PIAZZA DELLA LIBERTA' IN MANFREDONIA

Il progetto si pone come obiettivo la riqualificazione architettonica e funzionale della piazza esistente attraverso un vasto intervento a scala urbana. La prima scelta strategica è quella di evitare l’attuale commistione tra area pedonale e spazio carrabile, creando un’unica vasta piazza pedonale che ricuce la stazione vera e propria ed i suoi spazi di pertinenza con lo spazio urbano prospiciente. Viene così eliminato il precedente percorso carrabile che penetrava nella piazza e che aveva come risultato l’isolamento funzionale della grande aiuola rettangolare, posta al centro dello spazio urbano. Le parti carrabili vengono ora concentrate ai lati dell’area pedonale: da un lato verrà posizionata una stazione per i taxi ed un parcheggio per la sosta temporanea; dall’altro sarà presente la corsia d’ingresso ad un nuovo parcheggio (che sorgerà sull’area del vecchio scalo merci ed in grado di sopperire all’eliminazione dei posti auto presenti nella vecchia piazza) ed un apposito spazio carrabile per permettere ai mezzi di soccorso di accedere alla banchina ferroviaria. Per quanto concerne gli edifici esistenti,di proprietà delle FF.SS, si prevedono opere di manutenzione ordinaria e la realizzazione ex novo di bagni pubblici nel giardino. Nello specifico, l’intervento di ripristino del ex-fabbricato viaggiatori, è indirizzato ad allocare nello stesso “servizi comunali”, quali un ufficio informazioni turistiche e un ufficio di circoscrizione, la superficie interessata è costituita dall’intero piano terra ad eccezione del vano scala .

Sistemazioni Esterne : la Piazza L’ambito pedonale è concentrato in un unico grande “spazio urbano”, organizzato con diverse fasce materiche e cromatiche, disposte parallelamente all’edificio ferroviario, ciascuna caratterizzata da una peculiare pavimentazione che, oltre all’aspetto figurativo, ne definisce anche le caratteristiche funzionali. Le pavimentazioni previste possono dividersi in due tipologie: le pavimentazioni calpestabili e quindi direttamente fruibili dai cittadini e le “finiture a verde”. Alla prima specie appartengono le pavimentazioni in lastre di pietra calcarea di Apricena, montata alla casentinese, con ricorsi regolari o sfalsati di 1/3; in pietra ricostruita tipo millenium dx, millenium sarnico o botticino; in marmette di cemento e in tavolato di pino nordico, le quali definiscono un sistema di viabilità/sosta pedonale interna alla piazza. Del secondo tipo, invece, sono le sistemazioni a prato con tappezzante in zolla erbosa, ad arbusti, a vasche con corteccia di pino e a pietre di media pezzatura. Un percorso trasversale, rispetto alle fasce descritte, definisce l’ambito di percorrenza dei pedoni, che da via Aldo Moro arrivano alla banchina ferroviaria, passando in adiacenza all’edificio principale della stazione. La pavimentazione di tale percorso ha un disegno con motivi allungati nel verso della percorrenza ed è sottolineata da pali dell’ illuminazione artificiale. Altro elemento importante del progetto è il rispetto della corografia del luogo: il dislivello esistente di circa un metro e mezzo ha suggerito la scelta di un profilo della piazza ad impluvium, cioè con una doppia falda che convoglia le acque piovane verso una caditoia lineare centrale, parallela alle fasce pavimentate, che sorgerà al posto del ciglio dell’attuale marciapiede esistente.