olio di Pietra | Simone Girgenti

Ho pensato di realizzare dei bozzetti per un possibile spettacolo volto a sensibilizzare maggiormente la gente. Naturalmente lo spettacolo non esiste, per adesso, magari poi qualche regista potrebbe essere interessato, chissà. Comunque mi sarebbe piaciuto il titolo "olio di Pietra".
La scenografia è costituita da semplici elementi, ma molto espressivi. Lo spettacolo inizia con la sagoma della Sicilia illuminata, come se fosse vista dallo spazio di notte. Questa immagine evoca chiaramente la quantità di energia di cui facciamo uso quotidianamente, espressione eloquente nel nostro tempo. Il palcoscenico è interamente coperto da della sabbia, collegamento diretto con il mare.
Lentamente la scena si illumina, mostrando gli altri elementi presenti nella scena. Un cielo annuvolato e dei barili di petrolio sparsi nella scena. Solo adesso si vede che la Sicilia è appoggiata e sostenuta dai barili di petrolio, metafora che indica la nostra situazione, o meglio quello che potrebbe succedere, essere sostenuti e dipendenti dal petrolio.
In scena entrano i primi attori, che recitando spostano la sabbia e piano piano scoprono che sotto lo strato superficiale vi è del petrolio. Subito chiamano altri attori, e infervorati dalla presenza di questo fantomatico oro nero cominciano a scavare e a liberare quest'olio.
Naturalmente quello che sarà in scena non sarà petrolio ma un tappeto in pvc nero lucido coperto dalla sabbia.
Lo spettacolo si evolve con una specie di guerra al potere per chi dovrà avere il dominio su quel petrolio, senza accorgersi che dietro le loro spalle il mondo sta mutando proprio a causa del loro fare. Quella che ho voluto rappresentare è un'immagine apocalittica di quello che può scatenare l'uso del petrolio in modo incontrollato, sopratutto i danni ambientali che può provocare.
Lo spettacolo continua con la presenza degli attori spogliati della loro dignità, sia ideologicamente che fisicamente, coperti di petrolio, in modo da poter ricordare le visioni dantesche dell'inferno.
Lo spettacolo si conclude con la Sicilia che soffoca, si spegne e muore.