. i corpi di fabbrica delle cantine vinicole, risalenti ai primi del Novecento), ci ha indotto a considerare la possibilità di un loro recupero integrato all’interno del nuovo organismo edilizio.

Ecco dunque la scelta di fare ‘germogliare’ il ‘nuovo’ da ciò che ha valenza storica, conservando testimonianza e memoria di un luogo così come appariva originariamente.

In buona sostanza, si è pensato che muri forati da aperture incorniciate da pregevoli fregi lapidei, spazi interni caratterizzati da volte e voltine a botte, quinte architettoniche sobrie ma ormai parte integrante di un patrimonio urbanistico consolidato, accrescessero sensibilmente la qualità del nuovo intervento.

Il secondo obiettivo che si è voluto perseguire è stato quello di non stravolgere i rapporti volumetrici preesistenti, distribuendo la cubatura in modo da mantenere la percezione d’insieme originaria, seppur con un’articolazione più accentuata.

A questo scopo, si è concepito l’intero apparato architettonico come una ‘sequenza di diaframmi’ più o meno permeabili alla vista:

• la parete-recinto di separazione lungo via Weggenstein;

• le porzioni di quinte murarie recuperate dall’edificio originario;

• le pannellature a griglia scorrevoli poste sui fronti principali dell’edificio.

Si ottiene così l’immagine di un volume dai contorni indefiniti che di sera, quando viene attivata l’illuminazione artificiale, si smaterializza, rivelando le varie parti che lo compongono internamente.

L’intento è dunque di realizzare un “inserimento silenzioso” all’interno del tessuto urbanistico-ambientale, anche tramite l’impiego di materiali appropriati, capaci di rendere virtuoso il rapporto fra l’antico ed il moderno.

In buona sostanza, si è perseguito un linguaggio architettonico “contestuale”.

La ricerca di un’adeguata risposta alle esigenze di una elevata qualità dell’abitare, ha portato ad una grande attenzione per quanto riguarda la distribuzione funzionale, la dotazione di spazi interni ed esterni e l’applicazione dei principi dell’architettura bio-climatica.

Il complesso edilizio si articola in cinque livelli fuori terra (residenza e quota parte di terziario) e tre livelli interrati (garage, cantine, archivi, vani tecnici).

Il taglio degli alloggi è stato concepito secondo il criterio della flessibilità, ovvero si possono ipotizzare unità abitative di superficie più o meno grande, in base alle richieste del mercato.

Per aumentare la possibilità di illuminazione e ventilazione naturale per i vani accessori (vani cottura e bagni), nei piani superiori (dal terzo al quinto livello fuori terra) si è introdotto un cavedio adeguatamente dimensionato.

In totale sono stati ricavati nr. 23 alloggi, di cui nr. 3 duplex (vd. le tipologie al piano terra, lato sud).

Gli spazi destinati ad uffici sono stati ricavati all’interno della parte di edifico esistente, distribuiti su due livelli, per un totale di nr. 3 unità a loro volta divisibili.

I garage sono costituiti da nr. 67 posti-auto, di cui nr. 61 per i residenti e nr. 6 per i visitatori.

L’orientamento dell’intero edificio è concepito in maniera da ottimizzarne l’esposizione ai raggi solari: il fronte sud, su cui affaccia la maggior parte dei soggiorni; il fronte nord, rivolto su via Weggenstein, necessita di accorgimenti particolari dal punto di vista della coibentazione termica e dell’ampiezza delle aperture.

I balconi sono concepiti in maniera tale da garantire il maggior guadagno termico possibile, in funzione dell’incidenza dei raggi solari, durante l’inverno e un adeguato riparo in estate (con l’ulteriore contributo dei pannelli grigliati scorrevoli posti sul filo esterno dei balconi stessi).

Il tetto giardino aumenta il comfort dal punto di vista termico, acustico ed ambientale, anche in funzione delle recenti normative.

L’impostazione progettuale, sia dal punto di vista strutturale (ampio uso della prefabbricazione e di tecnologie innovative), sia da quello impiantistico (pannelli radianti, ventilazione controllata, coibentazione termica, ecc.) consentono di considerare l’investimento vantaggioso sotto il profilo costruttivo, commerciale e gestionale.
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    Project details
    • Year 2005
    • Client Oberalp AG Salewa
    • Status Competition works
    • Type Multi-family residence
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