Rotonda MIRAGE | Zeno Piccoli

PREMESSA
Pavullo appartiene alla “Unione dei Comuni del Frignano” insieme ad altri dieci paesi dell’Appennino settentrionale tosco-emiliano, un vasto territorio che si estende dal fondovalle alla vetta del monte Cimone con caratteristiche orografiche, della vegetazione e della fauna assolutamente specifiche.

CONCEPT E TERRITORIO
Gli elementi costitutivi del concept progettuale sono i seguenti:
- la cava, o meglio le tre cave, individuate dai muri in c.a. in corrispondenza delle tre strade che determinano il disegno della rotonda;
- i forni, uno per ogni cava, contraddistinti dalla forma lenticolare ricoperta a prato che separa la cava dalla vetta;
- la collina, determinata dalla configurazione della rotonda stessa trattata a prato;
- il bosco, elemento caratteristico del paesaggio circostante;
- le vette, come quelle dell’Appennino che in sommità hanno conformazione rocciosa.
La composizione di questi elementi determina una figura complessiva ove compaiono superfici con diverse inclinazioni, rivestite in gres porcellanato scelto secondo i criteri della naturalità, della creatività e dell’innovazione.
La rotonda si confronta così con il paesaggio circostante e lo evoca.
Ovviamente la corrispondenza tra i due elementi rotonda stradale e territorio non è legata da una rigorosa logica formale ma piuttosto è individuabile in suggestioni emotive e visive per astrazione. La cava infatti non si presenta a gradoni, il forno non ha quella forma, le vette sono meno aguzze ed il bosco presenta diverse specie arboree, ma l’insieme proposto si compone in una figura di sintesi simbolica del paesaggio stesso.
Si consideri inoltre che la rotonda per sua natura è soggetta ad una particolare lettura cinetica, di tipo circolare, rapida e prospetticamente in continua variazione. Per questo motivo gli elementi sopra descritti sono di facile riconoscibilità e mutevoli a seconda del punto di vista.
Nel compiere la completa rotazione il fruitore incontra tre settori tra loro simili ma al tempo stesso differenti. Ognuno di questi infatti è connotato da una parola chiave che definisce sia la realizzazione della rotonda che la filosofia dell’azienda Mirage: Ricerca, Paesaggio, Materia. Queste tre parole risultano incise sul muro destro in c.a. di contenimento di ogni settore e sono rappresentate ed evocate nella scelta della tipologia di rivestimento e della sua posa.

ILLUMINAZIONE
L’illuminazione, gestita da un rilevatore crepuscolare, è composta da proiettori a led che valorizzano l’area delle pavimentazioni in gres porcellanato e le relative punte in elevazione, sia sul fronte che sul retro. Altri proiettori a led sono collocati in corrispondenza di ogni tronco dando al “bosco notturno” un'atmosfera magica. La collocazione esatta di questi corpi illuminanti è in funzione della loro tipologia.

INSEGNA
In corrispondenza di ogni cava, sulla rotatoria, è posta una scritta in acciaio rappresentante il logo MIRAGE, in tal modo presente e non invasivo.

DURATA E MANUTENZIONE
I materiali utilizzati nella realizzazione dell’opera sono per loro stessa natura molto durevoli e necessitano di poca manutenzione.
Le superfici molto inclinate delle vette e quelle lievemente inclinate delle cave, entrambe rivestite di gres porcellanato, favoriscono lo scorrimento naturale delle acque meteoriche permettendone l’autopulizia. Il terreno erboso risulta filtrante anche sotto il terreno naturale con drenaggio adeguato alla tipologia della piantumazione.
Gli alberi, che il progetto individua in carpini, sono a tronco dritto e chioma raccolta ed allungata, con facilità di controllo della forma, tale da poterli mantenere relativamente distanti senza intrecciarne i rami. La foglia durante l’autunno assume un colore dorato e si deposita sulla rotonda scandendo il ritmo delle stagioni. E’ pertanto preventivabile un’unica manutenzione annuale con aspirazione delle foglie e taglio dei rami.