Concorso di progettazione riqualificazione ex-mercato comunale di Ischia | Giuseppe Raimondo

Riqualificazione ex mercato comunale sito nella traversa Buonocore. Ischia Ischia / Italy / 2014

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La progettazione architettonica, specialmente quando essa avviene all’interno di concorsi di idee che trattano argomenti di forte interesse pubblico, ha sempre l’obiettivo finale di rappresentare un pezzo di società nella quale viviamo, visto soprattutto il forte ruolo di responsabilità verso la popolazione che questa materia ha da sempre avuto. I giorni in cui è iniziato il nostro lavoro di approccio al progetto erano i giorni in cui purtroppo si consumava la tragedia degli sbarchi di Lampedusa, con quasi 400 vittime. Quest’immane sciagura, ci ha indirizzato a pensare ad un’architettura che sia omaggio e racconto di tutti i popoli che si affacciano su questo splendido specchio d’acqua in ”mezzo alle terre”, il Mare Mediterraneo; un’architettura che indirizzi verso l’uguaglianza di tutte le etnie, in un luogo, che si pone proprio come il più eterogeneo contenitore di etnie al mondo. Stabilito quale potesse essere l’approccio concettuale al progetto, si è partiti con l’analisi del sito. Da subito ci è parso che il l’area fosse caratterizzata da una realtà netta, complicata ma non complessa, in cui le funzioni e le attitudini risultano facilmente distinguibili. L’ex mercato comunale ha infatti una forte ricchezza insita nella propria essenza di “architettura del luogo”, una peculiarità che l’architettura “globalizzante”, a nostro avviso, ha recentemente snobbato. Questa caratteristica, a nostro avviso, andava conservata anche perché da sempre indice del “costruire mediterraneo”.


L’area oggetto del concorso di idee si trova nel cuore del centro storico del comune di Ischia, a pochi passi dal mare e più precisamente della spiaggia dei pescatori e dall’asse commerciale di Via Roma. Inoltre proprio la Traversa Buonocore è una strada in cui possiamo ritrovare ancora le attività artigiane tipiche del vivere mediterraneo, fra cui: una pescheria all’angolo, un negozio di vendita al dettaglio di frutta e verdura, una macelleria ed una pasticceria. Queste piccole realtà servono agli abitanti ad identificare il luogo e permettono alle tradizioni culinarie e dei costumi ischitani di passare di generazione in generazione. L’idea progettuale, relativamente alla funzione, si è concretizzata nella progettazione di un Centro di Eccellenza della Cucina Mediterranea, un microsistema economico a KM O, ecologico e senza spreco di risorse il cui fulcro è rappresentato dai prodotti ischitani, allocando poi intorno a questa destinazione principale una serie di funzioni satelliti che possono interagire o funzionare indipendentemente.


Il progetto a scala architettonica, è partita dal concetto di preservare la “memoria dei luoghi” In coerenza con quanto detto si è pensato di preservare solo le facciate dell’ex-mercato comunale, come identificativo del passato, demolendo copertura e elementi di partizione interna perché ritenuti troppo vincolanti e senza un particolar pregio artistico/architettonico, per poi costruire un edificio moderno in acciaio, sopraelevato di un piano che utilizzi come materiale di rivestimento principale il tufo, il materiale ischitano per eccellenza. I riferimenti ai luoghi e alla storia continuano con l’idea di riprendere caratteri dell’architettura romana, come l’impluvium che ci da la possibilità di riproporre la corte all’interno del nuovo edificio ed inoltre di caratterizzare l’opera con forme pure e regolari, da sempre specificità della architettura mediterranea. L’elemento più accattivante del progetto è la pianta e la sua distribuzione, caratterizzate dalla rotazione della nuova griglia strutturale rispetto alle facciate conservate dell’ex-mercato comunale. La necessità di “immergere” un nuovo edificio con un angolazione di 16 ° differente rispetto alla preesistente struttura, nasce da tre specifiche esigenze e cioè: 1) Rendere leggibile e nettamente differenziabile la nuova architettura rispetto alla preesistenza; 2) Creare una condizione di “imprevedibilità” del nuovo luogo urbano, cioè la corte mediterranea, rispetto al fruitore che entri all’interno dell’edificio; 3) Sfruttare al meglio l’esposizione solare. Il nuovo edificio ha una volumetria fuori terra di circa 2800 mc e una superficie di circa 800 mq che si sviluppano su tre livelli, di cui uno interrato, per un altezza massima che varia dai 7,00 m ai 6,20 m sulla linea di gronda. Il piano terra è caratterizzato da tre ingressi principali. L’accesso di Via Traversa Buonocore permette di entrare, prima che nella corte, all’interno dell’Infopoint turistico. L’accesso lungo il prospetto sud-est, enfatizzato da questa passerella in tufo che si conclude con la scala di accesso alla sala conferenze del primo piano, anche in questo caso, prima che nella corte ci porta all’interno della Sala interattiva del Mediterraneo. Quest’ultima funzione permetterà a turisti, fruitori locali, scolaresche o curiosi, di capire attraverso un percorso interattivo che si sviluppa su due livelli tramite ledwall mutli touch la ricchezza dell’arte culinaria mediterranea, apprezzabile direttamente in loco grazie allo stesso Ristorante presente nel nuovo centro. Quest’ultimo si sviluppa su tre livelli; nella parte interrata abbiamo spogliatoi e servizi per il personale; al piano terra e al primo piano cucina, bar e sala per il consumo.


Il cuore del progetto è rappresentato dalla Corte. Qui troviamo un omaggio, attraverso incisioni sulla pavimentazione, al Mar Mediterraneo e alle eterogenee etnie che lo compongono. La linea d’acqua che separa in due la corte rappresenta proprio il “mare in mezzo alle terre”, come elemento di congiunzione ed eguaglianza tra i vari popoli. Inoltre il riferimento musicale in dialetto anch’esso inciso su panchine e vetrate, amplifica ancor di più, quanto detto fin’ora. I muri di confine del nuovo edificio, con la corte, sono completamente in vetro al fine di enfatizzare lo spazio e non il costruito, il vuoto e non il pieno. I prospetti del piano terra non mutano, sono trattati in intonaco bianco e integrati, dove abbiamo le aperture verso l’esterno, con inserti in tufo “a taglio di cava”. Al primo piano trova collocazionela sala conferenze e proiezioni, che può funzionare come locale indipendente o in interazione con la sala interattiva del mediterraneo. Ha una superficie di 70 mq con circa 70 posti a sedere ed è dotata anche di un ingresso indipendente tramite una rampa di accesso in tufo, esterna al fabbricato.

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    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2014
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Tourist Facilities / Restaurants / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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