Ampliamento facoltà di architettura di Roma | Marco Provenzano

Ideata per ospitare l'ampliamento della facoltà di architettura di Roma e nuovi servizi ricettivi per gli studenti. Sito nelle vicinanze di Piazza del Popolo, di fronte al Ministero della Marina, dove si trova ora l'attuale Prima facoltà di architettura della capitale.
L'edificio è stato concepito come un involucro costituito da una serie di parallelepipedi sovrapposti in grado di conferirgli un movimento sinuoso a spirale.
Questa caratteristica si può riscontrare anche nel modo in cui esso si rapporta col terreno. Tutto sembra muoversi intorno a lui. Anche il sole che gli gira attorno durante la giornata e che fa penetrare la luce attraverso le aperture imposte sui due lati dei parallelepipedi sembra far parte di questo gioco.
L'impianto è stato ideato in modo da avere in se stesso l'unico elemento di forza e una struttura che, all'apparenza può sembrare complessa, ma invece è molto semplice ed elementare: una serie circolare di pilastri e un gruppo di scale/ascensori sostengono la gabbia in cemento armato che permette all'edificio di sfiorare i 100 m di altezza.
Esternamente invece, la rigorosa sequenza delle scatole sovrapposte con i loro spigoli a sbalzo, crea un gioco chiaroscurale di precarietà e stupore che caratterizza l'edificio stesso e lo rende unico nel suo genere.
Gli elementi più bassi si allungano sempre di più fino ad arrivare all'ultimo che segna l'impronta al suolo scavando nel terreno. E' qui che prendono posto i numerosi campi da gioco organizzati su terrazzamenti che scendono sempre più di quota.
Una porzione di tetto giardino sul primo modulo demarca ancora una volta la volontà di inserirsi nel contesto naturale offerto da Villa Borghese, e di rendere l'edificio il protagonista di un area preziosa che attualmente risulta dismessa, e poco sfruttata.