Palazzetto Polivalente | renato melai

Torri di Quartesolo / Italy / 2001

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il progetto è risultato voncitore di concorso di affidamento .


il tema proponeva la progettazione di un complesso per lo sport e per il teatro,contemporaneamente.


PREMESSA


 


Gli obiettivi che si pone l’Amministrazione comunale di Torri di Quartesolo ed il progetto conseguentemente predisposto dall’UTC presentano un notevole grado di complessità per la polifunzionalità richiesta, la complessità di ciascuna funzione, la presenza di numerosi vincoli derivanti dalle caratteristiche dell'area e dalle prescrizioni di PRGC.


 


La polifunzionalità


Come evidenziato dalla relazione che accompagna il progetto, l'edificio è articolato in due parti:


·      la prima (pt e 1°p fino a 7 metri dal piano di campagna) è destinata per un periodo transitorio di almeno 22-24 mesi a palestra polifunzionale e relativi servizi;


·      la seconda (il 2°p tra i 7 e gli 11 metri dal piano di campagna) è destinata ad altre attività collegate allo sport, come ad esempio l'associazionismo, od eventualmente ad attività private di tipo terziario.


Entrambi le parti, ultimata la ristrutturazione del palazzetto dello sport, dovranno essere convertite ad attività produttive, artigianali, commerciali e di servizio, ed eventualmente essere cedute ai privati.


 


La complessità delle funzioni


Il passaggio dall'uso sportivo pubblico all'uso produttivo privato richiede un elevato livello di flessibilità perché le caratteristiche prestazionali richieste dalle due funzioni sono complesse e molto diverse.


Si richiamano per punti solo i temi più importanti:  


§ Accessibilità - per la palestra, pubblico ed atleti devono avere accessi separati, la palestra e il deposito devono essere accessibili ai mezzi pesanti, l'infermeria alle ambulanze; per gli usi produttivi, gli accessi devono essere distinti per pubblico e merci, con flussi temporali e quantitativi diversi e con diverse problematiche di controllo, variabili per tipo di attività;


§ Visibilità - molto importante per le attività produttive che possono valorizzare la visibilità dal vicino sistema autostradali


§ Ricambi d'aria e livelli d'illuminamento naturale -  presentano standards diversi


§ Tipo e livello di riscaldamento o condizionamento dei locali


§ Numero e posizione dei blocchi servizi


§ Accessibilità ai disabili


§ Prevenzione incendi e vie di fuga


§ Portata a metro quadrato dei solai, conseguente dimensionamento degli elementi portanti verticali, eventuale presenza di carri ponte


 


Caratteristiche dell'area e prescrizioni del PRGC


L'area effettivamente edificabile risulta ristretta dalla presenza di numerosi vincoli, per effetto dei quali l'orientamento del fabbricato diventa vincolato e la sua forma funzionale deve essere smussata agli angoli per adattarsi alle fasce di rispetto autostradali.


Queste limitazioni comportano delle difficoltà per le organizzazioni funzionali interne e per l'articolazione dei volumi architettonici; in particolare per l'uso sportivo nascono problemi per l'installazione delle tribune e la visibilità del campo, mentre per l'uso produttivo risulta limitata la regolarità delle pilastrature e, di conseguenza, degli spazi interni.


Inoltre il PRGC prevede una cubatura edificabile di 15.000 metri cubi, ed essa risulta sensibilmente superiore a quella necessaria per una palestra polifunzionale adatta al gioco della pallamano, la quale con dimensioni regolamentari e completa di spazi per servizi, spogliatoi, tribune ed attività collegate non supera i m. 45x36x7 = 11.340 mc.


 


Il progetto predisposto dall'Ufficio tecnico Comunale affronta correttamente questa complessa problematica, privilegiando la completa utilizzazione dei parametri urbanistici dell'area e la destinazione ultima del fabbricato, cioè quella che diremo genericamente produttiva; coerentemente con questa impostazione, anche il rendering mostra il complesso dalla tangenziale, cioè evidenzia la sua visibilità e capacità di richiamo “commerciale”, benché l'accesso effettivo sia prevedibile da Via Savona, cioè dal lato opposto.


 


 


CRITERI DI ELABORAZIONE DELLE PROPOSTE


 


La presente relazione si propone di analizzare il tema ed il progetto proposto in funzione della sua utilizzazione immediata (destinazione a palestra ed attività collegate) prefigurando quali affinamenti si possano introdurre per renderlo più funzionale alle richieste dell'Amministrazione e compatibile con le normative vigenti, in particolare con quelle CONI.


Le proposte così individuate sono state poi confrontate con le esigenze  delle attività produttive previste in futuro, ed è stato verificato il loro grado di flessibilità e d’adattabilità.


Nell’elaborare tali riflessioni, per ampliare la gamma delle soluzioni offerte all’Amministrazione, l’ATP ha voluto esplorare due diversi indirizzi:


·      il primo è più fedele al progetto proposto dall’Amministrazione (proposta A)


·      il secondo è più propositivo sia dal punto di vista funzionale che compositivo (proposta B)


 


E’ interessante rilevare che, pur nella diversità dell’approccio, le due riflessioni giungono a soluzioni simili ed è probabile che, grazie ad ulteriori verifiche ed approfondimenti, esse possano essere integrate dal punto di vista funzionale, diversificando solo la forma architettonica


In ogni caso, le problematicità individuate e le soluzioni proposte sono rivolte a garantire una struttura sportiva perfettamente funzionante e con elevati livelli di qualità, durata ed affidabilità, con costi gestionali ridotti al minimo, in grado di garantire la completa accessibilità ai disabili, rispondente alle normative di prevenzione incendi e alle disposizioni di sicurezza per i locali di pubblico spettacolo.


Esse sono state ripetutamente attuate e collaudate, con grande adattabilità alle molteplici situazioni  nelle quali i membri del raggruppamento hanno realizzato degli impianti sportivi coperti ed in particolare palestre e palazzetti per lo sport.


 


L'analisi e le proposte tengono conto dei seguenti criteri:


1.   rispetto dei requisiti normativi in particolare per quanto attiene


-     distanze e normativa urbanistica


-     dimensioni dei campi di gioco ai fini dell'omologazione CONI


2.   requisiti funzionali con particolare riferimento a:


-     flessibilità delle vie di accesso e degli spazi di attività anche ai fini di eventuale utilizzazione da parte di altre attività sportive ed associative


-     flessibilità degli spogliatoi con suddivisione in sub-unità funzionali


-     completa accessibilità ai disabili con eliminazione di tutte le barriere architettoniche ed adozione di servizi  standardizzati


-     criteri di gestione della struttura ed eventuali servizi integrativi


-     presenza di pubblico e rispondenza alla normativa di prevenzione incendi


3.   requisiti architettonici in ordine a:


-    


-     valore architettonico dell'intervento che deve essere forte per sottolineare l'impegno dell'Amministrazione a completare l'area ed a qualificare la struttura come centro sportivo di livello nazionale e luogo di aggregazione dei giovani, ma anche, in secondo tempo, di un centro a destinazione commerciale e produttiva in ottima posizione e non banale nella sua organizzazione spaziale.


        Si evidenzia che la proposta (B) pone particolare attenzione ai requisiti architettonici, sia sotto il profilo dell’inserimento nel contesto ambientale, sia nella proposta di una forma fortemente connotata ed avvolgente.


4.   requisiti costruttivi ed economici in ordine a:


-     rigoroso contenimento dei costi con l'adozione di materiali costruttivi e tecnologie ad alto durabilità e di gradevole aspetto, caratterizzati da un favorevole rapporto costo qualità;


-     limitazione dei tempi di realizzazione dell'intervento che ordinariamente, per tale tipo di costruzione, prevediamo in 300 giorni contrattuali.


In particolare i requisiti sopra indicati potranno essere perseguiti con l'adozione di strutture parzialmente prefabbricate sia negli elementi strutturali (strutture di copertura con travi reticolari in acciaio, c.a. precompresso o travi in legno lamellare), sia nei componenti costruttivi (blocchi parete a rapido assemblaggio nelle parti ad altezza degli utenti, pannelli coibentati in acciaio zincato e preverniciato nella parte alta delle pareti e nelle coperture, finestrature con serramenti continui a taglio termico).


-     verifica del rapporto costo/qualità dei materiali anche in funzione delle tradizioni delle disponibilità locali, oltre che dell'andamento dei costi delle forniture; tale verifica risulta particolarmente opportuna per individuare eventuali alternative all'impiego dei materiali metallici, sia strutturali che di rivestimento, attualmente soggetti ad una forte lievitazione dei costi.


 


 


Normativa di referimento


 


Si articola a diversi livelli:


·           per gli aspetti più propriamente urbanistici ed edilizi dovranno essere verificate le norme del PRGC vigente e della legislazione nazionale e regionale; questa verifica dovrà essere particolarmente approfondita per la proposta B, anche in relazione alla fattibilità dei collegamenti previsti con gli edifici già esistenti


·           sotto il profilo idrogeologico si applicano le prescrizioni del PRGC stesso e della sua relazione geologica, nonché eventuali altre norme di salvaguardia applicabili all'area in questione;


·           per quanto riguarda le caratteristiche degli spazi destinate alle attività sportive e di tutti e relativi servizi si deve fare riferimento alla vigente normativa CONI ed in particolare alla deliberazione della G.E n.1492 del 19/12/97;


·           particolare attenzione dovrà essere riservata alle norme di prevenzione incendi del D.M. 26/8/92 e nel caso di presenza di pubblico, quasi certamente dovrà essere richiesto anche il parere della Commissione Provinciale di Vigilanza;


Infine l'edificio dovrà risultare conforme alla complessa normativa tecnica che regola la costruzione degli edifici pubblici; in particolare grande attenzione, non solo formale, deve essere riservata:


·           al rispetto della più recente normativa antisismica, in funzione della classificazione del territorio comunale


·           alla L.13/90 e relativo regolamento di esecuzione, al fine di assicurare l'effettiva utilizzazione dell'impianto anche ai disabili;


·           all'intera normativa relativa il risparmio energetico (L.10/91 ma anche energia solare e cogenerazione per ridurre le spese di gestione)


·           alla previsione delle modalità dei tempi di manutenzione programmata, mediante la predisposizione dei libretti di manutenzione previsti dalla L.494/96 e dal dpr 554/99, sempre al fine della riduzione dei costi di gestione.


 


 


LE PROPOSTE PROGETTUALI  PER L’IPOTESI  (B)


 


L’ipotesi (B) recepisce anch’essa le richieste di polifunzionalità e flessibiltà espresse dall’Amministrazione e le estende anche possibilità di sviluppo dell’edificio nel suo primo allestimento ad uso sportivo.


Infatti al momento attuale non solo risultano imprevedibili le attività produttive, commerciali o terziarie che potranno insediarsi nella struttura al momento della sua futura trasformazione, ma neppure è possibile prevedere:


·      quale sarà la capacità della struttura realizzata ad inserirsi nel suo intorno e a modificarlo, ad attrarre attività specializzate, ad influenzare le stesse abitudini dei cittadini di Torri di Quartisolo attraverso l’offerta di nuovi servizi;


·      quali tra le attività compatibili con il suo primo allestimento funzionale saranno suscettibili di un forte sviluppo autonomo; si consideri infatti, oltre al gioco della pallamano, la possibilità di uso come:


palestra per la pallavolo e la pallacanestro


palestra per la ginnastica artistica, attività già fortemente attiva a livello locale, con un buon numero di praticanti ed un ottimo livello agonistico


palestra articolabile in sub spazi per corsi di ginnastica per bambini, anziani, sport specialistici in genere


sala per concerti e conferenze


spazio per spettacoli con presenza di pubblico,


spazio per scuole di danza classica e moderna


 


 


 


Requisiti dimensionali della palestra


Le dimensioni richieste per il gioco regolamentare della pallamano sono di m. 20x40 più le fasce di rispetto di m.1 sui lati lunghi e m.2 sui corti, per un totale di m. 20x44. Altezza m. 7,00.


In sede progettuale si è modificata la fascia di rispetto in modo da permettere la presenza delle panchine per i giocatori ed ottenere maggior garanzie all’attività di gioco .


La soluzione adottata permette maggior visibilità del campo dalle tribune,in quanto la spezzata così ottenuta risulta assimilabile alla curva della visibilità teorica.


Queste dimensioni consentono di praticare anche tutti gli altri giochi di squadra ed attività di palestra, perché la pallacanestro e la pallavolo richiedono metri 19x34, la ginnastica  artistica metri 20x40 e tutte le altre pedane (scherma, judo, pugilato, pesistica ecc.)  dimensioni inferiori.


E' consentito il gioco regolamentare anche del calcetto e del tennis.


Le utilizzazioni effettivamente ammesse, oltre alla pallamano, dovranno dunque essere individuate solo in funzione delle richieste dell’utenza e dei criteri di gestione e determineranno la scelta del materiale di pavimentazione e del tracciamento dei diversi campi.


Le dimensioni sopra indicate sono nette e libere da ingombri pericolosi; i pilastri dovranno perciò essere inglobati nelle murature (o protetti) almeno per la parte ad altezza d'uomo.


 


La presenza degli spettatori


Il progetto dell’UTC prevede la presenza di 250 spettatori sistemati su tribune in c.a, collocate sul lato sud della palestra in posizione rialzata


Si propone di prevedere delle tribune telescopiche in acciaio zincato, posate sia  complanari al piano di gioco,sia in posizione sopraelevata di metri 2,00 rispetto ad esso,


Si prevede che per rispondere all’immediata esigenza sportiva siano sufficienti tre moduli di 7,5mt di lunghezza,ed altezza mt2,6, disposte su 6 file con una capienza di 260-280 posti, eventualmente complete di poltroncine di seduta in plastica stampata colorata,posizionati sul piano posto a +2mt dal livello del gioco


Questo tipo di soluzione risulta più gradevole visivamente, più comoda per gli utenti, più costosa delle soluzioni fisse ,essa può permettere,però notevole flessibilità e l’utilizzo per altre attività sportive o sociali durante la settimana ,garantendo un filtro acustico e visivo rispetto al campo di gioco,situato a livello inferiore di metri 2


Per soddisfare le esigenze di flessibilità della struttura ,trasformabile in sala conferenze o sala musica o teatro ed ottenere la compresenza di 500 spettatori ,è sono previste complanari al piano di gioco n 6 nicchie di alloggiamento di tribune telescopiche per complessivi  260 -260 spettatori.


Nel progetto sono previste n,2 tribune telescopiche al piano di gioco ,alle altre potranno provvedere in futuro,qualora si manifesti l’esigenza.


Il tipo di tribune previste sono spostabili su ruote con motorizzazione elettrica ,pertanto possono essere posizionate secondo le esigenze di pubblico ,di visibilità,di acustica.


 


Infine è essenziale che gli spettatori dispongano della completa visibilità del campo: di conseguenza i pilastri saranno posizionati alle spalle delle tribune, portando la luce delle travi copertura a circa 26 metri di media, come meglio illustrato nelle caratteristiche strutturali.


L'altezza dell'area pubblico-tribune per le partite è prevista di m.4,50,


 


 


 


 


 


 
 

 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 



Gli spogliatoi ed i servizi


Per norme CONI, per ridurre spazi e costi di costruzione e gestione, spogliatoi e servizi sono proposti accorpati in un unico blocco di metri 25 x 8,70  circa,oltre ad un blocco  istruttori ed amministrativo di circa metri 9,00x9,00 circa da realizzare al piano terreno in zona nord-est separati dal vano scale ed ascensore-porta barelle da una porta tagliafuoco REI 120. Ad essi adiacente è prevista la centrale termica ,articolata a doppia altezza ;lo spazio per il deposito trova più comoda sistemazione al primo piano  lungo il lato est della palestra ed avrà dimensioni di circa mq 42..


Si evidenzia che dal punto di vista normativo è sufficiente un'altezza netta di m.2,70, ma questo limiterebbe l'uso futuro a locali accessori o a servizi; perciò, per garantire la massima flessibilità, si prevede un'altezza netta  di metri 3,00 prevista in facciata.


L'area a servizi sarà adeguato agli usi previsti, incluse le competizioni a livello nazionale, e sarà quindi costituita da una batteria di spogliatoi-utenti di circa 90 mq. (escluso locali servizi e docce) suddivisibili a secondo delle esigenze, rispettivamente in 4 unità spogliatoi autonomi, con due unità servizi-docce in comune. Due devono essere invece i locali spogliatoi-servizi destinati, a secondo dell'uso, agli allenatori/arbitri ed infine un locale infermeria ,posta al piano palestr e direttamente collegabile con l'interno e l'esterno della palestra tramite scala o ascensore porta-lettiga.


L'organizzazione degli spogliatoi sarà di tipo modulare per tenere particolare conto della flessibilità d'uso della palestra (uomini-donne, squadre in competizione, turni distinti e sovrapposti di utenti).


Ogni spogliatoio sarà direttamente collegato tramite zona filtro (dotato di lavabi e fontanella) ad un locale con sei docce poste in batteria, fruibili dai disabili e da due wc, anch'essi attrezzati per disabili. Le docce saranno a piano continuo piastrellato e paraspigoli in gomma. La chiusura scorrevole della porta di comunicazione tra i due spogliatoi, garantirà la possibilità di parzializzarne l'uso in funzione del tipo e numero di utenti. 


Agli spogliatoi per gli atleti devono aggiungersi, con percorsi separati, i gabinetti per il pubblico, suddivisi per sesso,questi sono previsti al piano palestra ed al piano tribuna.


Si evidenzia che verranno approfondite anche le problematiche connesse al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale ed in particolare, sarà valutata la possibilità di adottare un sistema di riscaldamento dell'acqua idrosanitaria a pannelli solari, sistema che a parità di prestazioni, consentirebbe un forte risparmio sui costi di gestione e manutenzione.


 


Gli spogliatoi sono abitualmente dotati di un impianto di aspirazione dell'aria viziata e dei vapori con comando automatizzato a sensori; tuttavia, considerata la loro posizione perimetrale e la polifunzionalità del complesso, sembra opportuno privilegiare la ventilazione e l'illuminazione naturali mediante un adeguato numero di grandi finestrature con apertura a wasistas, protette contro l’introspezione, che concorreranno a caratterizzare anche esternamente la forma del complesso ed il ritmo compositivo delle facciate.


 


Le attività integrative


Una struttura sportiva deve essere anche punto di aggregazione sociale e punto di riferimento per le attività associative e sportive; questa valenza deve essere tanto più valorizzata nel nostro caso, che dispone di ampi ed adeguati spazi.


In primo luogo occorre un punto di sosta e ristoro a disposizione degli atleti e del pubblico, ma utilizzabile anche da utenti esterni: la piccola bouvette con grande terrazzo disposta a livello tribune i, esposto a sud -ovest, sembra la soluzione ideale e risulta perfettamente funzionale anche alle successive utilizzazioni produttive.


Infine nel progetto comunale sono disponibili circa 1050 metri quadrati di Spl che l'Amministrazione  intende destinare sia alle attività associative presenti sul territorio che alle attività produttive private; si sottolinea che la presenza dell'attività sportiva può diventare trainante per l'insediamento di attività private collegate (ad esempio negozi di articoli sportivi, abbigliamento, viaggi, ma anche mezzi da diporto, centri di divertimento, pizzerie, discoteche ecc.),


la soluzione B  propone di mettere a disposizione ,allo stato di grezzo la parte di piano terra  disponibile per questa utilizzazione ,circa 400 metri quadrati, che vengono resi disponibili parte dal riordino delle attività sportive sopra delineato, parte dalla riorganizzazione distributiva e strutturale sotto precisate.


 


L'organizzazione distributiva


Il progetto fornito dall'Amministrazione prevede che il volume della palestra occupi il piano terreno ed il 1° piano e che sopra di essa venga realizzato un 2° piano destinato ad ospitare le attività integrative.


Tale soluzione presenta i vantaggi di rendere facilmente accessibile la palestra anche a mezzi pesanti (ai fini di una futura utilizzazione) e di garantire una diffusa illuminazione ed aerazione  degli uffici mediante il tetto a shed, ma presenta anche alcuni inconvenienti.


In particolare:


§ la soletta di copertura della palestra con una luce di 23 metri, viene a far parte del volume e deve sopportare un sovraccarico di almeno 500 Kg/mq oltre al peso proprio: questo comporta l'adozione di travi ribassate alte circa 1/15 della loro luce, la quale, per l'arretramento dei pilastri indispensabile per consentire la visibilità del campo, arriva a circa 28 metri; di conseguenza l'altezza delle travi risulta nell'ordine di m.1,7-1,8 e può essere ridotta solo dall'impiego delle più costose strutture precompresse; in ogni caso tale spazio risulta cubatura inutilizzata;


§ una situazione analoga si ripete al piano superiore: l'altezza degli shed, gravati solo dal carico di neve e vento,  risulta probabilmente un poco inferiore e non fa parte del volume perché è l'ultima copertura, ma costituisce comunque un intervento impegnativo e costoso;


§ la collocazione degli spazi accessori al 2° piano preclude utilizzazioni commerciali o con forte accesso di pubblico, salvo prevedere scale mobili che rappresentano un costo aggiuntivo ed un ulteriore consumo di spazio;


§ l'evacuazione in caso d'incendio risulta più complessa e richiede opere aggiuntive.


Muovendo da queste considerazioni, si propone di destinare l'intero piano terreno agli spogliatoi e servizi oltre ad una parte delle attività integrative, prevedendo un'altezza utile di m.3,50, (o l'altezza prevista dal PRG per le attività commerciali), una maglia di pilastratura il più possibile uniforme, nell'ordine di 6-8 metri, con un solaio di copertura dello spessore finito 30 cm.


 


La superficie commerciale del piano terra si estende per un totale di circa 450 metri quadri di superficie coperta, disposta su di un unico livello, completamente finestrabile lungo lo sviluppo perimetrale.


Sopra questo primo livello si propone la creazione della piastra di accesso alle attività sportive vere e proprie, parzialmente sospesa su pilotis, collegata al piano inferiore da un doppio sistema di scala ed ascensore(di cui uno porta lettiga),e  con scala all'aperto,ubicate diametralmente opposte . Una  piastra  in corrispondenza al piano di gioco ed al piano tribune consente l'immediata evacuazione verso luogo sicuro in caso d'incendio, unisce  architettonicamente i i vari setti della costruzione, lo arricchisce di verde, permette l'accesso e la sosta all'aperto in posizione visibile e non infossata rispetto al sistema tangenziale sia degli utenti sportivi che di quelli commerciali;


 


 


 


Questa disposizione consente l'agevole movimento degli utenti senza ostacoli per i disabili, l’accesso dei mezzi di soccorso e di servizio per il trasporto di merci ed attrezzature;


Ai fini della successiva trasformazione è possibile destinare l'intero primo piano ad uso commerciale, disponendo di vetrine ed accessi almeno su 3 lati.


Il volume della palestra e delle tribune, alto 7 metri netti, può essere agevolmente suddiviso da un solaio o da un soppalco intermedio che potrà essere agevolmente realizzato prolungando in tutto o in parte la pilastratura dal piano inferiore, con piena libertà compositiva.


 


Le caratteristiche strutturali


Come anticipato al punto precedente, l'adeguamento distributivo consentirà di realizzare:


§ la soletta a terra del piano terreno costituita da un soletta in cls  su iglù dimensionata al carico,alla situazione geologica,alle norme antisismiche,in considerazione dell'appartenenza della cittadina alla categoria n3 della legge antisismica.


§ la struttura in elevazione del pt costituita da una maglia abbastanza regolare di pilastri in c.a, con un interasse indicativo intorno a 10x5 metri, che lascia grande flessibilità distributiva e consente di prevedere una soletta a pannelli prefabbricati di spessore al rustico non superiore a  24 cm., con sovraccarico di 500 Kg/mq e dotata di buone caratteristiche di rigidità per assorbire sollecitazioni e vibrazioni provocate dalla sovrastante destinazione sportiva; si evidenzia che il sovraccarico di 500 Kg/mq è idoneo anche per supermercati e per il rimessaggio di mezzi a motori fino a 25 q.li.e quindi garantisce un'ottima flessibilità funzionale;


§ al di sopra della rustico del solaio saranno predisposte le riprese dei ferri per l'eventuale prosecuzione della pilastratura ai piani sovrastanti;


§ le pilastrature del 1° e 2° piano, per motivi funzionali possono essere disposte solo lungo il perimetro ed in corrispondenza del muro di divisione tra area tribune ed area servizi-spogliatoi; esse saranno realizzate in , c.a e legno lamellare secondo le opportunità che verranno meglio individuate in progetto, ma in ogni caso i pilastri  o setti perimetrali saranno predisposti per l'appoggio di una soletta intermedia all'altezza indicativa netta di metri 3,00  netti dal pavimento sottostante;


§ .


§ la struttura di copertura prevede travi in legno lamellare aventi una campata di circa 26 metri media ,compresi tra i 19,50 alla estremità ed i 30 del centro  disposte ad interasse di circa 5 metri, ,


§ tali travi saranno dimensionate per il sovrastante tetto non pedonabile;


§ La struttura di copertura sarà inoltre progettata consentire il passaggio e sostenere le diverse canalizzazioni impiantistiche, i diversi sistemi di illuminazione (sono necessari almeno due tipi diversi per garantire la corretta illuminazione dei campi di gioco) e una eventuale contro soffittatura che sia richiesta al momento della ristrutturazione.


§ La forma della struttura sarà inoltre funzionale alla realizzazione delle pendenze del sovrastante manto di copertura.


 


 


Gli schizzi allegati indicano varie soluzioni possibili.


 


Essi inoltre sono caratterizzati da un diverso orientamento dell’asse principale dell’edificio, che oltre a risultare più funzionale in termini di illuminazione e di visibilità dalla circonvallazione,  permette di allungare la dimensioni dell’edificio, aumentando fortemente la flessibilità funzionale interna e  permettendo di assumere una forma avvolgente e svasata che risulta fortemente innovativa e caratterizzata rispetto al contesto.


Data la ristrettezza degli spazi disponibili, tale rotazione dell’asse può essere attuata solo occupando con l’area di costruzione dell’edificio parte delle aree a parcheggio poste a nord, che non sono ancora sistemate.


 


 


 

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    il progetto è risultato voncitore di concorso di affidamento . il tema proponeva la progettazione di un complesso per lo sport e per il teatro,contemporaneamente. PREMESSA   Gli obiettivi che si pone l’Amministrazione comunale di Torri di Quartesolo ed il progetto conseguentemente predisposto dall’UTC presentano un notevole grado di complessità per la polifunzionalità richiesta, la complessità di ciascuna funzione, la presenza di numerosi vincoli...

    Project details
    • Year 2001
    • Work started in 2006
    • Work finished in 2001
    • Status Unrealised proposals
    • Type Sport halls / Fitness Centres / Sports Facilities
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