Riqualificazione urbana | Luca Farinelli

Croviana appare oggi priva di un centro e di una vera e propria piazza, e ha quasi l’aspetto di una città lineare: un percorso coincidente con la strada statale che l’attraversa, e un insieme di episodi (monumentali, architettonici, commerciali) che quest’ultima isola anziché congiungere.

Il progetto si pone dunque due obiettivi: da un lato cerca di individuare ed enfatizzare un centro cittadino, dall’altro di ricucire in un’unica maglia i luoghi e le funzioni che la strada oggi separa, per rivitalizzarli e trasformarli in veri e propri attrattori. Le scelte operate e le azioni suggerite mirano da un lato a recuperare l’esistente e valorizzare potenzialità non ancora sviluppate, dall’altro a connettere tra loro i luoghi e generare condizioni favorevoli alle relazioni tra i cittadini.

Gli strumenti adottati sono elementi peculiari dell’impianto urbano, ripensati e declinati per trasformarli da limite in risorsa. In particolare si reinterpretano la viabilità, dato il rilievo che assume in un aggregato urbano attestato lungo una strada, e le altimetrie, elementi ineliminabili dal paesaggio montano, ma anche ricordo della formazione di Croviana per sovrapposizione dei due borghi di Carbonara e Liciasa.

La strada Statale è ripensata come “vettore” di connessione: connessione fisica tra luoghi, ma anche in senso lato. Il progetto propone cioè di configurarla come una smart street, una strada intelligente, multimediale e multiservizi che integri le tecnologie più all’avanguardia di “illuminazione intelligente” e di connettività a banda ultralarga. La luce urbana a led dimmerabili è controllabile in remoto tramite computer o tablet consentendo un notevole risparmio energetico. Si prevedono inoltre servizi per cittadini e turisti: stazioni di ricarica elettrica, colonnine sos, video sorveglianza, wifi libero, totem multimediale per informazioni utili (turismo, meteo, traffico, parcheggi disponibili.)

Le altimetrie, elementi caratteristici del paesaggio montano, vengono reinterpretate in chiave funzionale come raccordo tra aree di differente utilizzo; rappresentano una suggestione di carattere storico, richiamando la formazione dell’abitato per sovrapposizione dei due borghi di Carbonara e Liciasa, infine conferiscono dinamismo all’intervento disegnando forme e tagli irregolarmente dislocati nello spazio e creando visuali molteplici sui punti più significativi della città. Come al termine di una salita, arrivando “in cima”, il visitatore guadagna una vista privilegiata sulla piazza di nuova creazione e lì sosta come in un salotto urbano.

Adatta, per le sue dimensioni, ad ospitare molteplici attività, la piazza è pensata come nuovo fulcro del paese e come polarità “civica” che si affianca a quella commerciale e a quella religiosa adiacenti. Concepita secondo un’organizzazione a livelli che ripropone in senso funzionale un elemento peculiare del paesaggio montano, istituisce una continuità formale con il paesaggio e genera un punto di osservazione privilegiato sulla chiesa e sul complesso dell’intervento.

Ugualmente omaggio al paesaggio e alle costruzioni locali, è il muro a sacco che perimetra l’area della nuova piazza. L’accesso avviene dalla strada, a quota 0. Alla quota -1 trova posto un parcheggio che, integrando gli spazi di sosta esistenti, serve l’intero centro cittadino. Tra le quote +1 e +3 si snodano due aree destinate alla sosta: una verde e una in legno, entrambe con sedute e alberi che rendono più gradevole la sosta e fanno di questo spazio un salotto urbano dove ritrovarsi e incontrarsi.