Sistemazione Area Comunale tra Via Einaudi e Corso Gramsci. 1° Premio | Marino Famà
Cuneo / Italy / 2008
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Il bando di concorso, richiedeva idee ed ipotesi progettuali volte a valorizzare l’area nonché ad individuarne la migliore utilizzazione pubblica con l’intento di ricavare comunque uno spazio fruibile per manifestazioni ed eventi in genere.
Uno spazio idoneo a tale scopo deve possedere precisi requisiti funzionali e spaziali e l’area in oggetto necessiterebbe di adeguati filtri al contorno per schermare quanto più possibile le interferenze (sonore, luminose e rumorose) derivanti dalla presenza delle arterie stradali.
Una ampia superficie ed una adeguata pavimentazione, sotto il profilo meramente funzionale, non sarebbero quindi sufficienti a rendere lo spazio idoneo allo scopo prefissato.
Allo stesso tempo, l’uso del medesimo solo per eventuali manifestazioni implicherebbe un utilizzo temporale limitato alla sola durata degli stessi.
Da queste riflessioni nasce dunque l’intento di realizzare una piazza polifunzionale, al servizio dell’intera città in occasione delle manifestazioni ma senza rinunciare al suo permanente utilizzo a vantaggio del quartiere in cui ricade, riqualificandone, al contempo, l’immediato intorno urbano.
L’aspetto più critico da risolvere è quindi quello di conciliare l’esigenza di uno spazio abbastanza ampio e libero per favorire la realizzazione delle manifestazioni, con quella percettiva al fine di renderlo sufficientemente gradevole e confortevole per la permanenza delle persone.
La morfologia dell’area unitamente ai vincoli esistenti, nonché gli obiettivi da perseguire sulla base delle premesse esposte, hanno imposto alcune scelte progettuali.
La realizzazione di uno spazio accogliente ed al contempo adeguato allo svolgimento delle manifestazioni, ha suggerito l’impiego di elementi edilizi che lo schermassero e lo definissero, sia sotto il profilo funzionale che architettonico: da ciò il ricorso al portico, come elemento urbano tradizionalmente e storicamente usato, a creazione dell’invaso principale della piazza.
Non si voleva però determinare uno spazio statico e chiuso, da qui l’idea di un invaso unico, sebbene differenziato nelle sue parti e negli elementi di definizione orizzontali e verticali: quindi l’utilizzo del portico dove occorreva una maggiore separazione fisica, il ricorso a semplici cortine “vegetali” laddove queste potevano essere sufficienti al conseguimento degli obiettivi funzionali, esaltando al contempo la presenza del verde come elemento di arredo e particolarmente funzionale all’abbattimento dei rumori e dell’inquinamento atmosferico.
Il concetto di spazio dinamico si ripercuote anche sulla re-interpretazione stilistica del portico che si trasforma così nelle pensiline-portici utilizzate, la cui differente connotazione planimetrica ed altimetrica traduce semanticamente le differenti funzioni assolte: l’una di spazio coperto e quindi luogo di permanenza, l’altra, invece, di spazio di collegamento tra gli isolati contrapposti e quindi luogo di percorrenza.
Le pensiline non assolvono solo un compito di definizione dell’invaso ma anche di marcata caratterizzazione urbana di percezione cinematica dall’esterno, sia per il viandante che per l’automobilista che percorre la rete viaria limitrofa.
La piazza è concepita come superficie connettiva continua: il parterre a pavimento ed i colonnati dei portici-pensiline sui lati, servono a misurare e scandire il grande invaso della piazza sia orizzontalmente che verticalmente, allo scopo di proporzionare ed attenuare il grande vuoto che altrimenti ne risulterebbe.
In definitiva il principio cardine dell’intero progetto è la creazione di un ambiente urbano possibilmente gradevole e confortevole attraverso l’utilizzo e il mix di elementi semplici, minimali, seriali, con l’impiego di materiali anche poveri, dalla cui giustapposizione deriva però la varietà e la ricchezza finale del progetto, senza rinunciare ad una flessibilità di utilizzo intesa anche come fondamentale essenza per la sopravvivenza di un architettura non effimera.
IL PROGETTO
Le connessioni
Date le richieste del bando, il progetto prevede la prosecuzione della pista ciclabile lungo il perimetro esterno dell’area di intervento.
La piazza
La piazza ottenuta, totalmente fruibile anche per i diversamente abili, si estende per oltre 5.400 mq., di cui 1.100 coperti dalle previste pensiline-portici, l’una parallela alla via Einaudi, l’altra al corso Nizza.
La prima contrassegna il principale accesso alla piazza, divenendone anche parziale copertura e contribuendo così al comfort microclimatico dei fruitori; al riparo della stessa sorge il duplice corpo edilizio del bar e dell’edicola (eventualmente funzionante anche come punto informazioni e biglietteria) saldati dalla terrazza panoramica soprastante e liberamente accessibile, al fine di rendere del tutto autosufficiente ed autonomo l’impianto in occasione di eventi e manifestazioni in genere.
La seconda è concepita quale galleria di percorrenza tra le vie Gramsci ed Einaudi e può prestarsi in modo occasionale o permanente ad esposizioni di pittura, scultura, ecc. da svolgersi anche all’aperto in piazza.
Il principale invaso della piazza oltre che dai due portici-pensiline risulta definito da una cortina arborea che si sviluppa lungo il margine rettilineo occidentale ed al confine con l’area di parcheggio esistente, per raccordarsi al portico con il tratto curvilineo meridionale.
Una serie di setti demarca prospetticamente la parte pavimentata scoperta rispetto alla superficie a prato a sud, mentre una lunga panca assolve lo stesso compito sul lato occidentale, laddove la funzione schermante, rispetto al parcheggio, è affidata in questo caso esclusivamente alla cortina arborea ed alla siepe continua.
Svolgono un ruolo espressamente decorativo le due fontane-vasche, previste in corrispondenza degli accessi alla piazza a nord e a sud.
UTILIZZO E FUNZIONI DELLA PIAZZA
Oltre alla possibilità di impiego del portico per eventi espositivi, il principale ruolo di polifunzionalità è rivestito dall’invaso di forma trapezoidale e che misura 70 x 47 metri di profondità media, per una superficie complessiva di circa 3.500 mq.
Tale spazio, che può essere anche agevolmente chiuso se necessario, si presta ad esser impiegato in modi autonomi, differenti e molteplici mediante l’allestimento di un appropriato arredo mobile utilizzabile all’occorrenza. Solo per citare alcune ipotesi di utilizzo, il suddetto spazio può essere facilmente adibito a:
ARENA – per lo svolgimento di spettacoli di vario intrattenimento (musicali, teatrali e cinematografici) mediante la sistemazione temporanea di sedute per una capienza di almeno 3.000 posti. La sistemazione del palco è prevista sul lato minore e meridionale della piazza, mentre eventuali strutture temporanee per spogliatoi e camerini possono anche essere allestite sull’adiacente prato.
ESPOSIZIONE FIERISTICA – per lo svolgimento di eventi espositivi di vario tipo e genere, da quello commerciale, con l’esposizione di veicoli, di prodotti dell’artigianato, a quello culturale con esposizione di sculture, fiere del libro, promozione e vendita di prodotti tipici eno-gastronomici, ecc… In base alla natura merceologica dei prodotti da esporre è possibile l’allestimento ed il montaggio di stands, tensostrutture, padiglioni, ecc… che possono essere variamente distribuiti nell’ampio spazio.
PARCHEGGIO – in casi eccezionali, tale spazio può anche essere adibito a parcheggio con una capienza minima di 108 posti auto, in aggiunta al parcheggio intermodale già esistente, senza precludere il contemporaneo utilizzo degli spazi perimetrali coperti.
Non sono da escludere anche manifestazioni sportive, ludiche (ballo, pattinaggio, skate board) ecc… come pure un utilizzo anche invernale mediante l’eventuale montaggio di una copertura tessile, facilmente rimovibile.
Insomma, l’idea è quella di creare uno spazio di adeguate dimensioni che possa essere facilmente adattabile alle più varie attività ed esigenze presenti e future.
Arch. Marino Famà - Ing. Gianfranco Minniti
Uno spazio idoneo a tale scopo deve possedere precisi requisiti funzionali e spaziali e l’area in oggetto necessiterebbe di adeguati filtri al contorno per schermare quanto più possibile le interferenze (sonore, luminose e rumorose) derivanti dalla presenza delle arterie stradali.
Una ampia superficie ed una adeguata pavimentazione, sotto il profilo meramente funzionale, non sarebbero quindi sufficienti a rendere lo spazio idoneo allo scopo prefissato.
Allo stesso tempo, l’uso del medesimo solo per eventuali manifestazioni implicherebbe un utilizzo temporale limitato alla sola durata degli stessi.
Da queste riflessioni nasce dunque l’intento di realizzare una piazza polifunzionale, al servizio dell’intera città in occasione delle manifestazioni ma senza rinunciare al suo permanente utilizzo a vantaggio del quartiere in cui ricade, riqualificandone, al contempo, l’immediato intorno urbano.
L’aspetto più critico da risolvere è quindi quello di conciliare l’esigenza di uno spazio abbastanza ampio e libero per favorire la realizzazione delle manifestazioni, con quella percettiva al fine di renderlo sufficientemente gradevole e confortevole per la permanenza delle persone.
La morfologia dell’area unitamente ai vincoli esistenti, nonché gli obiettivi da perseguire sulla base delle premesse esposte, hanno imposto alcune scelte progettuali.
La realizzazione di uno spazio accogliente ed al contempo adeguato allo svolgimento delle manifestazioni, ha suggerito l’impiego di elementi edilizi che lo schermassero e lo definissero, sia sotto il profilo funzionale che architettonico: da ciò il ricorso al portico, come elemento urbano tradizionalmente e storicamente usato, a creazione dell’invaso principale della piazza.
Non si voleva però determinare uno spazio statico e chiuso, da qui l’idea di un invaso unico, sebbene differenziato nelle sue parti e negli elementi di definizione orizzontali e verticali: quindi l’utilizzo del portico dove occorreva una maggiore separazione fisica, il ricorso a semplici cortine “vegetali” laddove queste potevano essere sufficienti al conseguimento degli obiettivi funzionali, esaltando al contempo la presenza del verde come elemento di arredo e particolarmente funzionale all’abbattimento dei rumori e dell’inquinamento atmosferico.
Il concetto di spazio dinamico si ripercuote anche sulla re-interpretazione stilistica del portico che si trasforma così nelle pensiline-portici utilizzate, la cui differente connotazione planimetrica ed altimetrica traduce semanticamente le differenti funzioni assolte: l’una di spazio coperto e quindi luogo di permanenza, l’altra, invece, di spazio di collegamento tra gli isolati contrapposti e quindi luogo di percorrenza.
Le pensiline non assolvono solo un compito di definizione dell’invaso ma anche di marcata caratterizzazione urbana di percezione cinematica dall’esterno, sia per il viandante che per l’automobilista che percorre la rete viaria limitrofa.
La piazza è concepita come superficie connettiva continua: il parterre a pavimento ed i colonnati dei portici-pensiline sui lati, servono a misurare e scandire il grande invaso della piazza sia orizzontalmente che verticalmente, allo scopo di proporzionare ed attenuare il grande vuoto che altrimenti ne risulterebbe.
In definitiva il principio cardine dell’intero progetto è la creazione di un ambiente urbano possibilmente gradevole e confortevole attraverso l’utilizzo e il mix di elementi semplici, minimali, seriali, con l’impiego di materiali anche poveri, dalla cui giustapposizione deriva però la varietà e la ricchezza finale del progetto, senza rinunciare ad una flessibilità di utilizzo intesa anche come fondamentale essenza per la sopravvivenza di un architettura non effimera.
IL PROGETTO
Le connessioni
Date le richieste del bando, il progetto prevede la prosecuzione della pista ciclabile lungo il perimetro esterno dell’area di intervento.
La piazza
La piazza ottenuta, totalmente fruibile anche per i diversamente abili, si estende per oltre 5.400 mq., di cui 1.100 coperti dalle previste pensiline-portici, l’una parallela alla via Einaudi, l’altra al corso Nizza.
La prima contrassegna il principale accesso alla piazza, divenendone anche parziale copertura e contribuendo così al comfort microclimatico dei fruitori; al riparo della stessa sorge il duplice corpo edilizio del bar e dell’edicola (eventualmente funzionante anche come punto informazioni e biglietteria) saldati dalla terrazza panoramica soprastante e liberamente accessibile, al fine di rendere del tutto autosufficiente ed autonomo l’impianto in occasione di eventi e manifestazioni in genere.
La seconda è concepita quale galleria di percorrenza tra le vie Gramsci ed Einaudi e può prestarsi in modo occasionale o permanente ad esposizioni di pittura, scultura, ecc. da svolgersi anche all’aperto in piazza.
Il principale invaso della piazza oltre che dai due portici-pensiline risulta definito da una cortina arborea che si sviluppa lungo il margine rettilineo occidentale ed al confine con l’area di parcheggio esistente, per raccordarsi al portico con il tratto curvilineo meridionale.
Una serie di setti demarca prospetticamente la parte pavimentata scoperta rispetto alla superficie a prato a sud, mentre una lunga panca assolve lo stesso compito sul lato occidentale, laddove la funzione schermante, rispetto al parcheggio, è affidata in questo caso esclusivamente alla cortina arborea ed alla siepe continua.
Svolgono un ruolo espressamente decorativo le due fontane-vasche, previste in corrispondenza degli accessi alla piazza a nord e a sud.
UTILIZZO E FUNZIONI DELLA PIAZZA
Oltre alla possibilità di impiego del portico per eventi espositivi, il principale ruolo di polifunzionalità è rivestito dall’invaso di forma trapezoidale e che misura 70 x 47 metri di profondità media, per una superficie complessiva di circa 3.500 mq.
Tale spazio, che può essere anche agevolmente chiuso se necessario, si presta ad esser impiegato in modi autonomi, differenti e molteplici mediante l’allestimento di un appropriato arredo mobile utilizzabile all’occorrenza. Solo per citare alcune ipotesi di utilizzo, il suddetto spazio può essere facilmente adibito a:
ARENA – per lo svolgimento di spettacoli di vario intrattenimento (musicali, teatrali e cinematografici) mediante la sistemazione temporanea di sedute per una capienza di almeno 3.000 posti. La sistemazione del palco è prevista sul lato minore e meridionale della piazza, mentre eventuali strutture temporanee per spogliatoi e camerini possono anche essere allestite sull’adiacente prato.
ESPOSIZIONE FIERISTICA – per lo svolgimento di eventi espositivi di vario tipo e genere, da quello commerciale, con l’esposizione di veicoli, di prodotti dell’artigianato, a quello culturale con esposizione di sculture, fiere del libro, promozione e vendita di prodotti tipici eno-gastronomici, ecc… In base alla natura merceologica dei prodotti da esporre è possibile l’allestimento ed il montaggio di stands, tensostrutture, padiglioni, ecc… che possono essere variamente distribuiti nell’ampio spazio.
PARCHEGGIO – in casi eccezionali, tale spazio può anche essere adibito a parcheggio con una capienza minima di 108 posti auto, in aggiunta al parcheggio intermodale già esistente, senza precludere il contemporaneo utilizzo degli spazi perimetrali coperti.
Non sono da escludere anche manifestazioni sportive, ludiche (ballo, pattinaggio, skate board) ecc… come pure un utilizzo anche invernale mediante l’eventuale montaggio di una copertura tessile, facilmente rimovibile.
Insomma, l’idea è quella di creare uno spazio di adeguate dimensioni che possa essere facilmente adattabile alle più varie attività ed esigenze presenti e future.
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