Waterfront di Rapallo (GE)

Secondo classificato al concorso di valorizzazione del fronte mare e della zona Bagni Lido Rapallo / Italy / 2005

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Progetto architettonico: T-studio - Guendalina Salimei (capogruppo), Francesca Contuzzi, Giancarlo Fantilli, Mariaugusta Mainiero, Roberto Grio, 3c+t, Pierfrancesco Capolei, Fabrizio Capolei
Progetto urbanistico: Rosario Pavia, Ippozone, Raffaella Massacesi, Danilo Romani, Matteo Di Venosa
Progetto del paesaggio: EBSG Architectes e Interscene
Progetto bioclimatico: 3A+studio, Consuelo Nava
Progetto infrastruttura: VIA Ingegneria
Progetto impianti: SETI Ingegneria
Progetto infrastruttura marittima: Modimar

Collaboratori: Mathilde Loubry, Alessandro Orsini, Simone Colucci, Giuseppe Galante, Romina Fava, Silvia di Siena, Aldona Kret

Concept: un waterfront più a mare e più dentro la città

Riassumendo in breve le idee guida del progetto per la valorizzazione del Fronte Mare di Rapallo, si mettono in evidenza le seguenti azioni:

ampliamento dello spazio pubblico sul mare
la sezione del Lungomare Vittorio Veneto è stata ampliata estendendola sulla copertura del tunnel automobilistico previsto dal Piano del Traffico urbano. Il tracciato del tunnel è stato progettato all’esterno dell’attuale carreggiata stradale con la conseguente traslazione più a mare della scogliera.

eliminazione del traffico automobilistico dal Lungomare Vittorio Veneto
il tunnel previsto dal Piano del Traffico urbano consente di realizzare la pedonalizzazione del lungomare, limitando il traffico automobilistico ai soli mezzi pubblici e di servizio.

ampliamento delle dotazioni balneari
la copertura del tunnel e il sistema delle scogliere a difesa della costa offrono l’opportunità di inserire piscine e attrezzature balneari.

realizzazione di nuovi attracchi per traghetti e yacht
per aumentare l’attrattività di Rapallo è stato previsto un nuovo molo per yacht e barche di rappresentanza alla foce del torrente Boate, radicandolo all’area della rotonda Marconi; un attracco per traghetti di servizio tra i centri costieri è stato inoltre proposto in corrispondenza della Piazza Martiri della Libertà.

realizzazione di attrezzature culturali e del tempo libero di forte richiamo e attrattività
sul molo proposto alla foce del Boate è stato progettato un Auditorium – Centro congressi connesso ad un Acquario – Osservatorio dell’ambiente marino del Tigullio. La struttura, immersa nell’acqua, si propone come nuova icona per la città e il golfo.

integrazione del Centro Storico al Lungomare
mediante una pavimentazione omogenea in pietra locale il Lungomare penetra nel tessuto edilizio del Centro Storico; Piazza Martiri della Libertà si proietta, a sua volta, sul lungomare e sul nuovo molo per l’attracco dei traghetti. A Levante si è riqualificato l’asse tra via Bartolomeo Magiocco e via Milite Ignoto mediante un percorso pedonale sulla copertura di un parcheggio a raso.

realizzazione di nuovi spazi per l’aggregazione sociale e il commercio
la sistemazione dei Giardini del Lido (Giuseppe Verdi) e la realizzazione del nuovo molo alla foce del Boate consentirà di realizzare spazi idonei sia per il mercato settimanale sia per eventi culturali.

rilancio delle attrezzature alberghiere
a partire dalla riqualificazione degli Alberghetti lungo via Gramsci.

realizzazione di nuovi parcheggi
in corrispondenza dell’ingresso del tunnel e di via Gramsci è stato progettato un parcheggio interrato di circa 400 posti auto; a Ponente è prevista la razionalizzazione dei parcheggi a raso lungo il torrente San Francesco.

sviluppo della passeggiata a mare dai Giardini Partigiani al Parco Comunale Casale e riorganizzazione del sistema delle aree verdi
la promenade paysagèe da parco a parco, da Levante a Ponente, vuole realizzare un percorso attrezzato, una green line, che riconnetta e di continuità alle aree verdi e sottolinei l’unitarietà del progetto e la sua dimensione urbanistica.

Il progetto urbano per la valorizzazione del waterfront di Rapallo
L’obiettivo dell’Amministrazione di riqualificare e valorizzare il Fronte Mare e la zona Bagni Lido esige un progetto unitario in grado di restituire coerenza e identità ad una pluralità di tessuti edilizi, elementi architettonici ed ambiti paesistici distribuiti sul lungomare del borgo storico e il tratto costiero della città.
Il progetto di concorso, accogliendo la dimensione urbanistica del bando, ha inteso estendere lo sviluppo del Lungomare, legandolo da un lato ai Giardini Partigiani del porto turistico, dall’altro al Parco Comunale Casale. Tra i due parchi il progetto propone di sviluppare un percorso pedonale (ciclabile) come una promenade paysagèe, una green line, che connetta gli spazi pubblici e gli edifici notevoli del fronte mare (quelli esistenti e quelli proposti come l’Auditorium e l’Acquario).
La dilatazione dello spazio pubblico comprende non solo il Lungomare ma il tessuto storico del borgo, promuovendo in tal modo una maggiore integrazione tra le due parti.
La riqualificazione del Lungomare Vittorio Veneto e la sua sostanziale pedonalizzazione (è consentito solo il traffico automobilistico di servizio) è resa possibile attraverso la realizzazione di un tunnel automobilistico in cui convogliare il traffico di attraversamento della città lungo la costa. La soluzione adottata colloca il tunnel non al di sotto dell’attuale carreggiata stradale ma più all’esterno, mediante lo spostamento più a mare della scogliera. La soluzione consente non solo un sensibile ampliamento della sezione del Lungomare, ma anche una notevole riduzione dei disagi (economici e ambientali) prodotti dai cantieri.
Lo spazio “guadagnato” al Lungomare, sarà utilizzato come nuova area balneare con piscine ed attrezzature inserite nel sistema delle scogliere.
Il tunnel previsto, pur consentendo due sensi di marcia, è qui proposto a senso unico al fine di ridurre il carico automobilistico del centro storico.
Il Lungomare, come spazio pubblico lineare, si articola in quattro fasce funzionali: la prima consente il passaggio di auto di servizio, mezzi pubblici e taxi, la seconda è costituita dal sistema del verde (palme ed aiuole di essenze mediterranee); la terza è la passeggiata vera e propria; la quarta coincide con l’area balneare.
Una pavimentazione omogenea in pietra locale lega il lungomare al tessuto più prossimo del centro storico, quasi a ribadire che il waterfront non è una linea, ma un sistema in grado di espandersi verso l’interno sia sul piano della riqualificazione urbanistica e spaziale, sia sul piano della rivitalizzazione sociale ed economica. Sviluppando tale impostazione il progetto ha inteso proiettare Piazza Martiri della Libertà sul Lungomare, estendendola fino al molo predisposto per l’attracco dei traghetti (è infatti sostenibile l’ipotesi di un servizio di traghetti lungo la costa, una sorta di Metro del Mare).
L’aver ipotizzato la realizzazione del molo di attracco dei traghetti in corrispondenza della Piazza dei Martiri, vuole sottolineare non solo l’obiettivo di individuare nuove strategie di implementazione dell’economia turistica (aumentando l’accessibilità di Rapallo via mare), ma anche l’esigenza di trasferire il circuito turistico all’interno della città, alla scoperta dei suoi valori ambientali e culturali.
Il progetto intende sostenere il rilancio dell’offerta ricettiva, culturale e ricreativa di Rapallo attraverso la riqualificazione dell’ambiente (intervenendo anche sulla bonifica del fondo marino costiero), del sistema degli spazi pubblici pedonali e della rete della mobilità e dei parcheggi. Questi ultimi sono stati localizzati a Ponente all’altezza di via Gramsci e Piazza 3 Novembre 1918 (circa 400 posti auto interrati) e a Levante con soluzioni a raso lungo il torrente San Francesco.
La realizzazione del parcheggio interrato lungo via Gramsci si lega alla riqualificazione dei Giardini del Lido e al rilancio delle strutture ricettive degli Alberghetti.
Mentre a Levante troviamo il suggestivo Castello Medievale legato alla costa da un pontile, a Ponente, alla foce del torrente Boate, il progetto ha previsto la realizzazione di un secondo polo visivo anch’esso in mare. Mediante un molo parallelo a quello del porto turistico, si è realizzata una sorta di Piazza sul mare su cui poggia un Auditorium (600 posti) connesso ad un Acquario-Osservatorio dell’ambiente marino del golfo del Tigullio. La struttura è immersa nell’acqua e si pone come nuova icona di Rapallo e del Golfo di Tigullio. Il molo termina con una Piazza sul mare e una banchina attracco per yacht di transito e barche di rappresentanza. Il nuovo molo dilata lo spazio del Lungomare realizzando nuovi spazi adiacenti il Giardino del Lido. In questo nuovo spazio potrà essere riorganizzato il caratteristico mercato settimanale di Rapallo.

IL PROGETTO

La promenade paysagèe
L'idea progettuale della riqualificazione del nuovo lungomare come promenade promenade paysagèe si sviluppa attorno al concetto di spazio pubblico-passeggiata ovvero un luogo che per il suo ruolo urbano sa coniugare le due funzioni del percorrere e dello stare. e che, caratterizzata da un pregevole sistema di paesaggio diviene una esperienza privilegiata proprio per la sua unicita’ storico-paesaggistica.
Il lungomare così concepito una volta liberato dal traffico diviene uno spazio prevalentemente pedonale, una passeggiata, un grande belvedere sul golfo, un’area facilmente attrezzabile per attività di ristoro e attività aggregative che, Intervallato da un filare storico di palme che viene restaurato e riorganizzato costituisce il possibile volano per una ricrescita culturale e turistica del paese.
Il lungomare tramite la valorizzazione dell’invaso spaziale e quindi la sua netta separazione con il traffico, assume il carattere di luogo di incontro e punto di aggregazione, la promenade paysagèe diviene il vero e proprio cuore pulsante di Rapallo
Il processo di riqualificazione dell’area del lungomare nasce dalla riscoperta e dalla valorizzazione del rapporto con la sua memoria, adibito un tempo a importante centro turistico-balneare da questo rinnovato rapporto, il progetto trova le sue vocazioni e le sue potenzialità espressive.
La suggestione è quella di creare, attraverso un modellamento del suolo, una nuova pavimentazione che da est verso ovest rivela una serie di situazioni e con un disegno che alterna una pietra chiara locale con diversi ricorsi in pietra bucciardata e griglie in ghisa per la raccolta delle acque: Si individua così un’area particolarmente unica da valorizzare caratterizzata da punti di particolare pregio dove il golfo dialoga in modo dialettico sia con gli elementi eccezionali antichi (Castello, Palazzo Garibalda ) e i nuovi (il centro congressi, acquario e osservatorio marino) in un ambito paesaggistico di grande eccezionalità.
Il concetto della promenade paysagée oltre ad inglobare l’estensione del lungomare con una sorta di spiaggia artificiale viene ad estendersi anche nell’area del giardini IV novembre e nella zona del lido dove le cabine vengono appositamente inserite in un sistema di suolo che meglio le integra nello skyline di Rapallo. La promenade termina a mare con un nuovo molo che, alla foce del torrente Boate, diviene una grande piazza a mare, un grande oggetto circondato dall’acqua che oltre ad assolvere le funzioni di sala convegni è anche un acquario ed un osservatorio marino del mare del golfo che di notte, diviene un grande faro luminoso. Il molo termina con una Piazza sul mare e una banchina attracco per yacht di transito e barche di rappresentanza. Il nuovo molo dilata lo spazio del Lungomare realizzando nuovi spazi adiacenti il Giardino del Lido.

La spiaggia artificiale; piscine di acqua di mare

La promenade paysagée si caratterizza inoltre per la proposta di una rimodellazione della linea di costa attraverso il disegno di una nuova "spiaggia artificiale" posta sopra l'attuale sistemazione. Questa "spiaggia artificiale" é costituita da una serie vasche di sabbia, prendisole pavimentati in pietra, da piscine di acqua di mare, da aree attrezzate per la sosta e il ristoro in tavolato di legno , da spazi per il relax, il tutto al fine di costituire un sistema continuo di spazi e percorsi impostati su livelli e giaciture sempre variati tra loro e col mare, creando una successione formalmente naturale di elementi che come una bassa scogliera svolgerà anche la funzione di frangiflutti.
Realizzati in materiali diversi a secondo delle funzioni che esprimono; dai tavolati in legno dei pontili e dei luoghi per le attività più sportive, al cemento chiaro rasato con inserimenti di materiali poveri per i percorsi, alle zone di sabbia battuta per le aree in prossimità delle piscine questi elementi si ripetono ed offrono nelle loro differenti articolazioni, svariate opportunità e immagini. Sotto l'aspetto funzionale sono stati pensati anche una serie di elementi accessori che risolvono tutti gli aspetti distributivi e funzionali, dalle rampe di accesso ai muri di contenimento, agli elementi di seduta, i porta-rifiuti, cosi come l'alloggiamento dei corpi illuminanti. L'inclinazione dei piani è comunque sempre lieve e i vari ambiti che si vengono a creare sono messi in comunicazione da rampe che permettono la fruizione degli spazi anche ai portatori di handicap. Dalle zoccolature alle differenti quote ne risultano zone in ombra, soprattutto in coincidenza con le sedute. L'alternanza di suolo pavimentato e suolo coperto da terreno vegetale oltre a favorire il drenaggio delle acque meteoriche, garantisce una sufficiente permeabilità del terreno per la salvaguardia del bilancio idrico del sistema ambientale. La caratteristica progettuale di aggregazione di una serie di spazi contigui con funzioni differenziate ma non complementari permette la possibilità di realizzare anche in tempi diversi o solo parzialmente gli ambiti proposti nel progetto. Questa flessibilità del sistema progettuale consente anche la possibilità di combinare in differenti modi gli elementi base senza variarne la loro essenza.

Piazza a Mare :sala convegni+acquario+osservatorio marino

La promenade paysagée termina con una grande Piazza sul mare dalla quale emerge un Auditorium di 600 posti connesso ad un Acquario-Osservatorio dell’ambiente marino del golfo del Tigullio. La struttura immersa nell’acqua del mare si pone come nuova icona di Rapallo e del Golfo di Tigullio. divenendo un importate punto di osservazione sia del golfo che dell’ambiente marino.
Il molo termina con una banchina attracco per yacht di transito e barche di rappresentanza.
Pensata come una grande “piazza a mare” si colloca storicamente nella consolidata tradizione dei piers inglesi ma anche italiani tra i quali si ricordano quelli presenti all’inizio del novecento ed ora scomparsi. La conquista del mare da parte degli abitanti della terraferma ha sempre costituito il grande fascino dei piers che da sempre sono stati vissuti intensamente e celebrati anche dai capolavori del cinema. Questo a dimostrare quanto questi appartenessero alla vita sociale del nostro paese e quindi ci e’ sembrato interessante riproporre un nuovo modo di interpretarli in una sorta di variante sul tema ma attuale, contemporanea, avendo ben presente le potenzialità che questi oggetti non come episodi isolati ma inseriti in un sistema più complesso avrebbero nel caratterizzare in modo innovativo il lungomare di Rapallo.

La sala convegni-auditorium, conformemente a quanto richiesto, prevede la possibilità di allocare nello stesso volume due sale distinte da 450 e da 150 posti, che all’occorrenza –mediante un semplice marchingegno di movimentazione di piani- si unificano a realizzare un unico grande spazio di 600. L’accesso dall’esterno e quello dall’interno introducono ad una serie di foyer su più livelli connessi dal sistema dei trasporti verticali. Il foyer vero e proprio diretta propaggine della piazza è alla quota del molo ed è inoltre adibito a sala espositiva e a spazio di connessione con l’acquario vero e proprio, costituito da uno spazio a tripla altezza scaturito dalla differenza tra la sala ed il suo involucro, diviene un luogo di incontro e di relazione dotato di un bar-ristorante che si affaccia su di un grande specchio d’acqua godendo così di un spazio piacevole sia all’esterno che all’interno.
La flessibilità dell’auditorium è inoltre arricchita da un’arena all’aperto, che belvedere sulla città e sul mare diviene un suggestivo spazio per eventi e concerti.

La sala e’ circondata da un acquario mediterraneo o meglio un vero e proprio osservatorio marino che può accogliere prevalentemente ambienti della fauna e della flora del mare mediterraneo. Ha una struttura che circonda la sala de convegni che a sua volta ricorda quasi la forma di un grande cetaceo, una sorta di grande ventre da vivere e da esplorare, provvisto di grandi affacci a mare, e’ organizzato internamente con una serie di percorsi a più altezze che mettono in comunicazione le varie vasche di grandezza e forma diversa, tra le quali anche una grande vasca panoramica. Provvisto di una terrazza esterna che condivide con la sala convegni dove poter traguardare il mare, ha la forza proprio per la sua posizione particolare immersa nell’acqua del mare di essere osservatorio marino si collega al lungomare tramite un lungo pontile in legno caratterizzato da due percorsi a quota diversa.
L’acquario –osservatorio marino con la sua nuova immagine potrebbe divenire un nuovo landmark nel territorio e costituire un forte punto di attrazione culturale e turistica per tutta la costa, connettendosi così ad un circuito di strutture del genere presenti in tutta Europa.

Restauro e riqualificazione dei giardini storici e delle attrezzature balneari del Lido
Il nuovo molo dilata lo spazio del Lungomare realizzando nuovi spazi adiacenti il Giardino del Lido ciò consente una riqualificazione totale delle attrezzature balneari del lido. Inserite in un sistema di suolo che utilizzando un lieve dislivello venutosi a creare, le nasconde parzialmente alla vista dagli alberghi. In questo modo l’integrità della visione del golfo viene preservata maggiormente a favore del paesaggio complessivo dell’ambito costiero. Per quanto riguarda i giardini storici e il filare di palme esistenti sulla promenade è previsto un restauro vegetazionale che vede una particolare attenzione alle alberature esistenti per quanto riguarda la realizzazione del parcheggio interrato e prevede inoltre un infoltimento del filare di palme oggi particolarmente diradato.

Le attività previste
Le attività proposte sono tutte a fini collettivi, di supporto e integrazione alla città e funzionali alla sistemazione del lungomare (soprattutto con attività ricreative, balneari e di ristorazione).
Ogni attività specifica che si svolge nell'area è strettamente correlata ad ogni livello alle altre sia funzionalmente, come completamento e rimando, sia come elemento aggiuntivo di servizio e culturale, per far in modo che il brano di città viva durante tutto l'arco della giornata e non solamente in alcune ore.
La divisione avviene per livelli di rapporto con il visitatore e secondo il tipo di utilizzazione durante la giornata.
Sono presenti quindi attività pubbliche di vario tipo ed alcune attività a prevalente funzionamento diurno ed altre attività prevalentemente serali. Caffetterie e luoghi di ristoro sono previsti in prossimità del grande spazio pubblico attrezzato del lungomare vero e proprio.
Tutte le attività, data la posizione funzionale dell’intervento rispetto al centro storico, sono state pensate con un ruolo di rafforzamento delle relazioni di scambio tra le varie parti per stimolare un processo turistico-culturale più ampio che coinvolga anche tutto il resto della città per mezzo di una rete fisica di luoghi relazionati.
Non si tratta quindi di attività indipendenti ed autosufficienti, ma di un "puzzle" da ricomporre secondo un itinerario libero in modo che l'interesse pubblico a tali attività divenga l’elemento propulsore per il rilancio dell'area.
Le diverse attività proposte sono per loro natura classificabili secondo tipologie tematiche. Essendo infatti l'obiettivo principale dell'intervento quello di recuperare l’identità del luogo, il progetto disegna l'area come un nuovo polo di richiamo per il centro della città, che con sistemi diversi e compatibili possa offrire, insieme ad una serie di servizi prettamente legati al turismo, alternative culturali e di svago.
Le attività descritte sono collocate in modo capillare in tutta l'area d'intervento e possono essere riassunte nei diagrammi.


CONCEPT AMBIENTALE E STRATEGIE INTEGRATE PER L’INTERVENTO

Tutto l’intervento è caratterizzato dalla proposizione di una strategia diffusa sulla costa interessata dal progetto e sui sistemi ricettori dell’arenile e dell’ecosistema marino.

Si propone quindi la riqualificazione dell’intera unità paesistica ed ambientale, perseguendo l’obiettivo di ricostituirne i valori naturali, percettivi attraverso un nuovo programma fruitivo delle sezioni di litorale e delle strutture ad esse annesse.
Le azioni di trasformazione su questo tratto di territorio sensibile si caratterizzano nella proposta di ricostituire i caratteri naturali della costa e di integrare le nuove strutture artificiali con azioni a basso impatto, verificando livelli di inserimento ambientale e di mitigazione dei fenomeni indotti.

Le penisole funzionali, ripristinate nelle loro strutture, verranno valorizzate attraverso nuovi livelli d’uso direttamente connessi con la capacità di esercizio e di gestione sia per le parti terrestri che per le sezioni spinte a mare, queste ultime possono giovarsi di un favorevole orientamento per l’incidenza delle brezze marine e per l’esposizione solare prevalente. La direttrice di sviluppo di ognuna, consente quindi di contraddistinguere le differenti sezioni di arenile, divenendo peraltro segnale anche per una differente morfologia delle sezione di litorale (profondità, lunghezza e contiguità con gli ambiti marini). Le strutture delle parti “marine”, possono fondarsi direttamente sul fondale marino che non essendo profondo entro i primi metri, consente la disposizione di elementi puntuali e diffusi non troppo profondi.

Il nuovo acquario – osservatorio, consente nella sua struttura di edificio compatto e galleggiante, di mantenere la conservazione della fascia costiera, non ostruendo, per posizione e morfologia, il ripascimento della spiaggia retrostante e consente il continuo defluire delle acque sotto il livello emerso, per alcune sezioni dell’edificio. Un edificio quindi, che essendo vicino alla linea di costa, consente, con una progettazione diversificata della sezione “subacquea” di ottenere delle vasche naturali di fondale, che possono essere l’osservatorio privilegiato di una flora e fauna marina ricostituita, in aggiunta alla predisposizione di un osservatorio su specie scelte che popoleranno le vasche del nuovo acquario.
La sezione così concepita ed i caratteri controllati della parti costruttive subacquee consentono, insieme alle parti emerse, di non dover predisporre grandi opere di fondazione marittima, ma di sfruttare l’effetto canale per alcuni sezioni, ciò consente di ammortizzare le spinte date dall’immersione delle masse artificiali della costruzione in mare.
Ciò oltre a garantire livelli di sicurezza per l’intera struttura, costituisce elemento di qualità diffusa per l’ecosistema, che accoglie la nuova struttura ricettiva non come un sistema estraneo, ma alla stregua di un’imbarcazione in ormeggio.

Dalle già nominate direttrici di sviluppo delle penisole portuali e del castello e dalla morfologia dell’arenile nelle differenti sezioni, si formano i corridoi portuali che consentono l’entrata di piccole e medie imbarcazioni nelle aree controllate. A supporto di tali livelli di funzionamento, vengono proposti dei pali segna – rotte a mare, la cui localizzazione puntuale consente il passaggio agevole delle differenti imbarcazioni. I pali, nella parte sommersa vengono infissi sul fondale e reggono una rete filtro che consente l’azione autopulente del sottofondale marino da eventuali condizioni ed agenti inquinanti; nella parte emersa divengono “luminosi”, in condizioni notturne, possono essere alimentati nelle ore di luce diurna e di massima insolazione da energia proveniente dal rivestimento fotovoltaico della sezione terminale del palo.
Questi segnali sono oltre che pali funzionali, anche elementi di arredo urbano “a mare”, in grado di riportare l’unità paesistica e percettiva della versione notturna del litorale, oltre la spiaggia, dentro l’acqua.

Le condizioni di equilibrio che s’instaurano tra le azioni di trasformazione sui sistemi naturali (sabbia, acqua, sole, aria, vegetazione) e quelle caratterizzanti i sistemi artificiali (nuove strutture ricettive e di servizio), consentono all’intero ecosistema di trovare una giusta concorrenza nella qualità dei valori tipici della riqualificazione urbana integrati a quelli più riferibili ad una riqualificazione ambientale dai forti connotati di conservazione delle risorse naturali.
Ogni struttura nuova mira a produrre comunque effetti di mitigazione sui sistemi su cui insiste, promuovendo livelli di gestione e di uso delle funzioni che assicurano e garantiscono un monitoraggio ed una diretta conservazione e manutenzione sia delle parti naturali che di quelle artificiale del nuovo ambiente così ricostituito. Mentre le strutture esistenti, ritrovano nella loro riqualificazione funzionale, livelli di qualità gestibili in maniera integrata sulle relazioni ritrovate con le strutture nuove ed il paesaggio circostante.
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    Progetto architettonico: T-studio - Guendalina Salimei (capogruppo), Francesca Contuzzi, Giancarlo Fantilli, Mariaugusta Mainiero, Roberto Grio, 3c+t, Pierfrancesco Capolei, Fabrizio Capolei Progetto urbanistico: Rosario Pavia, Ippozone, Raffaella Massacesi, Danilo Romani, Matteo Di Venosa Progetto del paesaggio: EBSG Architectes e Interscene Progetto bioclimatico: 3A+studio, Consuelo Nava Progetto infrastruttura: VIA Ingegneria Progetto impianti: SETI Ingegneria Progetto...

    Project details
    • Year 2005
    • Status Competition works
    • Type Waterfront
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