Small Railway Stations

PICCOLE STAZIONI FERROVIARIE Rome / Italy / 2007

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L’ IDEA: L’idea progettuale nasce dal tentativo di rispondere alle richieste del bando attraverso una doppia opzione: da un lato quella di utilizzare il numero più ridotto possibile di elementi componenti e contemporaneamente di caratterizzarli e renderli riconoscibili, in modo tale da manifestare il concetto che l’ intero sistema degli arredi sia composto esclusivamente da quei componenti. Partendo quindi da una suggestione figurativa di rilettura e reinterpretazione dei colori e delle curve del logo delle Ferrovie dello stato, attraverso una successiva operazione di scomposizione in parti, siamo arrivati ad una soluzione che prevede due soli elementi componenti, uno curvo di dimensioni invarianti (che da ora chiameremo componente A) ed un’ altro lineare, con una delle tre dimensioni nello spazio variabile (che da ora chiameremo componente B)

GLI ELEMENTI COMPONENTI: I due elementi costituenti sono materialmente costituiti da un’ ossatura strutturale in acciaio tubolare, poi rivestita in lamiera verniciata a smalto, in due colori differenti, celeste per il componente A ed azzurro per quello B, colori mutuati da quelli del logo delle FS. L’ ossatura, che funge anche da irrigidimento tamburato, prevede un sistema di aggancio maschio/femmina sia sul lato lungo che su quello corto, per permettere l’ assemblaggio dei pezzi; mentre l’ interno, sostanzialmente cavo, diventa il modo per poter far funzionare l’ elemento lineare come sede funzionale del sistema di illuminazione, delle pannellature, del sistema video ed acustico, del fotovoltaico e dello smaltimento delle acque meteoriche. Un elemento bidimensionale carterizzato permette infine la chiusura a tappo degli elementi terminali. il doppio sistema di aggancio dei pezzi consente la disposizione a terra dei due elementi secondo le tre diverse giaciture x, y, z nello spazio, accrescendo notevolmente la flessibilità compositiva nell’ assemblaggio degli arredi, pur nel rispetto dell’ utilizzo minimo di pezzi e senza peraltro tradire il concetto di riconoscibilità fissato a monte, anzi in qualche modo enfatizzandolo. A: Il pezzo curvo, di dimensioni non variabili, è misurato con l’ ingombro dell’ elemento di arredo di dimensioni più ridotte, ciè lo shelter e risulta quindi di altezza 230 cm, profondità 150 cm e spessore 15. Ha una valenza funzionale di elemento di raccordo e snodo e contemporaneamente un significato simbolico come elemento sempre presente e facilmente riconoscibile per forma e colore. B: Il pezzo lineare mantiene due dimensioni fisse (lo spessore di 15 cm e la profondità di 150), mentre la sua lunghezza è variabile per adattarsi alle differenti esigenze specifiche di ogni singolo elemento di arredo. Ha quindi una funzione di completamento degli elementi di arredo stessi, mentre per forma si presta, come già accennato, a diventare l’ elemento funzionale e quindi sede del sistema impiantistico.

I SINGOLI ARREDI: Da quanto finora esposto, è evidente che essendo costituito l’ intero sistema stazione, dagli arredi più minuti fino ai macrosistemi di sovrappasso e sottopasso, interamente dai due elementi A e B, esso sia stato ideato perchè abbia la massima omogeneità, ma anche una forte caratterizzazione e che quindi la descrizione di ogni singolo arredo potrebbe essersi esaurita con quella dei vari A e B che lo compongono in sommatoria. Ci limiteremo pertanto di seguito a descrivere di ognuno le piccole specificità. shelter: l’ ossatura viene tamponata verticalmente da una parete di u-glass che contiene una seduta e un pannello pubblicitario o informativo, prevede un’ area per disabili, è modulabile sul lato lungo per accoppiare più elementi e prevede l’ opzione per un innesto di un pannello funzionale totemico pensiline: sono costituite da un’ alternanza di elementi pensati in modo tale che quelli che arrivano a terra facciano da elemento portante ad una serie di elementi A che fungono da copertura vera e propria. Ciò permette di ricavare dei varchi di dimensione variabile e l’ inserimento di pannellature informative, elementi di seduta inserite su elementi verticali B volumi chiusi: i componenti modulari vengono ribaltati e sovrapposti per avere un’ altezza utile di 3 metri. Vengono poi composti il maniera formalmente libera per ottenere le superfici richieste, prevedendo degli inserti in u-glass per l’ illuminazione naturale. sovrappasso: uno dei due macrosistemi, costituito da tre aggregazioni funzionali: due elementi di risalita e un attraversamento: Tutto il sistema funziona come un guscio formato dagli elementi A+B che ingloba gli elementi connettivi verticali scale+ascensore. Tutto il sistema è pensato per dare l’ idea figurativa di un vagone sospeso in aria tra le due banchine. sottopasso: l’ altro macrosistema, funziona anch’ esso come guscio dove trovano alloggiamento scale e rampe. Analogamente al sovrappasso, ma in qualche modo in maniera speculare è pensato per dare l’ idea formale di un vagone che si va ad immergere e a sprofondare nello spazio di attesa. ingresso: formalmente risulta essere uno scaling dello shelter, con un elemento totemico fisso riportante il logo delle Fs e il nome della località, un box chiuso in u-glass per la sorveglianza e una lunghezza variabile secondo il numero di tornelli di ingresso e l’ importanza della stazione recinzione: è costituita da una serie di elementi A+B rovesciati con inserito il sistema di illuminazione, alternati a cavi in acciaio per sbarrare l’ ingresso e raccordare il perimetro per un altezza di 150 cm agganciati orizzontalmente agli elementi stessi, la cui parte piana può diventare sede di pannelli informativi e7o pubblicitari. arredi minuti: sono tutti ottenuti attraverso l’ inserimento e l’ aggancio di pezzi speciali ai due standard A e B. In particolare la rastrelliera è costituita da una giustapposizione orizzontale in serie di elementi A con apposite scanalature per l’ ancoraggio delle biciclette.
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    L’ IDEA: L’idea progettuale nasce dal tentativo di rispondere alle richieste del bando attraverso una doppia opzione: da un lato quella di utilizzare il numero più ridotto possibile di elementi componenti e contemporaneamente di caratterizzarli e renderli riconoscibili, in modo tale da manifestare il concetto che l’ intero sistema degli arredi sia composto esclusivamente da quei componenti. Partendo quindi da una suggestione figurativa di rilettura e reinterpretazione dei colori e delle curve...

    Project details
    • Year 2007
    • Client RFI - Rete Ferroviaria Italiana Spa
    • Status Competition works
    • Type Railway Stations
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