CONCORSO DI PROGETTAZIONE RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DEL NUOVO CENTRO CULTURALE POLIVALENTE | AR.IN. Studio

AR.IN. Studio, arch. Fabrizio Bianchetti Samarate / Italy / 2010

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Il progetto


L’edificio ideato è un contenitore di funzioni necessarie a rendere concrete le tre “aree di servizi” (tempo libero e socialità culturale/informazione/educazione permanente).


Lo spazio è interpretato come un continuum da vivere ed usare con la libertà del fruitore curioso e attento, partecipe della interdipendenza funzionale e logica delle diverse unità ambientali.


Il Centro culturale diventa mediateca in grado di soddisfare le diverse esigenze della molteplicità degli utenti con la potenza conferitagli da un’organizzazione spaziale fluida.


Socialità culturale-informazione-educazione, ma anche svago, ricreazione, “divertissement” sono interpretati come un flusso che pervade l’edificio e consente il movimento im-mediato.


Questa idea di movimento (interscambio e coazione) della struttura dei servizi ispira la concezione dell’impianto tipologico: livelli funzionali interdipendenti, comunicanti, così come comunicanti sono i vasi del sapere e della socialità culturale.


Inoltre, il flusso si distribuisce in spazi a geometria variabile, quasi forme organiche che avviluppano, avvolgono ma anche agevolano il distribuirsi dei servizi.


La rigorosa rigidità geometrica dell’involucro della biblioteca contrappunta le forme plastiche interne e, attraverso la totale trasparenza della pelle del prisma elementare, la mediateca si apre alla città, invita la città.


La partecipazione, nocciolo della coesione sociale, è interpretata nel progetto come fulcro dell’intera composizione: l’auditorium assume un ruolo determinante nella composizione spaziale e questo aspetto viene enfatizzato dalla collocazione preminente.


In più, perché non pensare ad uno spazio di partecipazione esterno?


Ecco inventata una piazza all’aperto, un’arena: l’auditorium si stacca dal suolo e, con poca spesa aggiuntiva, ecco generarsi una superficie di grande fruibilità.


Così si completa l’impegno di rispondere alle esigenze manifestate dalla Committenza di dotare il proprio territorio di una infrastruttura completa, pregevole, emblematica al servizio dei propri cittadini e le tre “aree di servizi” ritrovano un ulteriore spazio funzionale.


La mediateca deve imporsi sul contesto in quella particolare collocazione dell’area messa a concorso.


Un po’ in disparte rispetto al nucleo storico e al tessuto consolidato, la Casa della cultura/partecipazione/istruzione e svago si attesta come centro civico, polo di attrazione completo e complesso che deve esprimere la propria identità anche attraverso una riconoscibilità emblematica. Questa viene rafforzata da una novella torre civica che svetta a segnalare, all’occhio lontano, la nuova presenza.


L’apice del traliccio emette un sottile raggio luminoso che, dirigendosi sulla Villa Montevecchio, connette idealmente due realtà infrastrutturali che si complementano.


L’impianto del progetto è compatto.


L’edificio accentra in due volumi elementari sovrapposti tutte le destinazioni d’uso.


Così è garantita l’interrelazione funzionale e viene agevolata l’integrabilità delle unità ambientali attraverso la concentrazione degli elementi di distribuzione orizzontale e verticale.


Il volume prismatico di base è una piastra a tutta trasparenza che nasconde, a prima vista, un corpo ipogeo, che si evidenzia avvicinandosi ai due affacci contrapposti sui sottostanti giardini giapponesi, posti alla quota inferiore.


Dalla piastra emerge, sospeso su esili colonne colorate, il volume a pianta ellittica dell’auditorium, massiccio e impenetrabile, in antitesi alla fragile trasparenza sottostante.


Esso poggia sulla piastra come se fosse sulla terra, dal momento che proprio un pezzo ritagliato dal terreno naturale ed estromesso vuole apparire il giardino pensile che contorna la piazza sottostante l’auditorium.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


L’impianto distributivo


Il progetto prevede la formazione di 4 livelli di aree funzionali, serviti verticalmente da un unico sistema scale/ascensori.


1° livello (quota -0,60)


Dal viale/piazza d’ingresso principale si accede all’edificio attraverso un atrio che smista allo spazio studio –questo collegato direttamente anche all’esterno con accesso secondario a nord-ovest- o alternativamente alla zona interna di distribuzione orizzontale e verticale.


Questa è caratterizzata dal nucleo scala/ascensori con annessa la zona bar-ristoro, in posizione defilata rispetto alle unità spaziali che necessitano maggiore concentrazione e direttamente affacciata ad un dehor.


Per accedere agli spazi funzionali è necessario oltrepassare una porta collocata in prossimità del vano ascensore cosicchè, a porta chiusa, è possibile accedere in modo indipendente all’arena superiore oppure direttamente all’auditorium. Tale soluzione è stata assunta nell’ottica di un utilizzo dell’auditorium o dell’arena in fasce orarie (ad esempio alla sera) in cui la biblioteca è chiusa, potendo usufruire anche del bar.


Oltrepassato il nucleo scala si accede alla piazza interna, concepita su due livelli: questo a quota -0,60 ed il livello inferiore.


La piazza vuole essere il cuore pulsante del complesso, luogo di incontro, di interscambio. Trovano posto il bancone accoglienza e punto prestito, le postazioni internet, i banconi con il materiale informativo generico, ma anche poltroncine o divanetti per la conversazione diversiva.


Dalla piazza si accede direttamente al bar-ristoro e ad uno dei due blocchi di servizi igienici.


Un sistema di riscaldamento puntuale da esterno può consentire un uso anche invernale del dehor.


La piazza è collegata alla parte inferiore, oltre che dal sistema tradizionale di connessione, anche da una rampa a debole pendenza (10%) che si avviluppa attorno ad un doppio volume. Sulla rampa, a diversi livelli, si aprono piccoli slarghi di sosta (piccole zone di interesse), attrezzati con sedute e schermi che trasmettono, ad esempio, documentari tematici in continuo (argomenti storici, artistici, geografici, naturalistici, ecc.)


La rampa e i doppi volumi ad essa correlati, costituiscono un elemento di permeazione verticale del volume prismatico, arricchendolo spazialmente.


Dalla piazza, due ingressi conducono all’area bambini/ragazzi –provvista di cosiddetto angolo morbido, della tana dei piccoli e di una zona per i genitori- e alla sala lettura, che può essere completamente indipendente o parzialmente aperta verso l’area bambini e ragazzi.


Nella sala lettura si trovano la zona lettura e consultazione, lo spazio degli scaffali aperti e il banco di consulenza e dei servizi informativi.


Il blocco principale dei servizi igienici è collocato tra lo spazio studio  e l’area bambini/ragazzi.


L’illuminazione naturale penetra dei diversi spazi funzionali  in maniera diretta attraverso la pelle completamente vetrata oppure indirettamente attraverso le numerose prese di luce zenitale ricavate –con forme svariate- nel solaio superiore. Alcuni di questi pozzi di luce sono a doppia altezza e portano la luce naturale al livello inferiore: in questi casi, alla quota -0,60 essi sono completamente protetti a tutta altezza da superfici vetrate al fine di preservare gli spazi dai rumori aerei.


Ai fini dell’isolamento termico, parte cospicua delle chiusure vetrate N-W e N-E sono provviste di una zona filtro, adottata ai fini di abbattere il salto termico con l’esterno.


La chiusura trasparente S-W e parte di quella S-E è dotata di un sistema a serra solare.


I filtri e le serre sono ispezionabili facilmente per manutenzione.


Il sistema di regolazione della luce naturale è integrato ai serramenti e avviene attraverso tende microforate a rullo.


Il cospicuo sporto di gronda evita l’abbagliamento diretto solare, garantendo una illuminazione naturale ottimale e riducendo drasticamente il carico termico estivo. In situazione invernale, invece, l’altezza zenitale permette alla chiusura trasparente di sud, sud-est e sud-ovest di avere un comportamento a serra solare.


La ventilazione naturale, in questi casi, avviene mediante apertura simultanea dei serramenti (scorrevoli) interni ed esterni delle intercapedini.


Lo spazio studio e la zona consultazione affacciano su due giardini giapponesi sottostanti.


Tutte le pareti esterne del vano scala sono realizzate con mattoni di vetro colorato ad alta trasparenza che consentono, insieme ai tagli per l’illuminazione zenitale, un’ottimale grado di illuminazione naturale.


Le variopinte colonne che sorreggono l’auditorium fendono il solaio ed attraversano le unità spaziali rimarcando la connessione logica tra gli elementi distributivi.


 


2° livello (quota -4,30)


Il livello a quota -4,30 è di tipo ipogeo parzialmente aperto.


La piazza accoglie una zona stampa, altre postazioni internet, la emeroteca e una zona di relax, lettura, incontro.


Dalla piazza si accede alla zona di musica/immagine connessa direttamente alla sala prove, ai laboratori e al magazzino. Dalla zona musica si accede alla zona di visione/ascolto.


Il blocco servizi igienici è direttamente collegato alla piazza, alla quale è anche connesso direttamente lo spazio per i servizi tecnologici (attrezzature elettriche e fotovoltaiche, pompe, gruppo elettrogeno, serbatoi di accumulo, ecc.)


L’illuminazione e la ventilazione naturale sono garantiti dalle ampie superfici a tutto vetro che affacciano su due giardini tipo giapponese.


Il sistema di regolazione della luce naturale è integrato ai serramenti e avviene attraverso tende microforate a rullo.


L’arretramento delle superfici vetrate rispetto alla facciata principale è tale da evitare l’abbagliamento diretto solare.


3° livello (quota +3,30)


Una piazza esterna (arena) è stata ricavata alla quota della copertura della biblioteca, sopraelevando il piano di spiccato dell’auditorium.


Alla piazza esterna si accede attraverso il nucleo scala/ascensore, provenendo direttamente dal piano inferiore a -0,60.


L’arena è quindi utilizzabile solamente passando dall’ingresso principale, al fine di garantire il massimo controllo.


La piazza ha forma ellittica, una sorta di impronta del soprastante auditorium, con gli assi di poco ruotati, in modo da conferire dinamismo alla composizione.


Questa arena potrà ospitare, nella bella stagione, accadimenti culturali o ludici quali cinema all’aperto, conferenze, mostre, vernici, ecc. Le gradonate accolgono gli utenti e garantiscono una visione ideale.


Al centro dell’arena è predisposto un piccolo spazio sopraelevato con funzione di fulcro/palcoscenico.


Su questa piazza sbarcano anche le due scale di sicurezza dell’auditorium, opportunamente protette da grigliati metallici a tutta altezza.


Numerosi “occhi” colorati trasparenti trasferiscono la luce zenitale agli ambienti sottostanti.


Un giardino pensile completa l’area esterna. La manutenzione del verde è garantita da un sistema di irrigazione automatico alimentato da acqua meteorica di recupero.


Dall’arena è possibile scendere a quota terreno utilizzando un nucleo scala separato dal complesso, utilizzabile come scala di sicurezza e quindi accessibile per scendere dall’alto verso il basso ma non viceversa.


Il solaio inferiore dell’arena è arricchito da un sistema di ventilazione/raffrescamento naturale per la regolazione del microclima interno delle unità spaziali inferiori


4° livello (quota +8,00)


L’auditorium è collocato alla quota più elevata.


Lo spazio è generato da due ellissi tangenti internamente a nord, di cui quella interna racchiude la sala mentre quella esterna confina gli spazi accessori e le due scale di sicurezza.


L’accesso avviene dal nucleo scala/ascensori collocato a sud e parzialmente incastrato nel volume principale ellittico. Il medesimo nucleo scala consente anche l’accesso alla copertura dove sono collocati i pannelli fotovoltaici e solari (sulla parte ellittica) e parte degli impianti (UTA e centrale termica sul vano scala).


La sala contiene 307 posti a sedere distribuiti su 14 file con corridoi centrale e laterali ed è dotata di un palco rialzato di cm 60 per i relatori. Il palco è di dimensioni tali da poter accogliere anche eventi musicali o spettacoli. L’accessibilità è garantita da una rampa antistante e da due sclette laterali.


La platea è inclinata per garantire una visibilità ottimale. Il dislivello di m 1,50 è raccordato con 15 gradoni.


La sicurezza antincendi è garantita da n. 2 uscite contrapposte che, attraverso apposito vano filtro, conducono alle scale di emergenza completamente esterne.


Dal retropalco si accede a n. 2 camerini.


Allo sbarco della scala/ascensori si trova un foyer dal quale si può accedere ai servizi igienici  e ad un magazzino.


Tutti i vani sono illuminati e ventilati direttamente, attraverso serramenti che vengono dissimulati dietro il rivestimento di facciata continuo il quale, in corrispondenza delle luci, è reso più permeabile alla luce esterna attraverso il diradamento del passo delle doghe.


In particolare, la sala auditorium presenta una parete pressocchè tutta vetrata sul settore nord, in modo da garantire una illuminazione diffusa ma non abbagliante. Al piede dei serramenti è stata ricavata una seduta sotto la quale si trova parte della distribuzione impiantistica.


Un sistema integrato di oscuramento interno permetterà la regolazione del flusso luminoso fino alla sua completa intercettazione onde consentire l’oscuramento totale della sala.


Dal punto di vista strutturale, l’intervento è caratterizzato da un sistema di colonne esterne all’involucro, a verticalità leggermente variabile per imprimere maggior dinamismo all’insieme.


Il vano ascensori funge anche da nucleo resistente controventante.


La copertura è completamente a struttura lignea, con intradosso a vista sia per ragioni formali che per migliorare il comportamento acustico della sala.


I vani accessori sono controsoffittati per limitare l’altezza interna a fini energetici.


All’auditorium si può accedere solamente dall’ingresso principale della biblioteca (a quota -0,60), in modo da avere una controllo costante. L’impianto distributivo consente anche di poter utilizzare eventualmente la piazza esterna per integrare il numero di utenti (ad esempio, in caso di eventi particolari, il palco può essere ripreso da un sistema di telecamere che rinviano l’immagine su un maxi schermo collocato nella sottostante arena), oppure, quando la stagione lo consente, di accogliere eventi concomitanti o permettere rinfreschi all’aperto.


Il bar, ove non si voglia utilizzare il foyer per piccoli coffee-break, garantisce un servizio anche per grandi numeri di utenti.


La copertura


La copertura dell’auditorium, ellittica, è caratterizzata da un’inclinazione con andamento all’incirca NE-SW che asseconda la geometria interna della sala.


Sulla copertura è prevista l’installazione delle celle fotovoltaiche integrate nel sistema di impermeabilizzazione e dei pannelli per l’impianto solare-termico.


La corona ellittica è arricchita da una fascia verde la cui manutenzione è affidata ad un impianto di irrigazione automatico.


Il modello funzionale adottato è del tipo isolato-ventilato, al fine di ottimizzare il comportamento termo igrometrico del sub sistema.


 


La “torre civica”


Forse il riferimento ad edifici storici aulici è eccessivo, tuttavia ci è piaciuto richiamare l’immagine di questo elemento urbano di grande importanza proprio per significare l’importanza che dovrà avere il complesso socio-culturale. La torre è un riferimento, si vede da lontano, segnala una presenza.


Al di là della suggestione evocatrice, dal punto di vista funzionale la “torre” contiene, nella porzione inferiore, la scala di sicurezza dell’arena e dell’auditorium, alla quale si accede tramite una passerella sospesa alla quota + 3,30. La scala, a struttura metallica connessa ad un nucleo in c.a., è rivestita esternamente con il medesimo sistema di rivestimento dell’auditorium, in doghe lignee.


Dalla quota +6,70 si stacca un traliccio metallico la cui punta raggiunge la quota di +22,30. All’estremità superiore è collocato un illuminatore laser con emissione di un fascio di luce stretto e concentrato indirizzato sulla Villa Montevecchio  a raffigurare una sorta di collegamento ideale delle due infrastrutture.


Sul lato sud, prospiciente via Borsi, è collocato lo schermo per gli annunci luminosi degli eventi.

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    Project details
    • Year 2010
    • Status Competition works
    • Type Town Halls
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